Kings League Italia
13 Giugno 2025
KINGS LEAGUE ITALIA TRM • Matteo Colombo, aka Just RoHn
Un po' fa sorridere, perché sembra il più classico dei film americani, però è vero, tante storie partono proprio da lì. Da quella cameretta che non è solo la propria bolla, il proprio spazio, è anche il luogo degli studi, degli album ascoltati il venerdì notte, dello svago, del riposo, del lavoro, dei sogni, del guardarsi indietro e pensare: «È impossibile che sia iniziato tutto da lì». Da quella scrivania a giocare al Wanda Metropolitano con Pirlo, da quella scrivania ai più importanti eventi calcistici e videoludici, da quella scrivania a diventare direttore sportivo dei primi Re d'Italia nella storia. Qualcosa di difficile da spiegare, probabilmente pure per Matteo Colombo, lui che tutto questo l'ha vissuto in prima persona, lui che a 21 anni ha lasciato una delle sue più grandi passioni mentre ne iniziava a coltivare un'altra, senza poter mai immaginare che tutto ciò, un giorno, si sarebbe ricollegato.
Un cerchio del destino aperto a Cabiate, lì dove Colombo, originario di Mariano Comense, cresce calcisticamente dedicandosi del tutto al club del paese. Lo dicono le più di 15 stagioni vissute indossandone la maglia, passando dal settore giovanile alla prima squadra, per poi prendere una decisione mai facile: mettere giù il borsone. A soli 21 anni, poco dopo aver intrapreso altre strade in parallelo, tra università, agenzie pubblicitarie, fabbrica e quella cameretta lì. Lì, dove Matteo trova il modo di condividere un'altra sua grande passione, quella per il mondo dei videogiochi. Il 30 dicembre 2006 nasce infatti «lk91lk91», il primo canale YouTube in cui pubblica montaggi di Call of Duty, iniziando un percorso semplicemente impossibile da prevedere.
L'incipit di una carriera sui social che diventa tale solo dopo anni e anni, passando da clip pubblicate tra il 2008 e il 2009, un altro canale di gruppo creato nel 2010 (iRFLeXGaming), uno personale aperto il 20 giugno 2011, nonché quello principale e tutt'ora attivo che riprende il suo nickname (Just RoHn), e l'ultimo, un secondo canale quasi richiamo alle origini, nato il 29 agosto 2023 (Just Rohn JR). In totale, 17 anni di dedizione per crearsi una propria strada e far diventare quella passione lì un vero e proprio lavoro, divenendo una colonna portante di YouTube Italia grazie a video sempre pensati, studiati ed eseguiti puntando al massimo della qualità, senza mai inseguire i trend del momento.
Un percorso che vede Matteo raggiungere e superare la quota di un milione di iscritti, togliendosi una serie di soddisfazioni tutt'altro che numeriche: dall'invito per l'E3 di Los Angeles (all'epoca fiera principale in materia di videogiochi) agli eventi con Juve e Milan, fino alla possibilità di raccontare in prima fila la finale di Champions League e calcare il campo del Wanda Metropolitano al fianco di Andrea Pirlo, sfidando un certo Yaya Touré. Un ritorno su quel rettangolo verde solo parziale, riassaporato a tratti in qualche video con gli amici di una vita, prima di raccogliere le forze mentali e fisiche per ricominciare da capo. Il 30 dicembre 2022 inizia infatti il percorso di Colombo nella serie «Offside» per rimettersi di nuovo in gioco, non nel calcio dilettantistico, ma in quello privato e sui social, dove vince per 4 volte di fila la Goa7 League con i Red Lock, sia da giocatore sia da allenatore e membro dello staff.
Esperienze a cui si aggiungono le partite disputate con la maglia della Juventus alla YouTuber League, prima del giorno che segna un altro vero e proprio inizio: il 18 novembre 2024. È la data di presentazione della Kings League Italia, un campionato di calcio a 7 ideato in Spagna da Gerard Piqué e pronto ad aprire una sua lega anche nel Bel Paese. Un torneo con regole particolari, aggiunte per rendere più spettacolari le partite, e sorretto anche da una forte componente social. Tutti i presidenti delle 12 squadre partecipanti sono infatti content creator e figure influenti nel panorama web italiano, ma non solo, perché più di qualcuno di loro decide di inserire nel proprio staff amici e colleghi del settore. È così che Francesco Marzano (aka TheRealMarzaa) chiama come braccio destro proprio Matteo, che inizia una nuova vita da direttore sportivo dei TRM, e il resto è storia.
