Cerca

Kings World Cup Clubs

La storia è cambiata! Dominano il derby, battono i Campioni in carica e vincono il Mondiale

Nolla fa tripletta in finale, i Los Troncos travolgono i Porcinos del Pallone d'Oro e conquistano il primo titolo di sempre

Los Troncos

KINGS WORLD CUP CLUBS LOS TRONCOS • Foto Kings League

Il seme è finalmente sbocciato. Quello piantato tra le radici della storia, germogliato un mesetto fa, però non abbastanza per essere visto da tutti. Dal mondo intero, dominio di chi è stato capace di tornare a combattere per il suo trono sfidando le leggi del destino, ma, alla fine, cedendo il testimone per l'inizio di una nuova era. L'era di chi poche settimane fa perdeva proprio in finale l'occasione di diventare Re di Spagna, forse perché meditava qualcosa di più grande: battere i Campioni del Mondo in carica davanti a 15mila persone e conquistare il primo Mondiale di sempre. È la rivincita dei Los Troncos, di chi le lacrime della sconfitta le ha usate per anaffiare il proprio spirito, sconfiggere i Porcinos con la tripletta di un leggendario Nolla (6-3) e riscrivere la storia della Kings League.

PERFEZIONE LOS TRONCOS

L'ultimo atto, una finale da vincere per prendersi il trono del pianeta, in palio nella più grande arena coperta d'Europa. Quella Défense Arena di Parigi dove va in scena il derby spagnolo Los Troncos-Porcinos, conclusione della spettacolare Coppa del Mondo per Club targata Kings League. Due settimane di calcio a 7, tra goleade, carte speciali, rigori presidenziali e rimonte folli, come le due di fila fatte proprio dai Porcinos, Campioni del Mondo in carica chiamati a difendere il titolo dinanzi all'incubo dell'Italia. Quei Los Troncos, vice-campioni di Spagna, capaci di eliminare prima i TRM Re d'Italia, poi i Gear 7 ai quarti di finale, conquistando una finale iniziata in maniera perfetta.

Sì, perché i biancoverdi in tre minuti segnano due gol, entrambi opera di Planas, preciso sia sull'assist del portiere Amoedo (2') nell'uno contro uno di partenza (una delle regole della competizione) sia con un mancino da sinistra che sguscia sul primo palo (3'). L'approccio giusto, che permette di abbassarsi un attimo e colpire in ripartenza, come al 5', quando Nolla trova Jiménez, il cui pallonetto è però alto di punta (5'). Niente 3-0, ma dietro i Los Troncos sembrano impenetrabili, obbligando i Porcinos a calciare da fuori con un mancino di Frutos deviato in tuffo da Amoedo (5'), che il paratone lo fa sulla conclusione di Coll, sempre dalla distanza (9'). Tentativi che testimoniano la voglia di accorciare il gap dei Campioni del Mondo, che non riescono però a sfondare il muro avversario, cercando il tiro ancora da fuori con Pelaz ed evitando il 3-0 per un puro tocco fortuito. Quello involontario con la mano di Verdú, autore di un bellissimo stop sul rinvio del portiere e assistman per il gran destro di Jiménez, ma anche di una deviazione sfortunata nel contrasto col «Pallone d'oro» Nadir (14').

Si resta così sul 2-0, anche poco dopo, quando Santos si crea lo spazio con un primo controllo di tacco sulla verticale di Frutos, sparando un destro che colpisce in pieno il legno lontano (17'). Al dado, che apre a 120 secondi di uno contro uno, il risultato però cambia inevitabilmente. Camba in meglio per i Los Troncos, guidati dalla bellissima doppietta di Nolla, autore prima di una combo tunnel su Nadir-scavetto (19') e poi di un mancino all'incrocio dei pali (21'). Nel mezzo la risposta dei Porcinos con Vidal (20'), e nel recupero la parata fondamentale di Amoedo su Pelaz (22') per difendere un 4-1 meritato.

SPAVENTO NADIR-GILLES VIDAL, MA I CAMPIONI CROLLANO

Forti dei tre gol di vantaggio, i Los Troncos lasciano volentieri il possesso ai Porcinos, provando a colpire in ripartenza con un tiro di Gutiérrez sull'esterno della rete (28'). L'unico brivido fino alla mezzora, quando Nico Santos calcia di poco sopra la traversa da fuori (30'), due minuti prima del momento in cui la finale diventa un'altra partita. Sì, perché al 32' Nadir, imbucato alla perfezione proprio da Nico Santos incrocia la palla del 4-2 (32'), mentre subito dopo i biancoverdi chiedono un rigore non concesso neanche con il var (decisione dubbia), quello che invece i Campioni del Mondo si prendono con la carta speciale e lo realizzano con il solito Gilles Vidal (32').

In un lampo è 4-3, è attacco Porcinos affidato al destro di Pelaz che gira non di molto a lato (37') e a quello di Nico Santos centrale per Amoedo (38'). Niente pari, però poco importa ai Re del pianeta, anzi, sembra tutto scritto. Già, perché al 38' iniziano due minuti da giocare con il gol doppio, ovvero, ne basta uno agli uomini di Ibai per ribaltare tutto, proprio come ai quarti di finale e proprio come in semifinale. Sembra, perché al 41' il direttore di gara (italiano) concede ai Porcinos un calcio di rigore per fallo di mano, salvo poi toglierlo rivedendolo al var. È il segnale che, questa volta, la storia prende un altro corso. Uno a tinte biancoverde, quelle dei Los Troncos, che con gli avversari totalmente all'attacco, addirittura senza portiere, rilanciano con Amoedo, sfruttano l'errore di Gilles Vidal, simbolo del Mondiale targato Porcinos, e con la semirovesciata di Nolla chiudono la finale. È il gol della tripletta, il gol del 6-3, il gol che pone fino al regno dei Campioni del Mondo e apre a una nuova epoca: i Los Troncos sono sul tetto del pianeta per la prima volta nella loro storia.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter