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La rimonta della speranza! Golazo nel finale, miracolo del portiere e il sogno Scudetto ancora vivo

Marconi a cinque minuti dalla fine risponde all'ex Cagliari, ma Manzato al 95' nega il 3-2 al Rozzano

Colombi Marconi Rozzano

UNDER 18 ROZZANO • Lorenzo Colombi e Matteo Marconi

A un'unghia dalla vittoria, quasi letteralmente. Quella usata dal portiere per togliere dalla porta il gol del 3-2 al quarto minuto di recupero, quella di Manzato, che con un miracolo nega il ribaltone del Rozzano, punito due volte in sei minuti dall'ex Cagliare Gianoli dopo essere passato in vantaggio grazie a bomber Ceraso, ma anche protagonista di un secondo tempo a senso unico. Una direzione tracciata da un'occasione dopo l'altra, fino alla saetta che allontana le nuvole: il golazo sotto la traversa di Marconi. La perla del 2-2, un pareggio con un brivido finale che richiede un'altra impresa: battere il Lucento a casa sua per prendersi la finale Scudetto.

DIAGONALE CERASO, GIANOLI RIBALTA TUTTO

378 giorni dopo c'è di nuovo quell'aria lì,quella afosa addirittura di inizio giugno, quella Tricolore di un sogno da riprovare a inseguire. L'aria di Rozzano, dei Campioni di Lombardia, per il secondo anno di fila in corsa per uno Scudetto da mettere nel mirino di nuovo partendo da casa propria, dove arriva il Tharros re di Sardegna, sconfitto all'esordio dal Lucento (2-1). Un avversario dunque già all'ultima spiaggia nella seconda giornata della semifinale triangolare, la prima per i milanesi, che approcciano bene il match: trasmissione a destra di Rovelli e mancino alto di Marconi (2'). 

Un piccolo segnale, pareggiato dal tiro centrale da posizione defilata di Cabitza (7'), unico spunto della formazione sarda in un quarto d'ora non a grandi ritmi, ma con Curci che prima si incunea a sinistra e viene murato (13') e poi va sul fondo, cercando un cross deviato dal difensore e bloccato dal primo palo (15'). Due situazioni che, alla fine, premiano i ragazzi di Codecasa: imbucata perfetta di Merja, scatto puntuale di Ceraso, mancino incrociato e 1-0 nell'angolo lontano (20'). Trovato il vantaggio, però, i biancoverdi non riescono a giustificarlo, trattendo il sospiro sul mancino di Obinu vicino all'incrocio (26') prima di fare i conti con il talento di Gianoli

L'ex Cagliari, infatti, ribalta tutto con una doppietta in sei minuti: prima il bellissimo pareggio scattando in solitaria a sinistra e concludendo all'incrocio opposto (27'), poi lo scatto sulla palla geniale di Cabitza, l'anticipo sull'uscita del portiere e l'appoggio del 2-1 a porta vuota (33'). Due sbavature pagate a caro prezzo dal Rozzano, che mura un tiro da fuori proprio di Cabitza (38') e rialza la testa nel finale, quando Curci calcia alto sulla costruzione Biondino-Ciummei-Marconi (38') e Ceraso viene chiuso dalla grande uscita bassa di Manzato sul filtrante di Merja (43').

SAETTA MARCONI, MANZATO NEGA LA VITTORIA

Nuova frazione, stesso impatto: nella ripresa è ancora il Rozzano a partire meglio, però questa volta in maniera più frizzante. Lo dicono il tiro di Ciummei murato dal limite su transizione di Ceraso e il seguente giro di poco a lato di Curci (5'), ma anche il destro a lato di Ceraso dopo il tentativo bloccato di Marconi (8') e la doppia chance ancora per Curci, lui che prima subentra al 9 a sinistra, dribbla e di punta sbatte su Manzato (13'), poi conclude troppo centrale sul bello spunto di Di Tomaso a sinistra (15').

Sintomo che le forze fresche sono entrate benissimo in partita, quella però che inizia sembrare maledetta. Sì, perché il 2-2 arriverebbe anche, ma la rovesciata di Biondino su calcio d'angolo viene annullata per l'uscita del pallone dal fondo sulla battuta dalla bandierina (26'). L'inizio dell'assalto finale, con El Dosouky chiuso in scivolata da un eroico Piras all'ingresso in area piccola (28'), Colombi che brucia la fascia sinistra, fa tunnel e mette dentro un cioccolatino proprio per El Dosouky, la ciui deviazione è alta dal dischetto (33'), due tentativi in serie ribattuti dal muro sardo (35') e un'altra straordinaria incursione di Colombi bloccata solo dall'uscita del portiere (36').

Maledizione, sì, un anatema che solo una magia può spezzare, quella che alla fine arriva. Merito di un Rozzano che non si arrende mai, merito di Marconi, lui che arrivato ai 22 metri sgancia una saetta di destro che buca le mani del portiere, va sotto la traversa e vuol dire 2-2 (40'). Non solo, però, perché è anche il gol che dà le energie bonus per provare a vincere agli ultimissimi sgoccioli, quando l'occasione arriva subito: filtrante alto perfetto di Bussi, aggancio di Mella e tocco sotto subito blindato dall'uscita puntuale di Manzato (42').

L'urlo strozzato in gola, come sul tiro di poco a lato ancora di Mella (43'), ma anche sul piattone destro di Gianoli parato da Bonjean (45'), che nega la beffa e tiene viva la speranza nel recupero. Il momento in cui Manzato trasforma una grande prestazione in una super prestazione volando sul tiro da 30 metri di Merja e mandandolo in tuffo in corner (49'). L'ultimo brivido prima del triplice fischio, che vuol dire 2-2, eliminazione per il Tharros e impresa da fare per i ragazzi di Codecasa, obbligati a vincere in casa del Lucento per conquistare la finale Scudetto.

IL TABELLINO

ROZZANO-THARROS 2-2
RETI (1-0, 1-2, 2-2):20' Ceraso (R), 27' Gianoli (T), 33' Gianoli (T), 40' st Marconi (R).
ROZZANO (4-3-3): Bonjean 6.5, Biondino 6.5 (30' st Bussi sv), Colombi 7.5, Merja 7, Piazza 6 (34' Mella 6.5), Maestrini 7, Ciummei 6.5, Marconi 7.5, Ceraso 7 (14' st Di Tomaso 6.5), Rovelli 6 (20' st Essaadi 6), Curci 6.5 (26' st El Dosouky 6). A disp. Dilernia, Itria, Paciello, Borgo. All. Codecasa 6.5.
THARROS (4-3-3): Manzato 8, Sanna G. 6.5, Cuccu 7, Cina 6.5 (33' st Pusceddu sv), Piras C. 6.5 (41' st Sanna M. sv), Ledda 6.5, Logias 6.5, Obinu 6 (7' st Piras G. 6), Cabitza 7 (30' st Pisano sv), Mereu 6 (15' st Camedda 6), Gianoli 8. A disp. Zanata, Palmas, Piras, Attina. All. Frongia 6.5. Dir. Piras D. - Piu.
ARBITRO: El Amil di Nichelino  6.5.
ASSISTENTI: Mandarino di Bra e Trionfante di Torino.
QUARTO UOMO: Borello di Nichelino.
AMMONITO: Ciummei (R).

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