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Pagelloni e Top 11

Il ritorno in Serie D 16 anni dopo è da 10, i bianconeri chiudono una salvezza miracolosa

Tutti i voti del girone A di Eccellenza Piemonte: volano i 2 in pagella, 9.5 per la corazzata fermata in Liguria

ECCELLENZA CALCIO PIEMONTE NEWS

Un po' come quell'appuntamento fisso che aspetti da mesi, un po' come il countdown che separa ciascuno di noi dall'inizio delle ferie estive, arrivano finalmente i pagelloni di fine anno targati Sprint e Sport. Una stagione lunghissima e ricca di sorprese, in negativo e in positivo, raccontate attraverso i nostri voti e la nostra speciale Top 11 della stagione. Qua troverete le pagelle e la formazione tipo del Girone A di Eccellenza. 


BIELLESE: VOTO 10

Una stagione ai limiti della perfezione. La Biellese di Luca Prina riesce a tornare in Serie D dopo 16 lunghissimi anni e lo fa dominando il campionato dall’inizio alla fine. 64 punti, 68 gol fatti e solo 25 subiti, tanti giovani talenti sbocciati ma soprattutto un senso di onnipotenza crescente di giornata in giornata. Sempre seguiti dal gruppo Ultras, i Lanieri hanno dimostrato di essere i migliori. E ora nel mirino c’è la Serie D.


PRO EUREKA: VOTO 9.5

Immaginare un’annata a questi livelli era difficile, soprattutto vista la salvezza ottenuta ai playout nella scorsa. Sotto la guida di Lollo Parisi però, i Blucerchiati hanno compiuto un percorso straordinario, arrivando al terzo posto in campionato con 53 punti per poi sfiorare la Serie D con un dito, ma vedendola sfumare proprio sul più bello. Il sogno è svanito in semifinale playoff, ma per la società settimese non c’è tempo da perdere, bisogna alzare l’asticella.


BORGOSESIA: VOTO 9

Un quasi capolavoro targato Roberto Cretaz. La giovane formazione valsesiana ha sfidato tutto e tutti in questa stagione, arrivando al secondo posto, che vista la dominanza della Biellese, vale quasi quanto la vittoria. Difesa granitica, con soli 20 gol subiti e ben 15 reti inviolate, quella dei granata è stata un’annata utile a costruire le basi solide per cercare il colpo grosso nel prossimo campionato. Un vero peccato vederla finire con la rocambolesca sconfitta al secondo turno dei playoff, ma sicuramente sarà utile alla crescita della squadra.


VOLPIANO PIANESE: VOTO 8

Replicare la stagione ’23/’24 non era facile, ma la formazione di Davide Gamba ci è andata molto vicino. Una squadra propositiva, con elementi di esperienza ma anche qualche giovane in uscita dal florido vivaio, pronto al grande salto. Grazie ad una buona costanza di risultati le Foxes hanno raggiunto il posto necessario per disputare i playoff, e anche se al primo turno è arrivata l’eliminazione per mano della Pro Eureka, la stagione resta ricca di soddisfazioni: unica squadra a non perdere con la Biellese e Pinelli capocannoniere, su tutte.


OLEGGIO: VOTO 7.5

Discorso simile per gli Orange. Nonostante le difficoltà societarie, i ragazzi di Giuseppe Molinaro sono riusciti a tenere il passo delle grandi per molto tempo, nonostante una rosa molto giovane, e hanno concluso al sesto posto con 44 punti. Squadra propositiva e fresca, ben allenata e trascinata da un colosso difensivo come Klodian Samina. Visti gli addii di allenatore e direttore sportivo, sarà difficile rivivere un biennio come quello appena terminato.


