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Under 18

L'hanno fatto davvero! Doppietta del bomber, vittoria in casa della favorita e finale Scudetto

Il Rozzano di Codecasa vince per 2-1 sul campo del Lucento e può ancora sognare il Tricolore

Nicolò Curci, Edoardo Ceraso e Lorenzo Ciummei

UNDER 18 ROZZANO · Il trio delle meraviglie Curci, Ceraso e Ciummei

Ultimo atto del triangolare da cui uscirà una delle finaliste della fase nazionale del campionato Under 18: due squadre affamate, reduci da un percorso straordinario, con un solo obiettivo in testa — strappare il pass per la finalissima di Firenze del 22 giugno. Al termine di una battaglia epica, a spuntarla è un Rozzano lucido, solido e coraggioso, che con il successo per 2-1 sul Lucento stacca il biglietto per l’ultimo atto del torneo, migliorando addirittura il risultato del gruppo campione regionale dello scorso anno, fermatosi in semifinale. La sfida è vibrante: il Rozzano passa in vantaggio con Ceraso, subisce il pari su rigore di Tomiato, ma torna avanti ancora con il suo numero 10 e resiste all’assalto finale dei rossoblù, salvato anche da un palo nel recupero. Ora per i ragazzi di Codecasa il sogno Scudetto è davvero a un passo.

LA CALMA PRIMA DELLA TEMPESTA

L’atmosfera in campo e sugli spalti è come il clima: rovente. Le squadreiniziano la sfida muovendosi caute, come in una partita a scacchi, con gli ospiti che provano a comandare il gioco e i padroni di casa che attendono, pronti a colpire. È il Rozzano a rompere per primo gli indugi, e lo fa con un’azione limpida: dopo appena due minuti, un preciso lancio di Merja spalanca la corsia di destra a Ceraso, che brucia il diretto marcatore e calcia con decisione, ma sfiora soltanto il palo, anche grazie al buon lavoro in contenimento di Arfaoui. La manovra si ripete poco dopo con dinamica simile, ma stavolta è Milito a chiudere con ottimo tempismo.

Nonostante un avvio equilibrato sul piano tattico, i ragazzi di Codecasa crescono col passare dei minuti, mantenendo ordine e qualità nel palleggio grazie al duo di regia composto da Roveda e Merja. Ciummei si abbassa spesso per costruire, mentre Biondino a sinistra e lo stesso Ciummei a destra offrono profondità e corsa. All’8’ arriva la prima vera emozione: Roveda arma il destro da fuori e costringe Losi ad un prodigioso intervento in volo per alzare la palla sopra la traversa. Il Rozzano tiene in mano il pallino del gioco, ma deve fare i conti con un Lucento ostinato, che si difende con ordine e cerca spunti sulle corsie. La partita vive di folate e duelli, come quello tra Maestrini e Amuzu, vinto quasi sempre dal capitano biancoverde, autore di chiusure puntuali e precise. Al 20’ il Rozzano torna a rendersi pericoloso: Ciummei, indemoniato, strappa palla sulla sinistra e scappa via, poi il pallone arriva a Ceraso che calcia dal limite, mancando ancora di poco la porta. Il brivido più grande della prima frazione, però, lo regala al 24’ la squadra di Maione: un tiro improvviso e geniale di Marinelli, direttamente da dietro il cerchio di centrocampo, si stampa clamorosamente sulla traversa, con Bonjean ormai fuori causa. È un segnale: il Rozzano comanda, ma non può permettersi distrazioni.

La risposta dei ragazzi di Codecasa però è immediata e travolgente. Dopo un’impostazione paziente, Roveda illumina la destra servendo Ciummei, che controlla e pennella al centro un cross perfetto: Ceraso, con un movimento da centravanti vero, anticipa il difensore e gira di testa sul secondo palo con precisione millimetrica. Il portiere ci arriva ma non basta, la palla tocca il guanto e termina in rete per il meritatissimo 1-0 Rozzano al 33’. Una rete costruita con lucidità e rifinita con classe. Il Lucento prova a reagire alzando il baricentro, ma il Rozzano continua a dare prova di solidità e maturità, gestendo il possesso con ordine e coprendo con efficacia grazie al lavoro oscuro ma prezioso di El Dosouky. Biondino si rende pericoloso con una conclusione respinta, mentre Di Tomaso, fin lì un po’ in ombra, accende i motori nel finale con un paio di affondi sulla sinistra. Al 41’ il Lucento tenta la scossa con l’ingresso di Vernacchia, che si presenta bene con una discesa sulla destra e si guadagna una punizione, ma la conclusione a giro di Francioso termina alta. Poco dopo arriva il duplice fischio: un primo tempo combattuto e ben giocato, con un Rozzano solido, ispirato e in vantaggio, ma con un Lucento tutt’altro che domato. La ripresa si preannuncia incandescente.

