Eccellenza
11 Maggio 2025
ECCELLENZA LEON • Jacopo Ferrè e Riccardo Gerevini
Come una stella cadente, una di quelle da seguire per raggiungere i propri sogni, uno in particolare. Uno realizzato ormai 4 anni fa, visto svanire forse troppo presto nella scorsa stagione, ma adesso di nuovo a portata di mano. Sì, perché il destro di Ferrè disegna nel cielo una traiettoria stupenda all'incrocio dei pali, una cometa che fa da linea guida per la Leon, lei che torna subito nella finale playoff del Girone B per continuare il proprio lungo viaggio in direzione Serie D. Prossima tappa? Sempre casa, Vimercate, ma questa volta aspettando la Trevigliese.
Un obiettivo inseguito negli ultimi due anni, uno da mettere nel mirino nel prossimo futuro, ma sognando di bruciare le tappe al termine di una stagione fin qui sì, da sogno. Quella Serie D scappata alla Leon per due punti in un campionato in realtà vissuto lontano dal Mapello, prendendosi però il secondo posto con una grandissima rimonta sotto la guida di Ghidelli, quella Serie D che il Codogno a cui vuole provare a iniziare a pensare. Nel frattempo, però, i «Lupi» di Tassi possono prendere confidenza con le partite pesanti nel primo turno dei playoff in casa degli orange, per forza da vincere per continuare a sognare.
Il quinto posto in classifica non lascia infatti alternative agli uomini di Tassi, che dopo un avvio di possesso della Leon annusano l'area di rigore avversaria soprattutto dalla bandierina. È così che Dragoni in spaccata sul secondo palo conclude alto (18') e che Cecchetti direttamente da corner impegna Maccherini alla respinta sulla linea (26'). In mezzo sempre il numero 8 biancoblù cerca un destro dalla distanza fuori però dallo specchio della porta, confermando l'avanzata di metri della formazione ospite (20').
Il merito della Leon è tuttavia quello di non concedere mai spazi a terra o distrazioni letali sulle palle ferme, riprendendo poi terreno in un finale che vede gli uomini di Ghidelli arrivare al tiro, centrale, sulla punizione di Comelli (41'). L'unico tentativo a firma dei brianzoli, che consci del doppio risultato utile preferiscono forse non sbilanciarsi troppo, lasciando però poco dopo una buona occasione agli avversari: palla dentro da destra, spizzata in area e piattone al volo di Donarini, che arriva però sbilanciato e non riesce a imprimere forza alla sfera, mandando tutti negli spogliatoi sullo 0-0 (42').
Passati 45 minuti, il tempo stringe per il Codogno, però il primo tentativo della ripresa è targato Leon: Marzullo e Comelli scambiano per due volte a destra, l'ultima con un tacco del terzino che libera il mancino del secondo, respinto dal bel tuffo di Maccherini sul suo palo (6'). Un lampo, lo stesso che Ippolito cerca di far partire poco dopo, ma che viene smorzato da un avversario e diventa facile preda del portiere (9'). Un lampo, sì, lo stesso che altri 4 minuti più tardi non solo parte, diventa una vera e propria stella imprendibile: è il destro che Ferrè lascia partire a ridosso del limite dell'area dopo un rimpallo vinto a sinistra da Vassallo, è un pallone che si incastra nell'incrocio opposto, è l'1-0 bellissimo dei padroni di casa.
Rotti gli equilibri, sia Tassi che Ghidelli attingono dalla panchina, ma la differenza continua a farla Ferrè, che al 28' pennella da destra e trova sul secondo palo il subentrante Delle Fave, bravo a controllare di petto e a calciare forte sul primo palo, dove Maccherini respinge con il corpo. Incassato il colpo, nell'ultimo quarto d'ora il Codogno cerca il gol della speranza prima con un ispirato Russo, che va in serpentina concludendola rasoterra centrale (30'), poi con il suo simbolo, ovvero capitan Dragoni, che di mancino al volo su corner scheggia il palo (36'). È il segnale che la storia ormai ha preso un'altra direzione, quella che indica fuori dalla porta pure sul destro in area di Bernardini (46'), quella tracciata nel cielo dal destro di Ferrè, quanto basta alla Leon per vincere la partita, accedere alla finale playoff con la Trevigliese e continuare il suo cammino verso l'oasi chiamata Serie D.
