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Nella storia! Rinati dopo il fallimento, vincono davanti a 1600 tifosi e sono pronti a tornare grandi

Capitan Papapicco e Pontiggia fanno impazzire Seregno: 2-0 e finale vinta con la Speranza Agrate

Pontiggia Papapicco Seregno

PROMOZIONE SEREGNO • Simone Pontiggia e Stefano Papapicco

Sì, tutte quelle storie erano vere. Tutti quei racconti su un essere mitologico maestoso, re incontrastato dei cieli e animale talmente spaventoso quanto incantenvole. Il cattivo delle fiabe, il simbolo di un potere unico, ma anche della fortuna e della saggezza, forse perché il suo animo è sempre dipeso da chi cercava di controllarlo. Una creatura leggendaria, scomparsa per secoli, ma che adesso è tornata per continuare a scrivere la propria storia. Quella di un drago biancoblù, di una società fallita nel 2023 perdendo un playout di Serie D a tavolino, ricostruita da zero nel 2024 e pronta a tornare grande. Sì, perché la vittoria che il Seregno conquista sulla Speranza Agrate (2-0, gol di Papapicco e Pontiggia) in un Ferruccio bellissimo vuol dire accedere al terzo e ultimo turno playoff (triangolare con Besnatese e Vigevano) e mettere due zampe sull'Eccellenza.

UNA TRAVERSA A TESTA, MA QUEL PALLONETTO

Più di 1500 persone, uno stadio da Serie C stracolmo, un club appena rinato dalle sue ceneri e uno che sogna di andare oltre una rimonta stupenda riuscendo nell'impossibile: battere un avversario con cui ha sempre perso. È l'obbligo di una Speranza Agrate presa in corsa da Natobuono dopo un avvio sottotraccia e condotta fino al terzo posto, uno solo in meno rispetto a un Seregno di nuovo in campo a tre settimane dall'aver visto sfumare un incredibile sorpasso in vetta sulla Vis Nova, svanito per un gol al 91' dell'ultima giornata

Quello che costringe gli uomini di Avella a giocarsi una grossa fetta di promozione in Eccellenza in un Ferruccio vestito a festa per il secondo turno dei playoff, la finale del Girone B, ospitando una Speranza Agrate che fa passare un brivido con il cross tagliato di Calzighetti da sinistra, ma su cui Borghi non arriva sul primo palo (9'). L'inizio di un quarto d'ora in cui spiccano le discese a sinistra di Valtorta, bravo a mettere dentro un pallone per la girata di poco a lato di Pontiggia sul secondo palo (10'), prima dell'altra iniziativa targata rossoverde, ovvero il calcio d'angolo scambiato corto da Borghi e Calzighetti, con il secondo che bacia la parte alta della traversa crossando (15').

Tutto calcolato per Bizzi, che da lì in poi non deve più preoccuparsi della propria porta. Sì perché la spinta del Seregno cresce negli ultimi venti minuti, a partire proprio dal 20', quando Buccini strappa un pallone a centrocampo e Baldan dipinge d'esterno per lo scatto di Pontiggia, che però prova un pallonetto al volo clamorosamente a lato. È solo la prima delle occasioni costruite dai biancoblù, che il colpo lo sfiorano con la spaccata di Papapicco su corner di Ferrari (26'), lui che poco dopo chiude di mancino sull'esterno della rete su un cross dal fondo sinistro dell'area (31'). La palla dell'1-0, però, orbita ancora una volta intorno a Pontiggia, puntuale nel fiondarsi sull'assist del solito Ferrari, ma sfortunato da due passi a scheggiare la traversa (46').

PAPAPICCO-PONTIGGIA, IL SEREGNO COMPLETA L'OPERA

Due occasioni che restano sul groppone del Seregno, da caricare ancora a ripresa appena iniziata, quando Baldan inventa per Pontiggia, Ferrari calcia in orizzontale e Buccini si inserisce, ma conclude a lato all'ingresso in area piccola (3'). È l'ennesimo segnale che gli uomini di Avella, forti di due risultati utili su tre, ne vogliono solo uno: la vittoria. Quella che Papapicco cerca col mancino su cross di Pontiggia, servito addirittura da Bizzi (11'), ma che per la Speranza Agrate è necessità, e qualcosa di clamorosamente vicino al primo vero tentativo: palla dentro di Sala, destro di Borghi e riflesso di piede proprio di Bizzi (15').

Il segnale che i rossoverdi sono pronti a mordere i centrimenti lasciati dal Draghetto, ancora propositivo con un mancino centrale di Pontiggia da fuori area (16'), e seriamente spaventato due minuti più tardi. Sì, perché quando si distende la Speranza dimostra di avere le qualità per colpire, ed è così che Tchetchoua, Ruggieri e Borghi combinano in direzione di Calzighetti, bravissimo a pennellare un pallone a mezzaria per Borghi stesso, che all'altezza del dischetto colpisce forte al volo senza però inqaudrare lo specchio (18').