BAVENO STRESA: VOTO 7.5

”Buona la prima” si potrebbe dire per la nuova realtà nata nel 2024 dalla fusione di Baveno e Stresa. I Lacuali hanno giocato un buon calcio agli ordini di un tecnico preparato come Sergio Galeazzi, ma soprattutto hanno portato avanti il loro progetto, puntando forte sui giovani. Durante la stagione, chiusa comunque al settimo posto a ridosso dei playoff, Galeazzi ha lanciato in campo ben 8 ragazzi nati tra il 2007 e il 2008. Uno di questi, Matteo Cattaneo, ha trovato anche due reti.


ACCADEMIA BORGOMANERO: VOTO 7

Partenza di livello, poi qualcosa si è rotto. Con l’esonero di Giuseppe Fiorito e la scelta di Germano Zurlo come traghettatore, però la salvezza è arrivata senza troppi patemi. Una rosa, quella dei rossoblù, dall’età media davvero bassa: basti pensare che è composta da soli giocatori nati nel nuovo millennio. Tanti talenti messi in mostra e anche qualche scalpo importante: Borgosesia, Oleggio, Volpiano e Bulè.


LASCARIS: VOTO 7

Per come è arrivata, è un miracolo. L’avvio dei bianconeri quest’anno è stato estremamente faticoso, con la guida Meloni indubbiamente caratterizzata da una pioggia incessante di infortuni che ne hanno condizionato l’esperienza a Pianezza. L’arrivo poi del duo Balice-Malagrinò ha ridato anima alla squadra, che ha persino evitato i playout: un’impresa sportiva da raccontare.


AYGREVILLE: VOTO 6.5

Salvezza di livello per le Aquile, che ottengono il diritto di partecipare al campionato di Eccellenza per la quindicesima stagione consecutiva. Con una rosa composta per la quasi totalità da giocatori valdostani, il tecnico Alberto Rizzo porta a casa 38 punti e un nono posto non semplice. Un’annata altalenante, con qualche problema di troppo sotto porta (28 reti, terzo peggior attacco), ma tante vittorie di misura anche contro avversari sulla carta superiori.


BULÈ BELLINZAGO: VOTO 6.5

I presupposti per disputare quantomeno i playoff sembravano esserci tutti, ma il calo di rendimento nel finale ha messo fine ai sogni Oronero. Investimenti importanti sul mercato, che hanno portato alla corte di Licaj nomi quali Scienza, Blanda e Fontana, ma che non sono bastati al tecnico ex Briga per raggiungere l’obiettivo prefissato. Quinto posto finale, ma c’è la sensazione che l’amaro in bocca sia rimasto alla società.


BRIGA: VOTO 6

Una media tra un girone d’andata horror, con soli 8 punti, e uno di ritorno super, concluso con la vittoria al playout e la salvezza. Tanto merito va dato al lavoro di Giorgio Dossena, tecnico a cui la società non ha mai fatto mancare la fiducia e che si è ritrovato a dover far fronte agli addii di Rogora e Scienza dopo pochi mesi. Ma ancor più merito va dato all’intramontabile Christian Bertani: per l’eterno bomber sono arrivate 12 reti, una più pesante dell’altra, soprattutto nel girone di ritorno.


VERBANIA: VOTO 5.5

Stagione estremamente deludente per la squadra del capoluogo di provincia. Partita già con il piede sbagliato, dopo poche giornate la decisione di far subentrare il giovane Luca Magni sulla panchina ha permesso almeno di raggiungere una salvezza quasi tranquilla. Data l’insoddisfazione della società, si prevedono cambiamenti nella rosa in vista del prossimo campionato, che dovrà necessariamente essere migliore.


QUINCITAVA: VOTO 5.5

Che sarebbe stato difficile, lo si sapeva. Ma 5 vittorie e 24 punti totali sono un bottino troppo magro per i Nerostellati di Marco Vernetti, che sono costretti a salutare la categoria dopo la loro storica prima volta. Un campionato d’orgoglio, di cuore, nonostante diversi limiti naturali e pronosticabili, ma il cambio di marcia purtroppo non è arrivato neanche al playout, perso senza storia. Perciò sarà di nuovo Promozione, ma sicuramente con un bagaglio ampliato per giocatori, allenatore e società.


