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Prima Categoria

Un rimpasto che rischia di scontentare tutti: ecco i possibili gironi di Prima Categoria

6 squadre in 15 chilometri divise in 3 gironi, questa l'ipotesi più eclatante dei prossimi raggruppamenti in attesa di conoscere i ripescaggi

PRIMA CATEGORIA PIEMONTE, I PROBABILI GIRONI

Il San Giorgio Torino confermato nel Girone D al 99,9% (foto Cassarà)

Il toto scommesse più atteso, discusso, controverso e curioso di tutta la regione. "In che girone finiamo l'anno prossimo?" si chiedono molti addetti ai lavori della Prima Categoria piemontese, pronta a subire un grande rimpasto. I verdetti dati da promozioni e retrocessioni consegnano uno scenario molto eterogeneo sul piano territoriale, con solo due gironi che sembrano avere un ordine quasi totalmente certo. Il nodo maggiore riguarda sicuramente le squadre della collina di Chieri e dintorni (TO), 6 squadre che potenzialmente potrebbero stare insieme, ma che rischiano di vedersi separare in 3 raggruppamenti diversi, con buona pace di chi dovrà aumentare il conto dei chilometri per le trasferte.

GIRONE A

Il girone del Nord conferma la solita grande affluenza dal VCO. In questione si parla di Agrano, Bagnella, Cannobiese, Dormelletto, Esio, Feriolo, Omegna, Varzese, Virtus Villadossola e Vogogna. Ad aggiungersi poi le squadre dell'area settentrionale della provincia di Novara: si dovrebbe ricomporre l'asse Quaronese-Romagnano-Carpignano, quotata anche la riconferma di Momo e Sizzano, probabile il ritorno del Cameri. I dubbi non sono molti dunque, le uniche incertezze possono riguardare la selezione delle novaresi.

GIRONE B

Il girone B inizia a ravvisare qualche insidia in più nella sua composizione. Le intoccabili per tradizione sono le squadre della provincia di Biella: Gaglianico, Ponderano, Torri Biellesi, Valle Cervo e Valle Elvo. A queste sono sempre state associate le vercellesi, che saranno Cigliano, Livorno Bianzè e Pro Palazzolo, e di conseguenza anche la Junior Torrazza. L'ultimo campionato ha poi visto il massiccio inserimento di squadre novaresi, che si accavallano con il girone A. In questo caso pare logico guardare la collocazione geografica più meridionale nella provincia e il collegamento logistico con le altre zone da considerare: per questo si parla di Borgolavezzaro, Olimpia Novara, Pernatese, River Sesia e Trecate. Ma il cruccio più grande riguarda gli ultimi due slot: Bollengo-Valchiusella o le valdostane? Per questioni di vicinanza propendiamo per le due eporediesi, come già accadde con il Bajo La Serra d'altronde.

GIRONE C

Il discorso sul probabile girone C va di pari passo con quanto detto a proposito del B. Le valdostane, CGC Aosta e il Saint Christophe neopromosso, rappresentano la scelta della tradizione e solo l'anno scorso mancarono all'appello. Per questo sembrano poter essere in pole rispetto a Valchiusella e Bollengo (soprattutto), anche se la squadra di Vistrorio fece parte del raggruppamento per due anni di fila di recente. Per il resto confermate ampiamente le formazioni del Canavese e le valligiane (Agliè, Bosconerese, Caselle, Ciriè, Corio, Fiano, Mappanese, Mathi, San Maurizio), a cui si aggiungono dalla cintura il Gassino e il Leinì come plausibile ripescata. Il C ha poi sempre visto l'intrusione di qualche squadra del capoluogo torinese: tra queste il Rebaudengo è il più quotato, anche la Torinese dovrebbe tornare a farne parte, mentre il Cenisia si gioca il posto con il Comala, anche se una separazione delle due desta ilarità al solo pensiero.

GIRONE D

E qui iniziano i nodi irrisolvibili, ma proviamo comunque a giocare con le opzioni. Un posto assicurato è riservato alle squadre di Torino: Barracuda, Beppe Viola, Pertusa, Mirafiori, San Giorgio e il ritorno del Pozzomaina non si discutono, ma altrettanto insindacabili appaiono le posizioni di Olympic Collegno e Pianezza (salvo ripescaggio). L'accostamento di quest'ultime non può fare a meno di portare poi in Val Susa, dove il blocco si è allargato: non solo Aviglianese, Caselette, Susa e Venaus, ma anche la prima volta del Caprie Green Club. Con da sciogliere la riserva su Comala e Cenisia, mancherebbero quindi due posti e qui entra in gioco il discorso sulla zona del chierese. Il PSG è la prima candidata a tornare nel D, a seguire la Marentinese che quest'anno militava nel girone torinese di Seconda, anche se la separazione con il San Giacomo mette i brividi.

GIRONE E

Ed eccoci qui, come sempre con il girone E "casca l'asino". Per "fare le cose fatte bene" partiamo dal semplice: Cavour, Cumiana, Luserna, Moncalieri, Nichelino Hesperia, Perosa, Piossaschese, PiossascoSan Secondo e Vigone ci saranno. Accanto alla tradizione pinerolese (e dintorni) si configurano poi le conferme di San Bernardo e Pro Polonghera, mentre dovrebbe tornare a far parte del raggruppamento anche il Villarbasse. Resterebbero quindi tre slot disponibili, due dei quali che per forza vanno presi dalla zona chierese appunto: da un lato il Lenci Poirino (perfetto come post Villastellone), dall'altro il San Giacomo Chieri quindi, e ciao ciao Buttiglierese e Mezzaluna. Infine la questione Pinerolese: le ultime ore confermano l'acquisizione da parte del Bacigalupo, ma la sostanza non dovrebbe cambiare vista la presenza dello Sporting Club nell'ultima annata.

GIRONE F

Torna il sereno con il girone F, sempre quello di più agile lettura. Si tratta di un raggruppamento puramente cuneese, che rivedrà Ama Brenta, Area Calcio, Azzurra, Bisalta, Garessio, Marene, Murazzo, Piazza, Salice, San Benigno, Valle Po e Valvermenagna. Dalla Promozione retrocede il San Sebastiano, mentre saranno addirittura 4 le neopromosse dalla Seconda: Elledì, Val Maira, Garessio e Sporting Savigliano. Eventuali dubbi potrebbero sorgere in caso di spostamento dell'Area Calcio nel G o dell'Elledì nell'E, ma solo in casi straordinari.

GIRONE G

Dulcis in fundo il girone G, che lascia aperte due ipotesi in sostanza. Di certo c'è l'inserimento delle squadre della provincia di Alessandria: Atletico Acqui, Aurora Canottieri, Capriatese, Felizzano, Fortitudo, Fulvius, Libarna (se ripescato), Monferrato, Viguzzolese e le neopromosse Ozzano e Tassarolo. Stesso discorso per le formazioni di Asti, difficilmente estraibili in altri contesti: stiamo parlando di Annonese, Costigliole e Don Bosco Asti. Proprio l'assetto astigiano apre alla presenza anche del Mezzaluna e (addirittura) della Buttiglierese, entrambe di fatto facenti parte della provincia seppure provenienti da nord. Per le due si tratterebbe di trasferte molto lontane, ma d'altronde il discorso era simile anche con il girone E.

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