È la seconda palla gol non sfruttata, la più grande, è un colpo che il Seregno rischia di far pagare poco dopo, ma la traversa respinge la stupenda punizione di Ferrari dal vertice destro dell'area di rigore (22'). Una meraviglia negata, l'ennesimo episodio di una partita che non si capisce quale direzione voglia prendere per il suo finale, finché la storia decide di scriverla chi più di tutti ne rappresenta il significato. Esatto, perché indossare la fascia di un club con un'infinita voglia di tornare ai suoi fasti deve essere qualcosa di speciale, come la giocata con cui Baldan manda fuori tempo il centrocampo della Speranza, come la pennellata di Ferrari, come il colpo di testa di capitan Papapicco, lui che segna il gol dell'1-0 biancoblù.

Una rete a lungo cercata dal Seregno, che obbliga l'Agrate a fare qualcosa di ancora più grande, ovvero ribaltare completamente la partita, ma nei minuti finali sfuma anche il possibile sogno di un arrembaggio folle. A cinque giri di lancette dalla fine, infatti, Baldan inventa un pallonetto per lo scatto di Pontiggia, lui che chiude definitivamente il cerchio: controllo, percussione, mancino rasoterra a togliere il peso delle due occasioni del primo tempo, 2-0 e festa Seregno.

IL TABELLINO

SEREGNO-SPERANZA AGRATE 2-0
RETI: 24' st Papapicco (Se), 42' st Pontiggia (Se).
SEREGNO (4-3-1-2): Bizzi 7, Cofrancesco 6.5, Valtorta 7.5, Baldan 8, Lozza 7, Bianchi 7.5, Buccini 7 (31' st Morello sv), Papapicco 8 (35' st Giambrone sv), Lucente 6.5 (40' st Gentile sv), Ferrari 7.5 (37' st Triveri sv), Pontiggia 7.5 (44' st Citterio sv). A disp. Guida, Ferracane, Fumagalli, Dell'Occa. All. Avella 8.
SPERANZA AGRATE (3-5-2): Landi 6.5, Sala A. 7 (30' st Bollini sv), Sironi 7, Pavan 6, Commissario 6, Fugazza 6.5, Ruggieri 6.5, Tchetchoua A. 6.5 (35' st D'Erchie sv), Carollo 6, Borghi 7, Calzighetti 6.5. A disp. Marcandalli, Bueti, Sassi, Ardizzone, Zaffaroni, Masella, Ferrara. All. Natobuono 6.5.
ARBITRO: Riahi di Lovere  7.
ASSISTENTI: Zanibelli di Brescia e Lo Monaco di Como.
AMMONITI: Valtorta (Se), Buccini (Se), Pontiggia (Se), Morello (Se), Sironi (Sp), Pavan (Sp), Carollo (Sp), Borghi (Sp), Bollini (Sp).

LE PAGELLE

SEREGNO

Bizzi 7 Praticamente un tempo senza dover battere ciglio, se non per quella traversa calcolata sul tiro-cross di Borghi, poi una ripresa in cui ci mette il piede, in tutti i sensi. Prima lo piazza sul tiro ancora del 10 avversario dimostrando posizionamento e riflessi, poi lo usa per lanciare con il millimetro Pontiggia e Valtorta.
Cofrancesco 6.5 Con Calzighetti è un duello in salsa fuoriquota. Costante per tutto l'anno, il 2005 concede un paio di cross, ma si conferma affidabile anche nella partita più pesante dell'anno.
Valtorta 7.5 Con ogni probabilità il classe 2004 più forte del campionato. Sì, perché in una finale da 1600 spettatori non trema, anzi, fa tremare. A sinistra gioca coi propulsori incorporati, dribbla, crossa (e crossa bene), mentre dietro è sempre attento se c'è da spizzare con la testa. Un gigante. 
Baldan 8 Giocatore differente, si sapeva, ma andava dimostrato, e lui lo fa sul palcoscenico più importante. Lo fa gestendo sempre con cura il pallone, con la mente, ciò che simboleggia in questa squadra, e con dei piedi delicatissimi, quelli con cui prima mette un cioccolatino d'esterno per Pontiggia non tramutato in assist e poi si ripete con un tocco sotto perfetto ancora per l'11, che nel finale realizza e valorizza ancor di più la partita del play biancoblù.
Lozza 7 Per vie centrali la Speranza Agrate passa quelle due volte lì, e basta. D'altronde lì in mezzo c'è chi fa dell'anticipo la sua ragion di vita.
Bianchi 7.5 Rompe bene la linea, esce senza timore in contrasto e chiude di testa quando serve: una diga che non ha neanche i portoni da aprire per far passare l'acqua, perché non si passa.
Buccini 7 Mastino vero. A centrocampo morde le caviglie come pochi, recupera palloni vitali come quello da cui nasce il pallonetto di Pontiggia e nella ripresa si butta pure in area per trovare il gol del vantaggio. (31' st Morello sv).
Papapicco 8 In fondo doveva pensarci lui. Non nel senso che fosse un obbligo, ma perché il destino voleva così. Una partita in cui i compagni provano in tutti i modi a spezzare l'equilibrio per poi rischiare di andare addirittura sotto, finché il capitano indica la via: quel colpo di testa non vale solo l'1-0, vale quasi quanto una stagione. E sì, in fondo era scritto che dovesse farlo lui. (35' st Giambrone sv).
Lucente 6.5 Atleticamente non si discute, ha un passo diverso e lo fa intravedere in un paio di spezzoni del match. (40' st Gentile sv).
Ferrari 7.5 Forse, esternamente il più sottovalutato della rosa. Là davanti sono tanti i nomi che rubano l'attenzione, ma quello che fa lui lo fanno in pochissimi. È lui a connettere centrocampo e attacco continuamente con strappi, dribbling, assist potenziali e quel mancino dannatamente letale. Quello a cui la traversa decide di negare una punizione meravigliosa, quello che alla fine dipinge giustamente l'assist per Papapicco. (37' st Triveri sv).
Pontiggia 7.5 Sembrava la partita maledetta di chi, arrivato nel mercato invernale dall'Eccellenza, era chiamato a fare la differenza per riportarci il Seregno. Una gara in cui è indubbiamente il pericolo principale, ma tra un pallonetto a lato e quella traversa rischiava di portarsi dietro il peso di due occasioni pesantissime. E invece no, perché nel finale è proprio lui a far partire la festa: mancino rasoterra, corsa verso la tribuna, via la maglia, via il peso e gol meritatissimo. (44' st Citterio sv).
All. Avella 8 A proposito di pesi, lui forse più di tutti ha dovuto portarne con sé dall'inizio della stagione. Il carico di essere la guida della piazza indubbiamente più importante di tutta la Promozione, il carico delle aspettative di una grande squadra da tutti considerata la strafavorita, il carico di un secondo posto conquistato con una super rimonta, ma che lasciava ancora qualcosa da completare. Per il ripescaggio in Eccellenza bisognerà attendere, intanto, però, quel peso sembra essere svanito, e i suoi giocatori non sembrano accusarlo in una partita condotta per lunghissimi tratti, rischiando sì in quei due tentativi, ma dopo aver lasciato indietro almeno tre palle gol. Nel finale, la giusta chiosa.