SETTIMO: VOTO 5.5

La società viola è andata ben sotto le aspettative: nonostante una buona partenza, la squadra di Berta crolla e vive un girone di ritorno ai limiti del surreale, con soli 11 punti conquistati e la salvezza raggiunta alla penultima giornata. Decisamente non abbastanza per confermare il tecnico ex Alpignano, perciò dopo soli 12 mesi bisogna ricostruire, con le ambizioni che tornano ad essere alte.


PDHAE: VOTO 4.5

Una stagione disastrosa, un incubo che sembrava non finire mai. Quella che per qualche anno è stata la formazione più nobile della Val d’Aosta, arrivata anche a sfiorare la Serie C nel 2021, entra in un tunnel senza luce al fondo e vive la seconda retrocessione consecutiva. Una miriade di giocatori transitati e solo 6 punti raccolti, con un finale che definire tragico è poco. 27 gol subiti nelle ultime tre trasferte, con alcuni ragazzi classe 2009 in campo, e un epilogo già scritto da tempo: ultimo posto (penultimo includendo la Pro Novara squalificata) e retrocessione.


PRO NOVARA: VOTO 2

Obiettivamente c’è poco da commentare. Vedere una società esclusa in Eccellenza è una cosa rarissima (non succedeva da 8 stagioni), una dirigenza totalmente allo sbando che alla fine ha mollato Mellano e i pochi ragazzi rimasti in balia di loro stessi. 4 rinunce a 4 partite e società cancellata dal campionato: voto 2 come quando lasciavi il compito in bianco.




LA TOP 11 DELLA STAGIONE

DILETTANTI PIEMONTE NEWS ECCELLENZA GIRONE A

Una formazione che potrebbe spaventare chiunque, dal potenziale offensivo immenso e con una solidità granitica. La top 11 del girone A di Eccellenza presenta alcuni nomi fuori categoria e altri che hanno imparato a farsi conoscere a stagione in corso. Tra i pali, impossibile non scegliere Mattia Vergna, estremo difensore classe 2006 della Biellese. Nonostante non sia il portiere con il maggior numero di clean sheet (6), al primo anno tra i grandi ha già fatto capire di che pasta è fatto, guadagnandosi la conferma per la Serie D.

Per quanto riguarda la difesa, sulle corsie due giovani: Vittorio Tomasino, della Biellese, ha fatto scintille sulla destra, segnando anche un gol pesantissimo nello scontro diretto alla Pro Eureka; Edoardo Ghibaudo invece è arrivato al Borgosesia a gennaio, ma ha subito stupito tutti con un mancino raffinato e una grande abilità nei calci piazzati, risultando un fattore per la squadra di Cretaz anche ai playoff. In mezzo, due leader granitici come Mattia Picone della Volpiano Pianese e Klodian Samina, che hanno portato in alto le loro squadre segnando anche 3 reti a testa.

In cabina di regia imprescindibile la presenza di Stefano Capellupo, metronomo della Biellese dai 7 gol stagionali. Ai suoi lati Stefano Tindo, uomo-simbolo della Pro Eureka arrivata ad un passo dalla Serie D anche grazie ai suoi 15 gol, e Leonardo Pretti, figura chiave nel cambio di marcia dei bianconeri nel finale di stagione.

Il tridente d’attacco non ha bisogno di presentazioni: al centro il “Toro” Gabriele Pinelli, autore di 15 gol e trascinatore del Volpiano a 33 anni suonati. Ai lati il fantasista della Biellese Jabir Naamad, che ha dimostrato di meritare il salto di categoria con 12 reti, e il numero 10 del Bulè Bellinzago Paolo Scienza, partito in realtà tra le file del Briga, che ormai non stupisce più per le perle che riesce a regalare al pubblico.

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