Under 18
02 Giugno 2025
UNDER 18 ROZZANO · Il duo vincente, Bussi e Dilernia
Come nelle tragedie greche, dove il destino si compie in cerchi perfetti e gli eroi tornano sempre là dove tutto è cominciato, anche oggi il Rozzano continua il suo ciclo nella finalissima del campionato regionale Under 18 con il Saronno. È una sfida che sa di epos, di ritorni e compimenti, una ringkomposition moderna, dove i campioni in carica cercano la conferma sullo stesso campo che un anno fa li aveva consacrati. Di fronte, un Saronno affamato e lucido, deciso a spezzare il cerchio e scrivere un finale imprevisto. Il destino è pronto, il dramma si compone. Dopo una battaglia equilibrata nei 90 minuti, con il Saronno vicino al gol su un palo colpito da Sironi, il Rozzano si scatena nei supplementari: doppietta di Ceraso e sigillo finale di Curci per il 3-0 che consegna ai biancoverdi la seconda vittoria consecutiva nella fase regionale. Ora li aspetta la fase nazionale, ultimo atto di un percorso già leggendario.
Di Lernia 8 Qualche incertezza iniziale, ma si riscatta con una prestazione in crescendo. Mostra sangue freddo nelle uscite e sicurezza tra i pali. La sua parata clamorosa nei supplementari sulla punizione di Sironi, deviata sulla traversa, vale quanto un gol. Quando conta davvero, si fa trovare pronto.
Biondino 8 Una spina nel fianco per gli avversari, è tra i migliori in campo nei 90’. Aggressivo in marcatura, bravo in anticipo, fa sempre male quando parte in percussione e si fa rispettare su ogni contrasto. Un vero motorino su quella fascia destra: le migliori azioni del Rozzano nascono da lì. Esce tra gli applausi: il suo contributo è stato determinante.
1' st Bussi 8 Assistman dell’1-0, chiude con intelligenza e personalità. Nei supplementari è ovunque: chiusure, anticipi, rilanci. Aiuta anche il portiere in un momento critico, salvando un pallone pericolosissimo in area. Giocata decisiva e gestione perfetta: entra e cambia la storia.
LE DICHIARAZIONI
Ceraso: «Non capita tutti gli anni di vincere un campionato… pensare che ho raggiunto questo obiettivo per due anni di fila è incredibile. Segnare una doppietta decisiva in finale è una sensazione straordinaria, ma senza un gruppo così non saremmo qui a festeggiare; da solo non avrei potuto fare nulla. Pensare che oggi erano in campo anche tre 2008 e hanno fatto benissimo: questo dice tanto sullo spirito del Rozzano e sulla profondità della nostra rosa. Il merito va a tutta la società, perché qui si creano famiglie, non solo squadre». Poi l’accento su ciò che ha fatto la differenza nei momenti cruciali: «La chiave per sbloccarla ai supplementari? La forza mentale, il sudore e l’impegno eccezionale profuso per tutta la stagione. Non è da tutti non saltare nemmeno un allenamento in un anno intero. Io c’ero anche nella finale dello scorso anno e oggi sento di aver chiuso un cerchio straordinario».
Cap. Maestrini: «Un’emozione bellissima. Il fatto che i ragazzi che ci hanno preceduto l’anno scorso siano riusciti a vincere non ci ha messo pressione per confermarci, anzi, ci ha spronati ancora di più. Abbiamo iniziato il campionato con qualche difficoltà, ma poi abbiamo trovato il ritmo giusto e da lì in avanti è andato tutto a gonfie vele. Grazie al nostro allenatore siamo riusciti a fare davvero tanto gruppo, ed è stato fondamentale. Credo che oggi si sia visto in campo: lottavamo tutti per aiutarci, con grande spirito di sacrificio. Nei momenti di difficoltà ci siamo sostenuti, ci siamo caricati a vicenda e abbiamo spinto per non farci schiacciare. Questa è la nostra vera identità». Infine, uno sguardo verso l’orizzonte: «Ci ho sempre creduto fino in fondo, anche nei momenti complicati. Ho pensato che, anche se avessimo subito gol, saremmo riusciti a ribaltarla, con la cattiveria agonistica mostrata nella semifinale con l’Ospitaletto e per tutta la stagione. Ora andiamo a Firenze per prenderci tutto».
All. Codecasa: «Una bellissima emozione, grandissima soddisfazione e tanto orgoglio. La cosa più bella, quando si vince, è vedere la felicità e la soddisfazione sui volti dei ragazzi per il percorso che hanno fatto. Questo gruppo aveva una base solida, ma ad inizio stagione sono arrivati tanti innesti e il loro merito più grande è stato quello di creare fin da subito un’unità straordinaria nello spogliatoio. Io e il mio vice abbiamo semplicemente cercato di indicare una strada dal punto di vista tattico, cercando di valorizzare al massimo le loro qualità, che sono tante. Anche oggi chi è subentrato ha dato tutto, ed è molto bello che l’abbiano decisa proprio loro. Questo è un aspetto che ci accompagna da un anno: chi entra fa bene e dà sempre il massimo, è come avere venti titolari». Infine, uno sguardo alle fasi decisive della gara: «Nei momenti di sofferenza abbiamo avuto la capacità di reggere l'urto e restare in piedi, lottando in modo feroce su ogni pallone. É proprio in quei frangenti che si è visto il vero spirito di questa squadra».