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Under 19

È successo per davvero! Fanno due magie, incantano in finale e tornano in Paradiso dopo un solo anno

Filippini lo fa bellissimo da fuori, Commodaro inventa per Osnato: il Cinisello torna nella massima serie

Commodaro Osnato Filippini Cinisello

UNDER 19 CINISELLO • Simone Commodaro, Romano Osnato e Tommaso Filippini

Il ribaltone in 9 minuti lontano da casa è successo per davvero, ma era solo l'inizio. La prima parte di qualcosa di ancora più grande, qualcosa atteso per una stagione intera, sognato, fino a quando non è successo per davvero. Sì, perché il fulmine sganciato da Filippini fuori dalla lunetta è successo per davvero, il dribbling magico di Commodaro è successo per davvero, il raddoppio di Osnato è successo per davvero. Insomma, sì, è successo per davvero: il Cinisello stravince la finale playoff e riconquista l'Élite un anno dopo la retrocessione

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L'ultimo passo per realizzare un sogno, o gli ultimi due, dipende dal punto di vista. L'ultima sfida per il Cinisello, che dopo la vittoria dell'andata ha due risultati a disposizione per tornare in Élite a un anno dalla retrocesione, l'ultima montagna da scalare per l'Accademia Isola Bergamasca, chiamata a vincere con almeno due gol di scarto per ribaltare la sconfitta patita davanti ai suoi tifosi. Più che un passo, dunque, un vero e proprio balzo da dover fare per raggiungere la cima, a un palmo invece per i padroni di casa. 

Come la punizione di Previtali, che dalla lunetta calcia forte e di poco alto centrale (12'), lanciando un segnale dopo un miglior avvio del Cinisello, bravissimo a rispondere subito dopo: bella imbucata di Commodaro, Osnato va sul fondo e cerca la cosa più difficile, ovvero il cross sul secondo palo, dove Piccirillo controlla e al volo viene murato in area (13'). L'incipit che ai rossoblù poco importa del pareggio, i ragazzi di Morganti puntano dritti alla vittoria. Prima la cercano con la girata di testa larga di Di Cosmo su punizione tagliente di Atzeni (18'), poi ne trovano le tracce alla mezzora, quando Osnato da sinistra spalle alla porta disegna un cross verso la lunetta, dove, poco fuori, Filippini controlla benissimo al volo e scarica un destro che fulmina l'Accademia a mezza altezza (29').

Un tracciante che vuol dire 1-0, ma soprattutto 3-1 nel totale, rendendo ancor più difficile la scalata dell'Accademia. Lei che trova qualche difficoltà a impensierire il Cinisello, altrettanto rallentato da un campo che non permette un gioco totalmente fluido, anche se sulla catena di destra i rossoblù costruiscono un'altra buona azione nei minuti finali. Al 38', infatti, Ciarrapica sfreccia sul fondo e mette un pallone a rimorchio per Policastri, mandato fuori giri dal rimbalzo del pallone; dall'altra parte, però, Lazzaro raccoglie la sfera e la spedisce nuovamente al centro, dove Osnato la vede arrivare all'ultimo e non riesce a trovare la giusta coordinazione per colpire, cosa che prova a fare Atzeni da fuori area calciando alto (38').

Il vero tiro in porta, dunque, sembra non voler arrivare, finché qualcuno non decide di inventarsi la giocata della partita, e probabilmente pure di tutti i playoff. Sì, perché due minuti più tardi Commodaro riceve al limite, finta il tiro col destro lasciando paralizzato l'avversario, prende il tempo al secondo difensore per il cross e col mancino trova sul dischetto Osnato, che per sicurezza spedisce il pallone sotto la traversa: è 2-0 Cinisello (40'). Un gol che sa di sentenza, anche perché negli sgoccioli del primo tempo, a parte un tiro alto di Agazzi (44'), sono sempre i padroni di casa a cercare la rete, prima con un destro a giro di Policastri a lato (45') e poi con un tiro di Osnato murato sull'errore di impostazione avversaria (45'). 

CINISELLO, È SUCCESSO PER DAVVERO

Con almeno tre gol da fare per assicurarsi i tempi supplementari, nella ripresa è lecito aspettarsi un'Accademia più sbilanciata per trovare la rete della fiducia. Una ricerca da fare con gli inserimenti immediati di Zinoun, subito protagonista di un tentativo di incursione palla al piede, e Valvassori, necessari dopo un primo tempo di più ombre che luci, anche se un flash sembra darlo Capelli, che sguscia in mezzo a due e prova un destro a giro centrale (8'). La prima parata della partita di Pirani, e probabilmente l'ultima per un po', perché i rossoblù viaggiano che è una meraviglia nelle praterie lasciate dagli ospiti.

Soprattutto se a dirigere le iniziative è sempre Commodaro, lui che per due volte premia la velocità di Atzeni e che per due volte avvia l'occasione del 3-0. Quella che l'ala destra inventa prima bruciando l'avversario nello scatto e appoggiando nel cuore dell'area per Piccirillo, che però calcia forse troppo morbido e centrale favorendo l'intervento del portiere (15'), e poi accentrandosi per servire Filippini, bravo a verticalizzare ancora per Piccirillo, murato dall'uscita di Butta dopo esser stato intelligente a costruirsi la chance col destro (19').

Un tris di nuovo sfiorato una volta entrati nel quarto d'ora finale, quando Piccirillo veste i panni di Commodaro lanciando Atzeni, il cui cross da destra viene catturato in area da Osnato, ma spedito in corsa sopra la traversa (32'). L'ultimo brivido? No, perché nel finale Barbiero incrocia di pochissimo a lato (46'). Poco male, però, perché il 2-0 resiste fino alla fine di una partita sempre in controllo e il triplice fischio consegna un solo verdetto: il Cinisello vince la finale playoff e torna in Élite.

