Eccellenza
01 Giugno 2025
ECCELLENZA LEON • Niccolò Fiorin
Un ultimo gradino da scalare per raggiungere una vetta ambita da ormai 3 anni. Un obiettivo che tra due settimane potrebbe diventare realtà, raggiunto con sacrificio e dedizione, nel segno di uno straordinario interprete come Fabrizio Ghidelli, l'uomo che ha preso una squadra in difficoltà e l'ha trascinata a un passo dalla gloria. La Leon ferma il Tamai in terra friulana e si aggiudica il pass per la finale contro il Sandonà, con una prova non esaltante sul piano del gioco, ma nel complesso solidità e ordinata, in cui il rigore fallito da Bonseri poco oltre metà ripresa è una macchia influente ai fini del risultato: l'ennesima dimostrazione dello spessore di questo gruppo, che dopo tanto tempo sembra aver trovato finalmente la chiave per diventare grande e riscrivere la storia come quattro anni fa.
Parte subito in maniera decisa il Tamai, alla ricerca della rete e del contraccolpo psicologico ospite per poter inaugurare il tentativo di rimonta: dopo poco, Lirussi riesce a trovare un varco a sinistra e servire alla perfezione Zorzetto, che anticipa Gerevini chiudendo di poco alto di testa. La Leon difende però con ordine, senza concedere granché ai padroni di casa, e all'8' riesce a creare la prima occasione del suo match: Gervasoni si invola sulla sinistra, raccoglie un lancio dalle retrovie, per poi superare Zossi sullo scatto e concludere con uno splendido mancino a rientrare su cui Giordano è prodigioso e riesce a intervenire deviando in corner con la punta delle dita. Simile l'azione che Vassallo proverà a replicare un minuto più tardi, con una pronta deviazione decisiva della difesa di casa: da qui un susseguirsi di corner, su uno dei quali Gerevini è bravissimo ad eludere la marcatura dei difensori friulani esaltando i riflessi di Giordano in uscita con la sua incornata nell'area piccola.
Come accaduto in alcuni frangenti dea sfida di andata, il Tamai prova a sfruttare soprattutto la corsa di Bougma sugli esterni: lanciato diverse volte nel primo quarto d'ora dai compagni, il numero 7 deve però fare i conti con la spietata marcatura di Fiorin, vincitore di tutti i duelli. Un confronto equilibrato, combattutissimo e avvincente, giocato su ritmi alti sin dai primi istanti di gara: il 4-2-3-1 di Ghidelli, che rispetto a 7 giorni fa vede il rientrate Fiorin preferito a Marzullo e Delle Fave nel tridente dietro Bonseri, è un modulo che coniuga grande equilibrio e vivacità offensiva, un dualismo possibile grazie alla corsa e al lavoro svolto dallo stesso Fiorin e Gervasoni in fase di non possesso e dal collegamento tra i reparti offerto da Ferrè e un Brambilla in grande crescita, specie in fase di interdizione. I padroni di casa mostrano anche loro maggior organizzazione rispetto al match di andata, con un 4-1-3-2 basato su Bortolin come fulcro della manovra e una fase offensiva caratterizzata dagli inserimenti di Mortati o Stiso in aggiunta alla coppia centrale nei (pochi) casi in cui Bougma o Lirussi riescono a trovare il cross; in fase di non possesso, invece, la squadra adotta talora una specie di 4-1-4-1, modulo adatto per ostruire le linee di passaggio agli ospiti.
Relativamente poche le occasioni, come era tuttavia giusto aspettarsi in un confronto con tale posta in palio: per attendere un nuovo squillo dalle due compagini, dobbiamo infatti aspettare il 27', con un destro al volo di Ferré, servito da una fortuita sponda di Gerevini, terminato di pochissimo a lato sugli sviluppi di un corner di Comelli dalla destra. Se fino alla mezz'ora erano state piuttosto sporadiche le iniziative del Tamai, sul finire del primo tempo la formazione di De Agostini aumenta però i ritmi, andando vicina al vantaggio dapprima con una staffilata mancina di Zorzetto a coronamento di una pregevole iniziativa personale e poco dopo con Stiso vicinissimo al palo dal limite dopo un'azione di contropiede nata da un pallone perso da Ferré sulla trequarti biancorosse. Finale di primo tempo spezzettato da diversi falli e di grande intensità ma il risultato non cambia.