Per davvero, perché il cerchio di una vita inspiegabile si chiude. Colombo, infatti, riapre il cassetto dei ricordi e sceglie come allenatore della squadra chi, nel frattempo, non ha mai smesso di portare avanti la sua passione nel mondo dilettantistico: Marco Bertoni, tecnico della Concorezzese e suo allenatore proprio ai tempi di Cabiate. Un legame riallacciato dal nulla, ma che diventa la chiave per qualcosa di magico. Sì, perché i TRM vincono il campionato, si qualificano al Mondiale per Club e conquistano un posto nella finale con gli Zeta di ZW Jackson, Toni e Brocchi per prendersi il primo titolo nella storia di Campioni della Kings League Italia. Quello messo in palio in uno scenario folle ripensando agli anni passati insieme sui campi di provincia, ovvero un'Inalpi Arena di Torino con più di 11mila spettatori.
Quasi come i 10 gol segnati in una finale semplicemente perfetta, quella che consegna i TRM, Matteo e Marco alla storia come primi Campioni d'Italia. Un titolo inciso sulla propria maglia in occasione del Mondiale di Parigi, concluso purtroppo dopo due partite cadendo di misura con i vice-campioni di Spagna dei Los Troncos e per due reti con i Campioni delle Americhe dei Los Chamos, testimonianza di un sorteggio decisamente sfortunato.
Quello che niente toglie alla prima stagione da direttore sportivo nella propria vita, anzi. «È stranissimo sentirselo dire. È stata un po' un'avventura che ho voluto provare anche perché era un momento in cui sentivo di dover darmi delle motivazioni particolari. - spiega Matteo - Volevo un po' cambiare la mia routine, volevo trovare nuovi stimoli e secondo me la Kings League era quello che di più grande poteva esserci in questo momento nel panorama italiano, poi sono amante del calcio quindi si è sposata bene la cosa. Non è stato facile all'inizio perché mi sono trovato a dover gestire tantissime cose della squadra, non dico da solo, però diciamo che comunque molto gravitava attorno a me, ed erano tutte cose nuove, a partire dal contattare Ciccio».
Già, perché il primo colpo di mercato è da specialista del settore: Francesco Caputo: «È stata un po' una follia provare anche soltanto pensarci però poi alla fine tutto si è incastrato come doveva incastrarsi. Come ci sono arrivato? Fabrizio, un ragazzo che lavora nelle nostre retrovie, fa l'analista, il talent scout e ci ha aiutato a fare le selezioni durante i draft, aveva il contatto dell'agente. Un giorno parlando ci è uscita questa follia e sono riuscito a fargli piacere il progetto. Ci è voluto un po' perché era ancora in ballo con il calcio a 11, però perseverando passo dopo passo siamo riusciti a chiudere l'accordo». Assicurandosi non solo un attaccante che non ha bisogno di presentazioni, in grado di calarsi in quello che è a tutti gli effetti un altro sport rispetto al calcio tradizionale, ma anche una figura importantissima per lo spogliatoio: «Lo ha svoltato con il suo carisma. I ragazzi lo hanno visto come un punto di riferimento e sono riusciti a dare il 200%».
Un gruppo affidato a quel Bertoni che per un decennio, proprio come Rohn, ha fatto la storia del Cabiate. «Ci siamo visti in un bar del mio paese penso dopo 15 anni che non avevamo avuto rapporti, ma quando ho pensato a un mister mi è venuto in mente lui per la sua capacità di mettersi a disposizione, per le sue competenze e per il suo essere uno studioso, uno che si mette alla prova. - racconta il ds dei TRM - È stata una scelta importante e secondo me azzeccata. Si è messo molto d'impegno, ci siamo confrontati tanto durante la stagione e abbiamo messo su un bellissimo organico, una squadra preparata e motivata, che ha dato l'anima, e per tutto questo lo ringrazio».
La guida di una squadra composta non solo dal bomber ex Serie A, ma esclusivamente da ragazzi che un po' quel Matteo dei tempi di Cabiate lo ricordano. Una ventina di anni a testa, i sogni nel borsone da mettere in macchina, gli scarpini per un campo in sintetico o un manto erboso vecchio stile e alle spalle una tipica tribuna dei dilettanti, qualcosa di ben lontano dall'emozione di giocare dinanzi a 11mila persone. «Un'esperienza così a livello calcistico non l'abbiamo mai vissuta, né Marza né io quando giocavo ai miei livelli. Sono contentissimo per i ragazzi perché hanno dato tanto per questo progetto, hanno fatto molti sacrifici. C'è chi arrivava da Venezia, chi da Rimini, facendo due/tre volte a settimana avanti e indietro per un allenamento o per una partita. - racconta Colombo - Hanno creato un bel gruppo e sono contentissimo per loro perché se lo meritano. Con umiltà, mi sento di dire di aver messo su un organico che alla fine ha fatto tanto contento anche me».
I TRM, primi campioni di sempre della Kings League Italia, al completo (Foto Kings League Lottomatica.sport)
Lo dice quella coppa alzata il 22 maggio 2025, l'ultima data, fin qui, di una carriera veramente impensabile, e l'ultima fotografia, o meglio, raccolta di fotografie, da appendere sulla propria bacheca. Quella blu della cameretta, lì dove tutto è iniziato, senza poter immaginare tutto ciò che sarebbe successo, e, perché no, succederà.