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È la fine di un ciclo! L'allenatore e il capitano lasciano la squadra dopo un'annata storica

Stefano Rasini dice addio alla Besnatese: «È il lieto fine di una favola bellissima»

Rasini Besnatese

PROMOZIONE BESNATESE • Stefano Rasini, l'allenatore che ha portato i biancoblù in Eccellenza per la prima volta

La prima volta non si scorda mai. Lo sa perfettamente Fabrizio Castori, che nel 2015 condusse in Serie A il Carpi di Jerry Mbakogu e Kevin Lasagna in quella che, tuttora, è ricordata come la squadra proveniente dalla città con meno abitanti ad aver calcato il massimo palcoscenico calcistico. Lo sa perfettamente Giovanni Stroppa, che il 29 maggio 2022 abbatté una vera e propria maledizione, citata perfino di Roberto Pozzetto "Agenzia Riccardo Finzi... praticamente detective", portando il Monza tra le venti formazioni del livello più alto della piramide calcistica italiana. Da sabato scorso lo sa perfettamente anche Stefano Rasini, entrato definitivamente nella storia della Besnatese grazie allo 0-0 di Vigevano che ha rappresentato la prima promozione di sempre del club varesotto in Eccellenza. A distanza di cinque giorni, durante la festa promozione celebrata al Besnabeu, Rasini ha salutato con commozione l'ambiente, comunicando a tutti la voglia di interrompere il suo percorso sulla panchina biancoblù.

LE PAROLE DI STEFANO RASINI

Sette anni. L'equivalente di 84 mesi, 371 settimane, 2555 giorni. Un arco di tempo lunghissimo, soprattutto se si parla di un allenatore che siede ininterrottamente su una panchina. Questo ha rappresentato Stefano Rasini alla Besnatese: una storia d'amore nata a giugno 2018, quando Rasini raccolse il testimone da Michelangelo Epifani. Sette stagioni, vissute all'ombra del biscione. Un viaggio iniziato il 9 settembre 2018 con la vittoria esterna 2-1 a Solaro e terminato in quel di Vigevano, in un pomeriggio che ha rappresentato «La ciliegina sulla torta di un ciclo che ritengo essere finito». Un settennato aperto con una salvezza tranquilla, seguita dalla prima qualificazione ai playoff - mai giocati a causa dell'interruzione dei campionati per la pandemia di Covid.

Dopo un paio di stagioni di transizione, la Besnatese torna a recitare un ruolo primario nel Girone A. Nella scorsa stagione Rasini e i suoi ragazzi arrivano fino al secondo turno playoff, piegati solamente dalla miglior posizione in classifica dei loro avversari, l'Ispra«Già l'anno scorso dopo quell'1-1 avrei voluto lasciare la Besnatese, ma sentivo che mi mancava un pezzo per completare il puzzle». Esattamente quel tassello che nella stagione corrente si è incastonato alla perfezione nel mosaico biancoblù, apparso confuso dopo le prime tre sconfitte a inizio stagione. La rimonta in grande stile della Besnatese passa da vittorie pesanti e sofferte, come l'1-0 di Solaro firmato Asprella o il 2-0 di Morazzone al secondo turno playoff. Un ostacolo che sembrava insormontabile soltanto qualche settimana prima: «La vittoria ai playoff rappresenta il lieto fine di una favola bellissima. Aver conquistato l'Eccellenza sul campo mi ha fatto riflettere e compiere il passo d'addio», reso noto nella serata di giovedì 12 giugno alla serata di festa davanti alla sua comunità.

LA LETTERA DI PAOLO POZZI

Il primo a salutare Stefano Rasini è stato il direttore sportivo Paolo Pozzi che, tramite il profilo Facebook della Besnatese, ha pubblicato una lettera in cui ripercorre la loro avventura: "Ti ho conosciuto 7 anni fa, abbiamo passeggiato sul campo del Besnabeu e parlato di calcio. [...] Hai lavorato tanto, sempre con estrema professionalità ed umiltà, ma soprattutto hai sposato la nostra filosofia. Hai capito che siamo un popolo che fatica e che lavora, diventando uno di noi con il Biscione sul petto spendendo sempre una parola per tutti.

E’ arrivato il momento in cui le nostre strade si separano e succede adesso, dopo aver scritto insieme la storia della nostra società, come mi hai detto tu lascio dopo aver vissuto una favola. Il nostro è un rapporto di amicizia. Mi mancherà non bere più il nostro soldatino scaramantico dopo una vittoria, ma soprattutto mancherai alla Besnatese. In bocca al lupo mister, ci mancherai".

LA BESNA SALUTA ANCHE CAPITAN CINOTTI

Come se non bastasse, la Besnatese dovrà affrontare l'esordio assoluto in Eccellenza senza un'altra colonna portante del ciclo targato Rasini, ovvero il capitano Mattia Cinotti. Anche l'attaccante classe 1991 annuncia la separazione dalla Besnatese: dal suo approdo, nell'estate del 2012, Cinotti ha collezionato 162 gettoni con la maglia del Biscione, timbrando 105 volte il tabellino dei marcatori in nove stagioni - intervallate da un biennio alla Castellanzese e dodici mesi al Gavirate. Di seguito, il saluto pubblicato sulla sua pagina Facebook: "Grazie di cuore. Dopo un percorso che porterò per sempre nel cuore, è arrivato il momento di salutare questa società che per me è stata molto più di una semplice squadra. È stata casa, famiglia, passione condivisa, sacrifici, vittorie, delusioni e momenti che non dimenticherò mai.

A tutti i compagni di squadra, allo staff, alla dirigenza e a ogni singola persona che lavora dietro le quinte: grazie per aver creduto in me, per avermi fatto crescere dentro e fuori dal campo, per avermi fatto sentire importante e parte di qualcosa di speciale. Porterò con me ogni allenamento sotto la pioggia, ogni partita combattuta fino all’ultimo minuto, ogni abbraccio dopo un gol, ogni insegnamento ricevuto. Questo capitolo si chiude, ma l’affetto e la gratitudine resteranno per sempre. Il vostro capitano, Cino".

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