Under 19 Élite
10 Maggio 2025
UNDER 19 ÉLITE MARIANO • Raffaele Clemente e Matteo Campi
Sulla torretta di comando, in attesa dell'arrivo di un animale mitologico da sconfiggere per accontentare il volere degli dei. Quel Cinghiale di Erimanto secondo il mito catturato vivo da Eracle in una delle sue dodici fatiche, quello che secoli e secoli più tardi si reincarna in un essere a tinte bianconere pronto a sfondare le porte di una fortezza inespugnabile: il Castello Cantù dei ragazzi di Terzo. Loro che nell'ultima battaglia della stagione completano la propria impresa: dall'ultimo posto in classifica di metà campionato alla salvezza conquistata nei playout, festeggiata davanti ai propri tifosi con il rigore di Campi. Un 1-0 che basta e avanza dopo l'incredibile 3-3 dell'andata, un 1-0 che per il Cinghiale chiamato Meda vuol dire retrocessione in Under 19 Regionale.
L'ultimo sforzo della stagione, l'ultima missione da completare, l'ultimo obiettivo da raggiungere. Una salvezza mancata in campionato, ma che Castello Cantù e Meda arrivano a giocarsi in un playout equilibratissimo. Lo dice lo spettacolare 3-3 dell'andata, quello che obbliga gli ospiti a vincere in terra comasca visto il peggior posizionamento in classifica. Un successo, però, da ottenere con qualche arma in più nel proprio arsenale, ovvero il centrocampista Annoni e i recuperati Petito in difesa e Pastore sull'esterno destro, a cui il Castello risponde con la novità Brenna (anche lui 2005) tra i pali.
Ad accendere i primi minuti della sfida, tuttavia, sono i soliti nomi. Sponda canturina, prima Clemente recupera un pallone alto che Bosini e Ambrosio lavorano benissimo per il destro centrale di Cappelletti (3'), poi Clerici di testa su corner di Campi cerca un gol simil match d'andata, ma la sfera finisce a lato sul secondo palo (9'). Sponda brianzola, invece, Barile, con un cross tagliato in area piccola tiene tutti col fiato sospeso, ma la zampata vincente non arriva (5'), e quella di Pastore su punizione di Saibene è troppo morbida e centrale (11'), proprio come un destro provato dal numero 10 da fuori area (8').
L'inizio di una gara che rientra sui suoi binari per una ventina di minuti, fino ai due episodi decisivi del primo tempo. Sì, perché alla mezzora Vigorelli aggredisce un pallone mal gestito dal difensore avversario e calcia forte centrale, ma Brenna, già pronto all'altezza del dischetto per ricevere il retropassaggio di testa, risponde con un gran riflesso, e subito dopo Clerici è ben appostato in area piccola per sventare il secondo tentativo del 9 bianconero. La più classica palla gol sprecata che può avere un solo risultato: discesa di Cappelletti, grande stop di Petito di tacco, Clemente subentra e guadanga un calcio di rigore per fallo di Merlini. Dal dischetto, come all'andata, Campi è perfetto: spiazza il portiere e porta in vantaggio il Castello Cantù (32').
Un gol pesantissimo perché obbliga il Meda a ribaltare la partita, alzando un po' il baricentro e concedendo un paio di discese interessanti ai gialloblù. Clemente su cross di Bogani, però, non trova la porta (39'), mentre Ambrosio scappa bene a sinistra, ma il suo destro rasoterra viene ben parato in tuffo da Colombo, che tiene ancora in vita il Cinghiale mandandolo negli spogliatoi sotto solo di un gol (41').
Con due reti da fare per salvarsi è lecito aspettarsi un Meda più propositivo, e l'avvio del Cinghiale non delude le aspettative: cross di Annoni, spaccata di Vigorelli e sfera che resta in area piccola, preda del portiere di casa (8'). Il primo squillo, seguito da un'altra palla messa in mezzo da Giuliotti per Saibene, anticipato però dalla tempestiva presa in tuffo di Brenna (18'). Ancora troppo poco per il Cinghiale, che prima ringrazia la traversa per la respinta sulla bella punizione di Genazzini (24'), poi la maledice sul gran mancino da fuori di Barile (28').
L'occasione principale di una fase centrale in cui i bianconeri cercano anche con i cambi di tenere alta la pressione, concedendo però un pertugio al solito Bogani, che si incunea a destra e calcia centrale (29'). Il segnale che il Castello ha ancora qualche energia, risparmiata in una fase in cui il baricentro viene un attimo abbassato per poi distendersi nuovamente nel finale, evitando l'arrembaggio di un Meda che ormai non ne ha più. L'1-0 resiste dunque fino al triplice fischio, quello che realizza un sogno e ne spezza un altro: il Castello Cantù resta in Under 19 Élite, il Meda retrocede nei Regionali.
CASTELLO CANTÙ-MEDA 1-0
RETI: 32' rig. Campi (C).
CASTELLO CANTÙ (4-3-1-2): Brenna 8, Spolidoro 7, Bosini 7.5, Clerici 7.5, Lettiero 7 (36' st Zeaiter sv), Casartelli 7 (20' st Genazzini 7), Bogani 7.5, Cappelletti 7, Clemente 8 (47' st Gianola sv), Campi 8 (38' st Laponi sv), Ambrosio 7 (41' st Fedeli sv). A disp. Valsecchi, Marson, Corti, Mercuri. All. Terzo 7.5. Dir. Romano.