AC LEON-RC CODOGNO 1-0
RETE: 13' st Ferrè (A).
AC LEON (4-3-3): Foresti 6, Marzullo 7 (18' st Fiorin 6.5), Gervasoni 7.5, Trovato 6.5 (34' st Aldegani sv), Bonalumi 6.5, Gerevini 7.5, Brambilla A. 7 (26' st Delle Fave 6.5), Ferrè 8, Bonseri 6.5 (36' st Pelle sv), Vassallo 6.5, Comelli 7 (45' st Galimberti sv). A disp. Bassi, Sacchini, El Kadiri, Zaccaria. All. Ghidelli 7.
RC CODOGNO (3-5-2): Maccherini 6.5, Mauri 7, Donarini 6.5 (24' st Scarlino 6), Bernardini 7, Cornaggia 6.5 (42' st Scarcella sv), Njie 6.5, Dragoni 7, Cecchetti 7, Riboli 6 (33' st Inchingolo sv), Braidich 6, Ippolito 6 (14' st Russo 6.5). A disp. Borges, Veneziani, Parmesani, Pavan, Perina. All. Tassi 6.5.
ARBITRO: Savoldi di Bergamo 7.
ASSISTENTI: Arrigoni di Brescia e Cortesi di Bergamo.
AMMONITI: Brambilla A. (A), Ferrè (A), Fiorin (A), Pelle (A), Cornaggia (R), Njie (R), Dragoni (R).
LEON
Foresti 6.5 Non è la partita in cui deve fare i miracoli, ma è attento a respingere un corner sulla linea nel primo tempo. Tiene la porta inviolata collaborando bene con la difesa.
Marzullo 7 Non molla mai un pallone, nemmeno quando finisce schiena a terra. Si spinge in avanti con tenacia, contrastando chiunque, ma anche con qualità, la stessa che fa vedere nel tacco con cui libera Comelli.
18' st Fiorin 6.5 Ammonito al primo contrasto, gestisce bene l'ammonizione nella mezzora successiva. Temporeggia bene, però si sgancia pure sulla fascia sinistra dialogando con Delle Fave. Il dettaglio? Classe 2006.
Gervasoni 7.5 Perfettamente calato nei panni della partita. Alza spesso la linea sull'out di sinistra spuntando pure nell'area avversaria. È attento sui cross e intercetta bene nella ripresa, completando una partita non da 2005.
Trovato 6.5 Cerca spazi intriganti nell'area di rigore avversaria e si abbassa vicino a quella di casa per impostare. Sbaglia forse qualche tempismo nelle uscite in pressione, ma una volta sistemate lì in mezzo si passa difficilmente. (34' st Aldegani sv).
Bonalumi 6.5 Anticipa bene l'uomo alle spalle, quando serve non si fa problemi ad allontanare la minaccia.
Gerevini 7.5 Sfuggitogli Dragoni su un calcio d'angolo, da lì in poi gioca una partita senza sbavature, culminata in un secondo tempo in cui gli passa solo l'aria attorno. Esce dalla linea di fondo con una finta di stile, è attento a non subire tunnel nell'uno contro uno e piazza altri due interventi fondamentali in piena area di rigore.
Brambilla 7 Non doveva neanche giocare, si ritrova titolare e onora alla grande la maglia numero 7. Mura subito Braidich in area, mentre a centrocampo intercetta, ripulisce, anticipa e prende fallo.
26' st Delle Fave 6.5 Una ventina di minuti? Gliene bastano neanche cinque per andare al tiro nello specchio, cosa rara in una partita così equilibrata. Dialoga bene con i compagni e accelera un po' il ritmo lì a sinistra.
Ferrè 8 Poco da dire: quel gol lì non è normale. Un destro bellissimo sparato dalla zona destra del limite dell'area di rigore e spedito nell'incrocio opposto. Un tiro stellare per decidere una semifinale playoff, la stessa in cui spicca a centrocampo come geometra.
Bonseri 6.5 Di occasioni praticamente non ce ne sono, allora prova a crearla lui lavorando un pallone a centrocampo e imbucandolo alla perfezione per Comelli. Ciò per cui spicca, però, è la leadership: lotta e pressing a parte, richiama i compagni e li tiene sul pezzo da vero capitano. (36' st Pelle sv).