 

FUOCO E FIAMME

La ripresa comincia con il Lucento che cambia pelle: fuori Shaker e Paviglianiti, dentro Parise e Perardi, e soprattutto un nuovo assetto tattico, dal più prudente 4-3-3 a un arrembante 4-2-4, chiaro segnale della voglia di riequilibrare il match. Ma i primi a rendersi pericolosi sono ancora i padroni di casa: al 2’, Roveda sfonda sulla destra con una bella progressione palla al piede, salta il diretto avversario e calcia sul secondo palo, mancando di poco lo specchio. È però solo il preludio a un cambio di rotta. Il Lucento entra in campo con un atteggiamento ben diverso rispetto al primo tempo: più grinta, più gamba, più determinazione. Al 6’ arriva il momento che riapre la partita. Perardi si accende sulla destra, va via in velocità e viene atterrato in area da Colombi: l’arbitro non ha esitazioni e indica il dischetto. Dal dischetto si presenta Tomiato, che spiazza Bonjean con un tiro potente alla sua destra. È l’1-1: il Lucento torna in corsa e l’inerzia della gara sembra ribaltarsi.

I piemontesi, rinvigoriti dal pareggio, alzano ancora il baricentro e sfiorano il vantaggio con una splendida azione costruita dai subentrati Perardi, Vernacchia e Parise, che arriva vicinissimo all'incornata vincente, ma trova la chiusura perfetta di Bussi. Il Rozzano, pur scosso dal pari, non smette di cercare il gioco: al 10’ è Di Tomaso a girarsi bene al limite dell’area sotto pressione e calciare, ma la conclusione termina alta sopra la traversa. La partita si accende definitivamente, con capovolgimenti di fronte continui e agonismo alle stelle. Il Rozzano prova ad approfittare degli spazi concessi dalla linea difensiva alta della squadra di Maione, e al 23’ costruisce il gol che vale la finale. Un filtrante perfetto del subentrato Curci taglia in due la difesa ospite e libera Ceraso, che si inserisce centralmente e infila Losi con freddezza: 2-1, Rozzano di nuovo avanti, con il bomber al secondo sigillo personale. I ragazzi di Codecasa non si fermano e sfiorano il tris con una bordata di Colombi che costringe Losi ad un altro prodigio.

Il Lucento, però, non ha alcuna intenzione di interpretare il ruolo della vittima sacrificale: i rossoblù continuano a spingere, si affidano alle incursioni di Tomiato e alla qualità di Francioso, che al 36’ ha la chance su punizione, ma la sua conclusione è troppo centrale e viene bloccata da Bonjean. Nel finale, le emozioni si moltiplicano. Al 40’ è ancora Ceraso a far tremare la retroguardia ospite: scatta centralmente e si presenta davanti a Tosi, bravo però a chiudergli lo specchio con una tempestiva uscita bassa. Tre minuti dopo è Curci a provarci con un destro a giro dal limite, che sfiora il palo e fa trattenere il fiato al pubblico di casa. Il Rozzano continua a giocare, a spingere, a costruire: Marconi serve un pallone invitante per Curci, che si accentra e calcia fuori di poco. Poi è Mella, inseritosi sulla sinistra dopo una bella combinazione con Ceraso, ad arrivare al tiro, ma ancora una volta è Arfaoui a chiudere in extremis.

Al 46’ il brivido più grande per i padroni di casa: sugli sviluppi di un corner, il colpo di testa di Barranca si stampa in pieno sul palo con Bonjean ormai battuto. La partita, però, non è ancora finita: Roveda risponde subito con una grande conclusione, Losi si oppone ancora, Curci si avventa sulla ribattuta e calcia, ma il pallone termina di poco a lato. L’ultimo sussulto arriva al 51’: Arfaoui conquista una punizione sulla sinistra, Vernacchia arriva sul pallone e lo tocca con precisione, ma la sfera termina fuori di pochissimo. È l’ultimo atto di una battaglia vera, equilibrata e intensa fino all’ultimo secondo. Il Rozzano può esplodere di gioia e vola in finale Scudetto, ma il Lucento esce a testa alta, dopo aver lottato con cuore, qualità e determinazione. 