Anche nella ripresa il Tamai prova a partire con la intensità dei primi minuti, ma appare subito chiaro che la stanchezza e la poca precisione negli ultimi 20 metri costituiscano un freno per la manovra della formazione di De Agostini, vicini alla rete soltanto con un'azione in profondità che porta al tiro Mortati, autore di un mancino sull'esterno della rete. Anche la Leon dal canto suo trova difficoltà a sfornare il muro biancorosso e non è dunque un caso che le migliori occasioni per i brianzoli capitino dalla distanza, in particolare nei casi di Comelli su punizione e Brambilla. Una partita divenuta una sorta di guerra di logoramento, un notevole dispendio di energie sotto il caldo sole friulano, che sembra poter avere uno squillo quando, intorno alla mezz'ora, Consorti stende ingenuamente in area Comelli. Dal dischetto è Bonseri ad incaricarsi della battuta, ma il suo destro angolato centra in pieno il palo a Giordano battuto. Negli istanti finali di partita il Tamai prova qualche confuso tentativo, la Leon, già pericolosa in precedenza con un'iniziativa di Vassallo, si compatta e prova qualche contropiede sino al triplice fischio di Cazula che le regala il pass per la finale play-off.
TAMAI-AC LEON 0-0
TAMAI (4-3-3): Giordano 6.5, Sinozic 6 (46' st Migotto sv), Zossi 5.5, Parpinel 6.5, Bortolin 6 (23' st Consorti 5), Pessot 6.5 (42' st Piasentin sv), Bougma 5.5, Stiso 6 (31' st Spadera sv), Zorzetto 5.5, Mortati 6, Lirussi 6 (20' st Grizzo sv). A disp. Crespi, Plai. All. De Agostini 6.
AC LEON (4-2-3-1): Foresti 6, Fiorin 7, Gervasoni 6.5, Brambilla A. 6.5 (38' st Bonora sv), Bonalumi 7, Gerevini 7, Vassallo 6.5, Ferrè 6, Bonseri 5.5 (42' st Marzullo sv), Delle Fave 5.5 (11' st Pelle 6), Comelli 6.5 (32' st Aldegani sv). A disp. Bassi, Galimberti, Saino, Zaccaria, Lamiri. All. Ghidelli 6.5.
ARBITRO: Casula di Ozieri 6.
COLLABORATORI: Pelotti di Bologna eAngelini di Rimini.
QUARTO UOMO: Branzoni di Mestre.
AMMONITI: Zorzetto (T), Foresti (A), Bonalumi (A), Ferrè (A), Pelle (A).
TAMAI
Giordano 6 Prodigioso su Gervasoni nei primi istanti di gara, per il resto la Leon gli dà poco filo da torcere.
Sinozic 6 Sua la corsia di destra, gara accorta e senza fronzoli. (46' st Migotto sv)
Zossi 5.5 Causa il rigore poi fallito da Bonseri, in generale quando puntato da Gervasoni va sempre in difficoltà.
Parpinel 6.5 Classe ed eleganza abbinate a grande concretezza difensiva. Giocatore di categoria superiore, fondamentale per De Agostini.
Bortolin 6 Collega bene i reparti, si spende in fase di interdizione.
23' st Consorti 5 Ingresso negativo, entra e causa il rigore poi fallito da Bonseri. Spaesato e poco utile alla causa.
Pessot 6.5 Discorso simile a quello fatto per il collega ospite Gerevini: se all'andata era apparso incerto, oggi non sbaglia nulla e tiene alla perfezione Bonseri, contribuendo anche con successo alla fase di impostazione. (42' st Piasentin sv)
Bougma 5.5 Fiorin è un cliente scomodo, lui oggi ne ha avuta la conferma: solo in un paio di occasioni il talentuoso esterno friulano riesce a trovare spazio. Per il resto, una corsa per smarcarsi invano dall'ex Virtus Inzago. (31' st Spadera sv)
Stiso 6 In una partita così imoortante ci si aspettava un contributo maggiore da parte sua. Sufficiente, fa il suo, ma è più opaco della scorsa domenica.