Vassallo 6.5 Dopo un primo tempo un po' spento, come la maggior parte dei compagni, si accende e, casualità, la Leon segna. Il tiro di Ferrè nasce infatti dal suo spunto sulla sinistra, lì dove accentrandosi porta con sé un paio di avversari e catalizza l'attenzione, lasciando scoperto il fronte opposto.
Comelli 7 Dei tre davanti è sicuramente il più costante e il più pericoloso. Se nel primo tempo conserva i dribbling, nella ripresa galoppa subito sulla fascia destra e impegna il portiere avversario, poi si guadagna una buona punizione con tanto di ammonizione. Il tiro è centrale, lui ormai è centrato negli schemi dei brianzoli. (45' st Galimberti sv).
All. Ghidelli 7 Un paio di brividi sulle palle inattive, ma per il resto contiene bene un Codogno obbligato a vincere. Davanti il potenziale è infinito, invece la risolve un centrocampista: sinonimo che sono tutti pronti a dare tutto per la causa.
CODOGNO
Maccherini 6.5 È molto bravo sull'unico vero tentativo avversario, quando si distende bene sul suo palo sul tiro di Comelli d favore. Respinge anche il tentativo centrale di Delle Fave.
Mauri 7 Nessuno probabilmente corre quanto lui. A destra copre bene in difesa, ma, soprattutto, spinge come un forsennato.
Donarini 6.5 Anche lui a sinistra si sovrappone spesso, mette dentro un buon cross, perdendo però anche un brutto pallone nella ripresa. Una sbavatura in un'ottima partita.
24' st Scarlino 6 Buon ingresso con un paio di scambi per tenere alto il Codogno nel finale.
Bernardini 7 In pallissima. Ripulisce un buon pallone nelle retrovie, intercetta cross e cerca pure il gol nel recupero.
Cornaggia 6.5 Spende un paio di buoni falli, al terzo però prende giallo e lo gestisce benissimo fino al triplice fischio. Attento sulle palle alte. (42' st Scarcella sv).
Njie 6.5 Tiene bene la linea, intercetta i lanci degli avversari e sfrutta il fisico nei contrasti, giocandosi con intelligenza il cartellino per fermare una potenziale ripartenza.
Dragoni 7 Capitano infinito. Apre e chiude lui le occasioni del Codogno sempre da corner, prima con una zampata alta di poco e poi con quella che scheggia il palo e lascia un po' di amaro in bocca. È l'uomo a cui affidare gli ultimi palloni per sperare nel miracolo. Simbolo.
Cecchetti 7 Ci prova dalla distanza fuori misura, poi quasi segna da corner. Anche lui tra i migliori in campo, pure se c'è da intercettare qualche imbucata in area.
Riboli 6 Il Codogno c'è, ma lì davanti le occasioni per lasciare il segno rasentano lo zero. Cerca di essere di supporto, anche se Bonalumi e Gerevini non lo mollano. (33' st Inchingolo sv).
Braidich 6 Probabilmente non è nel suo apice stagionale, ma cerca di liberarsi lungo il fronte offensivo per cucire il gioco negli ultimi metri. L'unico tentativo a disposizione gli viene rimbalzato dal muro bianco.
Ippolito 6 Sbaglia le misure di un cross, anche se a sinistra connette bene con Donarini. Cerca il riscatto con un tiro a lato nella ripresa, comunque un buon segnale.
14' st Russo 6.5 Ottimo ingresso, si sbatte veramente tanto e cerca anche la soluzione personale. Dà quel pizzico di vivacità che serviva.
All. Tassi 6.5 La squadra gioca e non subisce, concedendo veramente poco a un attacco devastante come quello della Leon. D'altro canto, là davanti manca proprio quel qualcosa per valorizzare una bella prestazione. I suoi ci provano soprattutto sulle palle inattive, ma anche la fortuna lo tradisce con il palo di Dragoni.
ARBITRO
Savoldi di Bergamo 7 Lascia correre molto da una parte e dall'altra, seguendo però un metro di giudizio consono. A ogni fallo fischiato è il primo a precipitarsi dai giocatori per richiamarli o per evitare qualsiasi incipit di screzio. Risultato? La partita fila liscia e godibile.