IL TABELLINO 

LUCENTO-ROZZANO 1-2
RETI (0-1, 1-1, 1-2): 33' Ceraso (R), 6' st rig. Tomiato (L), 22' st Ceraso (R).
LUCENTO (4-3-3): Losi 7.5, Lombisani 6 (38' st Argiolas sv), Milito 5.5, Marinelli 6.5 (34' st Melano sv), Arfaoui 5.5, Barranca 6, Francioso 6, Tomiato 7, Amuzu 5.5 (43' Vernacchia 6.5), Shaker 5.5 (1' st Parise 6.5), Paviglianiti 5.5 (1' st Perardi 7). A disp. Dragone, Roma, Brescia, Sogos. All. Maione 6. Dir. Barranca.
ROZZANO (4-3-3): Bonjean 6.5, Biondino 7, Colombi 6.5, Roveda 8, Bussi 7, Maestrini 7, Ciummei 7.5 (31' st Mella sv), Merja 6.5 (12' st Vascan 6.5), El Dosouky 6.5 (18' st Curci 7.5), Ceraso 9 (44' st Memola sv), Di Tomaso 6.5 (18' st Marconi 7). A disp. Dilernia, Riva, Essaadi, Rovelli. All. Codecasa 8.
ARBITRO: Curcio di Siena  7.
ASSISTENTI: Materozzi di Arezzo e Quartararo di Firenze.
QUARTO UOMO: Rinaldi di Novi Ligure.
AMMONITI: Maestrini (R), Arfaoui (L), Vascan (R).

LE PAGELLE 

ROZZANO

Bonjean 6.5 Chiamato in causa poche volte, ma trasmette sempre grande sicurezza alla sua squadra quando il Lucento si affaccia nei pressi dell’area. Presenza tranquilla e affidabile.

Biondino 7 La solita spinta costante sulla fascia destra, suo territorio di caccia. Leggermente meno brillante del solito in fase offensiva, ma in copertura è insuperabile: non perde un duello.

Colombi 6.5 Corsa, generosità e grande attenzione lì dietro. La sua partita sarebbe praticamente perfetta, se non fosse per quel fallo su Perardi che riapre il match. Per il resto, è solido e preciso.

Roveda 8 Giocatore totale. Illumina il campo con passaggi millimetrici, è sempre al posto giusto anche in fase difensiva, e va vicino al gol con due cannonate che costringono Losi agli straordinari. Faro del gioco.

Bussi 7 Una piccola sbavatura in avvio, poi sale in cattedra. Vince quasi tutti i duelli con gli attaccanti torinesi e nel secondo tempo anticipa Vernacchi su una palla vagante che vale quanto un gol. Prezioso.

Maestrini 7 Il tandem con Bussi funziona alla perfezione. Annulla Amuzu, costringendolo alla sostituzione precoce. Solido, pulito, sicuro: è il baluardo su cui poggia l’intera linea difensiva.

Ciummei 7.5 Una dinamo inesauribile. Lo si trova ovunque, impossibile da marcare. Impreziosisce la sua gara con il magnifico assist per il gol dell’1-0. Fondamentale per equilibrio e imprevedibilità.

Merja 6.5 Gioca meno di un’ora, ma lo fa con ordine ed efficienza. Sempre prezioso in entrambe le fasi, dà tutto quello che ha a livello fisico. Silenzioso, ma efficace. (12' st Vascan 6.5 Entra con grande determinazione. Tanta corsa, pressing continuo e grande presenza intorno al cerchio di centrocmapo. Prezioso per tenere alta l’intensità nel momento più concitato del match)

El Dosouky 6.5 Lotta su ogni pallone, si abbassa spesso per fare sponda e favorire gli inserimenti. Non segna, ma il suo lavoro oscuro è essenziale. Un centravanti al servizio della squadra. (18' st Marconi 7 Con lui in campo il Rozzano cambia volto. Recupera, imposta, si fa trovare sempre nel posto giusto. L’azione del 2-1 parte dai suoi piedi. Grinta ed eleganza al servizio della causa)

Ceraso 9 L’eroe del Rozzano. Segna sempre, e lo fa con classe: splendido il colpo di testa che sblocca il match, letale nella ripresa con il gol che decide la semifinale. Si batte anche in fase difensiva. Bomber totale.

Di Tomaso 6.5 Meno ispirato rispetto al solito, ma resta un’arma pericolosa. Si accende a tratti, ma quando lo fa mette sempre in apprensione la difesa. Anche la sua sola presenza pesa. (18' st Curci 7.5 Gioca mezz’ora ma spacca la partita con la sua velocità e le sue qualità tecniche. Entra con personalità e illumina l’azione del gol vittoria con un assist perfetto per Ceraso. Imprendibile palla al piede)

All. Codecasa 8
Prepara il match con il chiaro obiettivo di dominare il ritmo del gioco e ci riesce alla perfezione: a turno uno dei suoi centrocampisti si abbassa sulla linea difensiva per creare superiorità numerica ed impostare l'azione con qualità. Trova sempre la chiave tattica per non dare punti di riferimento agli avversari. Anche sul piano della garra non è da meno rispetto ai suoi giocatori: quando le cose sembravano potersi mettere male è il primo ad incitare i suoi ragazzi per trasmettere loro sicurezza e fiducia. Condottiero.

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