Zorzetto 5.5 Come spesso accaduto quest'anno non si fa trovare pronto nei momenti importanti. Sovrastato da Bonalumi, fallisce l'unica occasione.
capitatagli.
Mortati 6 Dovunque ci sia bisogno di dare una mano lui si fa trovare presente. In più frangenti dà l'idea di essere l'unico a poter creare un'azione potenzialmente pericolosa.
Lirussi 6.5 Sulla sinistra riesce a crearsi diversi spazi importanti, tra i più attivi el primo tempo. (23' st Grisso sv)
All. De Agostini 6 Il Tamai mostra segnali di crescita rispetto all'andata, creando qualche occasione ma senza mai dare la possibilità di ribaltare la sfida. Resta comunque un'annata positiva, in cui gli errori commessi possono essere la chiave per vincere il titolo il prossimo anno.
LEON
Foresti 6 Poco impegnato dagli attaccanti del Tamai, pomeriggio di ordinaria amministrazione.
Fiorin 7 Solidissimo su Bougma, precisissimo negli anticipi: gara difensiva quasi perfetta, pochissimi i traversone che partono dalla sua zona.
Gervasoni 6.5 Partita dopo partita dimostra di potersi adattare al nuovo ruolo cucitogli su misura da Ghidelli: soffre Lirussi in un paio di occasioni, ma è puntuale almeno in altrettanti situazioni. Bravo anche in atta, dove si propone con grande efficacia e sfiora la rete in un paio di occasioni.
Brambilla 6.5 Grande crescita rispetto all'andata, intercetta diversi palloni e partecipa bene alla fase offensiva rendendosi temibile dalla distanza. (38' st Bonora sv)
Bonalumi 7 Anche a costo di essere ripetitivi, avere Bonalumi in squadra significa avere un sinonimo di garanzia. Non sbaglia niente.
Gerevini 7 Ottimo in marcatura, temibile sui calci da fermo: si riscatta alla grande dopo la scorsa domenica.
Vassallo 6.5 Ha tecnica e gamba per trovare l'affondo da sinistra, la qualità non li manca ma non sempre è concreto nella lettura e nella scelta del passaggio. È comunque il faro delle offensive di casa.
Ferrè J. 6.5 Grintoso, tanta corsa, l'anima della Leon: si spende fino all'ultimo, magari non sempre preciso nei controlli e negli appoggi, ma si sacrifica sino al termine della gara.
Bonseri 5.5 Il bomber arancionero agisce principalmente spalle alla porta, ma la precisa marcatura di Pessot lo tiene per larghi tratti fuori dal gioco. Peccato per il rigore sbagliato, ben calciato ma infrantosi sul palo. (42' st Marzullo sv)
Delle Fave 5.5 Fuori dal gioco, si perde sulla trequarti del Tamai senza mai essere pericoloso. Pochissimi palloni intercettati, nessuno quello trasformato in un'azione potenzialmente utile.
11' st Pelle 6 Entra per dare forze fresche ed esperienza all'attacco.
Comelli 6.5 Primo tempo di anonimato, poi nella ripresa cresce e si procura il rigore poi fallito da Bonseri. (32' st Aldegani sv)
All. Ghidelli 6.5 Pur non esprimendo un gran calcio la sua Leon riesce a portare a casa una vittoria importantissima: il merito passa anche e soprattutto dalla sua gestione e dalla sua lettura della partita
ARBITRO
Casula di Ozeri 6 Utilizza un metro all'inglese nelle prime fasi di gara dimostrando coerenza nelle scelte. Tuttavia, col passare del tempo, la coerenza nei cartellini e nel metro giudizio viene meno, e alcune decisioni appaiono rivedibili .