SPERANZA AGRATE

Landi 6.5 Sempre attento in uscita, va a prendersi il pallone pure al limite dell'area con i pugni. Una sicurezza per la squadra, che non può nulla sui due colpi vincenti del Seregno.
Sala A. 7 Offre una mano in area di rigore raddoppiando la marcatura e lavorando pure in scivolata se serve. Nella ripresa mette dentro un pallone delizioso per Borghi, ma il piede di Bizzi gli nega l'assist. (30' st Bollini sv).
Sironi 7 Spicca soprattutto nella ripresa, quando intercetta i palloni geniali di Baldan o chiude tutto con una diagonale perfetta.
Pavan 6 Con il Seregno in possesso del pallino del gioco, lì a centrocampo deve fare più un lavoro sotto traccia.
Commissario 6 Nel caos dell'1-0 gli sfugge Papapicco, ma per il resto del match è sempre ben posizionato sui cross e legge i filtranti avversari.
Fugazza 6.5 Con Ferrari ingaggia dei bei duelli, riuscendo a tratti a contenerlo, poi è leader delle retrovie. La linea la gestisce lui, e quando c'è bisogno mette la testa sui palloni che scottano.
Ruggieri 6.5 A centrocampo è dura districarsi, perde un paio di palloni, ma apre bene il gioco ed è l'unico che cerca la soluzione da fuori per provare a scardinare il Seregno.
Tchetchoua 6.5 Sguscia bene in dribbling, recupera qualche possesso e anche nel finale cerca di buttarsi negli spazi per scuotere i rossoverdi. (35' st D'Erchie sv).
Carollo 6 Partita di fisico e sponde, con tanto di ripiegamento difensivo fino alla sua trequarti. Il cuore del capitano non smette mai di battere, anche se davanti è dura lasciare il segno.
Borghi 7 Il più esplosivo dei suoi. Prende una traversa e rientra in entrambe le occasioni della ripresa, provandoci fino all'ultimo a riaprire i giochi.
Calzighetti 7 L'intesa con Borghi c'è, la qualità nel servirlo pure. A sinistra mette dentro un paio di cross ben fatti, confermandosi uno dei 2005 più interessanti del campionato.
All. Natobuono 6.5 Il Seregno spinge, e spinge tanto nel primo tempo. I suoi però resistono, concedono inevitabilmente qualcosa a una squadra sulla carta più forte, ma tenuta sullo 0-0 per più di un'ora e con quelle due chance che restano un what if. Il percorso, invece, è senza sé e senza ma: tanta roba, punto di partenza per provare l'assalto al proprio campionato.

ARBITRO

Riahi di Lovere  7 La partita più attesa della stagione, quella con un clima irripetibile, finisce per essere un bello spettacolo anche grazie a chi la dirige. Qualche contatto dubbio e poco più, giusto un paio di fuorigioco contestati, ma che dipendono dagli assistenti. Per il resto buona gestione dei cartellini e partita che non gli sfugge mai.

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