MEDA (3-5-2): Colombo 6.5, Merlini 6, Speziali S. 6 (14' st Dotti 6), Aufiero 6, Pastore D. 7 (32' st Alberti sv), Petito 7, Annoni 6.5, Barile 7, Vigorelli 6, Saibene 6.5, Giuliotti 6.5. A disp. Brambilla, Aina, Volpi, Troncarelli, Speziali M., Pozzoli, Fassari. All. Pisano 6. Dir. Giudici.
ARBITRO: Bresciani di Busto Arsizio 7.5.
ASSISTENTI: Scardino di Milano e La Pietra di Milano.
AMMONITI: Cappelletti (C), Speziali S. (M), Saibene (M).
CASTELLO CANTÙ
Brenna 8 Sì, gli interventi si contano su una dita di mano, ma il loro peso specifico decisamente no. Se nel primo tempo nega l'1-0 a Vigorelli con un grandissimo riflesso, nella ripresa quella presa sul cross di Giuliotti non è scontata, ed è vitale per anticipare l'avversario a porta sguarnita. Con lui dietro anche tutta la difesa gioca a mente libera.
Spolidoro 7 Spinge con la solita personalità, ma quando serve sa pure contenere.
Bosini 7.5 È sempre attento e pronto a mettere lo zampino, come quando anticipa un avversario in attacco e crea così uno dei primi pericoli della partita.
Clerici 7.5 Mette sempre il piede per togliere la palla all'avversario. Fa a sportellate con chiunque, copre benissimo la sfera e per poco non la piazza di nuovo nella rete del Meda.
Lettiero 7 Ben posizionato in area sui cross che arrivano dagli esterni, rischia tantissimo tentando un retropassaggio di testa, ma rimedia lavorando bene col corpo sulla linea di fondo. (36' st Zeaiter sv).
Casartelli 7 Le idee a centrocampo nascono spesso dalla sua testa, si concede pure un paio di comparsate niente male in zona offensiva.
20' st Genazzini 7 Meno di mezzora a disposizione eppure rischia di lasciare il segno: quella punizione è bellissima, però la traversa ha altri piani.
Bogani 7.5 Rapidissimo, a destra sguscia benissimo in un paio di occasioni e si porta a casa delle buone conclusioni, ma anche un ottimo cross per Clemente.
Cappelletti 7 Sempre pericoloso quando avanza, strappa possessi importanti e si inserisce a supporto della manovra offensiva.
Clemente 8 Corre fino all'ultima goccia di sudore. Ha fisico e lo usa bene, ha tecnica e lavora bene il pallone, ha voglia di spiccare e si prende il rigore che decide la partita. (47' st Gianola sv).
Campi 8 L'uomo dei momenti delicati, quello su cui si può riporre ogni fiducia. Alla solita gara di qualità aggiunge giusto un piccolo dettaglio: segna il rigore della vittoria eseguendolo alla perfezione. Di nuovo, dopo averlo già fatto all'andata: era tra i più attesi tra le fila gialloblù e non ha tradito le aspettative. (38' st Laponi sv).
Ambrosio 7 Ha spesso dei buoni spunti, come quando passa nello stretto nella ripresa, ma non trova il piattone vincente. Il dettaglio, per il resto c'è e si fa sentire. (41' st Fedeli sv).
All. Terzo 7.5 Presa la squadra sul fondo della classifica la porta alla salvezza aggiustando quei dettagli che andavano limati dopo il match d'andata, a partire da una soglia dell'attenzione tenuta subito altissima. Tiene il respiro sulla traversa del Meda, dopo averne colpita una a sua volta e prima di chiudere in controllo la partita decisiva.
MEDA
Colombo 6.5 Poco da fare sul rigore di Campi, si fa notare con un paio di buone prese senza dover fare grossi interventi.
Merlini 6 Il contatto sarà da rivedere, ma sfortuna vuole che il tocco su Clemente costi il rigore dell'1-0. Non si fa tuttavia abbattere dall'episodio e reagisce bene.
Speziali S. 6 Lotta e contrasta, dietro alterna duelli vinti e persi in una gara di personalità.
14' st Dotti 6 Ingresso senza grosse sbavature, a sinistra si fa rispettare con grinta.
Aufiero 6 Meno impattante del match d'andata, senza le sue geometrie diminuisce la pericolosità dei bianconeri, ma quando si accende si vede.
Pastore 7 Un gigante, a destra gestisce molto bene quasi ogni pallone che tocca e sfiora la rete della speranza su calcio di punizione. (32' st Alberti sv).
Petito 7 Altra pedina di cui si sentiva la mancanza. Dietro è fondamentale nelle chiusure in scivolata, azzecca anche l'intervento pre-rigore. C'è, e si nota.
Annoni 6.5 Subito un paio di ottimi spunti, non molla un centimetro e aggiunge qualità.
Barile 7 Tecnicissimo, il migliore a centrocampo a mani basse. Nella ripresa solo la traversa gli nega il gol dopo una bella giocata di suola.
Vigorelli 6 Quell'occasione duplice nel primo tempo resta il what if della partita. Fa il massimo, Brenna e Clerici gli dicono di no.
Saibene 6.5 Mette dentro alcuni palloni pericolosi, su tutti la punizione del primo tempo per Pastore.
Giuliotti 6.5 Si sbatte molto sul fronte offensivo soprattutto nella ripresa, quando è uno dei pochi a cercare la giocata del pari.
All. Pisano 6 Probabilmente ruota tutto intorno a quell'episodio lì: la doppia chance nel primo tempo viene pagata a carissimo prezzo poco dopo. Nella ripresa il destino non ricambia con la traversa di Barile, a cui manca forse la reazione d'orgoglio finale.
ARBITRO
Bresciani di Busto Arsizio 7.5 Pochi dubbi su una direzione lineare e di personalità.