Prima Categoria
17 Maggio 2025
PRIMA CATEGORIA SANCOLOMBANO • Marco Sconfietti
Si chiude uno dei capitoli più entusiasmanti della stagione 2024/2025. Dopo aver vinto il campionato con 4 giornate d'anticipo, portando allo stadio 800 persone per celebrare la conquista del titolo, ecco il divorzio. «Non c'erano le premesse per continuare, ma ci siamo lasciati con il sorriso». Miglior difesa della categoria in tutta la regione e terzo miglior attacco del girone. Il tutto, con una rosa prevalentemente composta da ragazzi nati fra il 2000 e il 2005. È proprio così, dopo averlo riportato subito in Promozione, Marco Sconfietti non sarà più l'allenatore del Sancolombano.
Sconfietti esordisce raccontando quello che è stato il percorso del suo Bano: «La definire un'annata trionfale. Assieme al mio staff ci si è presentata questa opportunità e siamo arrivati qui con un gruppo che aveva un'età media di circa 22/23 anni. Una delle rose più giovani di tutta la Lombardia». Il Sancolombano era retrocesso dal girone F di Promozione nel girone H di Prima Categoria al termine della stagione 23/24, mentre, sempre nello stesso raggruppamento, Sconfietti si era salvato con il Vistarino a quota 39 punti, a +7 proprio sopra gli azulgrana. «Il giorno in cui abbiamo vinto il campionato c'erano 800 persone allo stadio. 800 persone in Prima Categoria: un'emozione unica».
«Mi sono quasi sempre mosso con una difesa a 4, giocando principalmente con un 4-3-3». Proprio la difesa è il fiore all'occhiello di questa stagione di Sconfietti: il suo Bano subisce soltanto 18 gol in tutto il campionato. Nessuno, in tutta la Prima Categoria lombarda, ha fatto meglio. Quindi, come si è arrivati alla separazione fra Sconfietti e il Sancolombano? «Avevo ricevuto la conferma da parte della società per l'anno prossimo e pensavo avremmo cominciato a programmare. Poi non ci sono più state le condizioni per andare avanti. Alcune cose ce le saremmo portate dietro nella stagione successiva e non volevo intaccare il rapporto. Ci siamo divisi con il sorriso e una stretta di mano. Anche le cose belle possono finire».