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Kings League Italia

Un gol e un assist da difensore per guadagnarsi la finale: "Ora andiamo a prenderci la Coppa"

Thomas Salvaterra gioca una semifinale perfetta e punta l'ultimo atto di Torino

THOMAS SALVATERRA-KINGS LEAGUE ITALIA TRM

KINGS LEAGUE ITALIA TRM - Thomas Salvaterra, baluardo dei TRM

Uno sguardo all'arbitro, perché forse guardare lo shootout che può decidere la semifinale era troppo dopo una partita del genere, anche se su quel pallone c'era uno con 69 gol in Serie A, uno qualunque insomma... Sta di fatto che di guardare il pallone decisivo proprio non c'era verso, e allora il fischietto dell'arbitro diventa il tuo migliore amico. Caputo si invola verso la porta e... l'arbitro fischia tre volte. I TRM vincono una semifinale infinita con i Gear 7 e strappano l'ultimo pass per andare a Torino per la prima finale della Kings League Italia con gli Zeta. Intanto tra le lacrime rimane folgorato dalle emozioni Thomas Salvaterra, difensore della squadra giallonera e uno dei mattatori dell'ultima pazza semifinale.

UN PROLOGO PERFETTO

È il quarto minuto della semifinale tra TRM e Gear 7, Thomas Salvaterra avanza palla al piede poco dopo il centrocampo e fa quello che nessuno si sarebbe aspettato: fa qualche passo e poi esplode il destro, creando una parabola che Chironi è costretto a guardare terminare il proprio percorso all'angolino, come in quegli edit su Tik Tok dei top 10 con qualche musica che gasa. Ma qua non siamo - ancora - in un edit, e la conclusione di Thomas vale soprattutto il 2-2 per la squadra di Bertoni, che risorge dopo un inizio strabiliante dei ragazzi di Pol Fonte. Tutto qui? Neanche per scherzo, perché la partita di Thomas vive un altro exploit: Salvaterra avanza sulla destra, alza la testa e pennella un lancio in orizzontale a tagliare il campo per Colombo, che stoppa alla perfezione, rientra e chiude sul secondo palo un gol assurdo. È il 12' e i TRM sono risorti segnando la rete che completa la rimonta. Poi la partita diventa ancora più spettacolare terminando nei tempi regolamentari sul punteggio di 5-5, lasciando agli shootout - e in particolare a quello di Ciccio Caputo - l'arduo compito di decidere chi farà compagnia agli Zeta in finale, e alla fine sono i TRM a mettersi in direzione Torino. Thomas è tra le lacrime, ma questa non è stata di certo la partita in cui il talento del numero 13 è arrivato al grande pubblico, ma "solo" quella in cui si è preso la squadra sulle spalle. Quattro gol all'attivo per un difensore e più volte nella squadra della settimana, un buon biglietto da visita no?

PROSSIMA FERMATA? TORINO, E PARIGI ASPETTA...

Il post partita è di quelli emozionanti, ma dietro le quinte c'è anche il tempo per analizzare a freddo - non solo la semifinale - ma tutto lo split: «Io penso che ognuno di noi deve dimostrare quello che vale, e noi lo stiamo dimostrando volta dopo volta, oltre ovviamente alle wildcard come Ciccio (Caputo ndr) che sono più conosciute - nonostante sia umilissimo e dia ogni volta il 100% - anche noi draft ci stiamo mettendo del nostro. Dobbiamo lavorare per migliorare e arrivare a Torino pronti per strappare questo sogno». Il finale di gara, come detto, è stato un vortice di emozioni difficili da spiegare a parole, vista anche la serie infinita di shootout: «Ti dico la verità, quando ho visto l'arbitro che fischiava perché aveva segnato Ciccio (Caputo ndr), non ci ho più visto, sono scoppiato in lacrime, un'emozione incredibile. Giocare sempre davanti a più di diecimila persone nessuno di noi l'ha mai provato. È un'emozione indescrivibile». La difesa dei TRM è stata sempre al centro dell'attenzione, anche prima dell'infortunio di Marcone: «Purtroppo ha subito questo infortunio che lo ha costretto a fermarsi, ma finché abbiamo giocato insieme ci coordinavamo alla perfezione; per me era il difensore più forte di questo split. Ci dicevamo sempre di dare il massimo e i risultati alla fine si sono visti. Sia io che lui, però, non eravamo mai in competizione tra di noi, anche perché nelle varie squadre della settimana spesso eravamo nominati entrambi». Ultima fermata, ora, è Torino, in attesa del Mondiale di Parigi: «A Torino che facciamo? Andiamo a prenderci la coppa, per forza». Solo due squadre fino a ora sono riuscite a vincere lo split e poi anche la Coppa; è arrivato il momento di invertire il trend? Il difensore della Governolese non ha dubbi.

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