IL TABELLINO

CINISELLO-A.I.BERGAMASCA 2-0
CINISELLO (4-3-3): Pirani 6.5, Ciarrapica 7.5, Lazzaro 7.5, Commodaro 8, Di Cintio 7.5, Di Cosmo 7.5, Atzeni 8 (36' st Barbiero sv), Filippini 8 (30' st Torricelli sv), Piccirillo 7 (38' st Brienza sv), Osnato 8, Policastri 7 (43' st Marturano sv). A disp. Sorgia, Sacchetto, Curej, Ori, Iengo. All. Morganti 7.5.
A.I.BERGAMASCA (3-4-1-2): Butta 7, Pirola 6, Capelli 6.5, Agazzi 6.5 (36' st Agbonavbare sv), Stucchi 6, Gelpi 5.5 (1' st Zinoun 6), Rossati 6 (23' st Ndiaye 6), Previtali 6, Forza 5.5 (27' st Biffi 6), Bonacina 5.5, Comi 5.5 (1' st Valvassori 6). A disp. Marinucci, Paleari, Boroni, Rinaldi. All. Rota 5.5.
ARBITRO: Caddeo di Crema 7.5.
ASSISTENTI: Marchetto di Gallarate e Timoni di Busto Arsizio.
AMMONITI: Filippini (C), Osnato (C), Policastri (C), Rossati (A).

LE PAGELLE DEI CAMPIONI

CINISELLO

Pirani 6.5 La prima parata che deve fare arriva all'8' della ripresa, sinonimo di una gara vissuta da spettatore nelle retrovie. Lì dove tiene sul pezzo la linea difensiva, blocca il tiro di Capelli e porta a casa l'ultimo clean sheet stagionale.
Ciarrapica 7.5 Dietro allontana un paio di situazioni potenzialmente intricate, davanti quando preme sul tasto «Nos» diventa imprendibile. Lì a destra ara la fascia con dei buoni spunti e mette dentro dei palloni che scottano.
Lazzaro 7.5 Come se fosse una gara sui 100 metri tra esterni. Anche lui sgasa un sacco a sinistra, concedendosi pure una cavalcata per vie centrali in mezzo a due/tre avversari. Corre veramente come un dannato, ma la dannazione è per la difesa avversaria, che deve essere sempre pronta alle sue sovrapposizioni, concedendogli un potenziale assist.
Commodaro 8 La giocata sul gol del 2-0, quello del timbro sul biglietto per l'Élite, vale da sola la serata. È bravissimo sia nella finta di tiro che nel scegliere i tempi del passaggio, preciso al centro per diventare un assist geniale. In generale, poi, a centrocampo il campo condiziona delle giocate, ma trova spesso dei bei corridoi per lanciare i compagni e avviare più di qualche azione pericolosa. 
Di Cintio 7.5 Insormontabile. Vince i duelli aerei, segue l'uomo in profondità o sbuca come alternativa in raddoppio a chiudere gli avversari. Pirani ringrazia per la serata serena tra i pali. 
Di Cosmo 7.5 Compagno di reparto efficientissimo. Sa come lavorare col corpo per coperture e interventi, azzerando di fatto l'attacco bergamasco. 
Atzeni 8 Nella ripresa si prende almeno quattro multe per eccesso di velocià. Lì a destra è l'arma in più per colpire in ripartenza, non solo per il passo superiore alla media, ma anche perché col mancino fa sempre la scelta giusta negli ultimi metri. Mancano gol e assist perché i compagni non finalizzano, però poco importa, anche perché già nel primo tempo fa vedere sui calci piazzati che il piede è ben calibrato.
Filippini 8 Qualche passaggio un po' troppo forte nei primi minuti, poi però si capisce il perché: sta semplicemente scaldando il piede per sganciare la bomba dell'1-0. Un gol tanto bello quanto pesante, fondamentale per rompere il ghiaccio dopo un quarto d'ora di assestamento, e nato tra l'altro dopo un bel controllo. Nella ripresa va vicino pure all'assist con l'imbucata per Piccirillo.
Piccirillo 7 La partenza è complicata perché la squadra ha bisogno di capire come posizionarsi dinanzi all'inedito 3-4-1-2 avversario, e così di palloni non ne arrivano molti, ma quando la catena di montaggio si attiva ne diventa un ingranaggio molto utile. Peccato per quelle due occasioni che avrebbero potuto impreziosirne ancora di più la prestazione, però lavora bene di sponda e nella ripresa propizia anche gli inserimenti in profondità per i compagni. 
Osnato 8 Giocatore d'altro impatto e lo si sapeva, d'altronde la chiamata della Rapp per il TDR lo suggeriva, ma confermare le aspettative non è mai semplice. Come si fa? Con un assist e un gol per decidere un 2-0 in una finale playoff. Aura.
Policastri 7 Fisico imponente che sfrutta bene quando c'è da dare lo strappo sulla fascia sinistra. Il terreno non lo aiuta nella gestione della sfera, anche quando prova un paio di allunghi, ma quando la palla passa dalle sue parti serve il doppio della concentrazione per gli avversari.
All. Morganti 7.5 Prende la squadra a una giornata dalla fine del campionato e in brevissimo tempo deve ricompattarla per raggiungere l'obiettivo. Quello che inevitabilmente richiamava delle pressioni vista la retrocessione dell'ultima stagione, che vedeva il Ciny tra le favorite per l'immediata risalita. Farla effettivamente, poi, però, è un altro discorso. La finale playoff tuttavia cancella ogni dubbio: 2-0 nettissimo, con più occasioni per fare pure il terzo gol, e promozione raggiunta nonostante il pochissimo tempo a disposizione per lavorare. 

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