Pagelloni e Top 11
25 Giugno 2025
Il girone con più seguito e con più occhi puntati addosso ha regalato un finale di stagione folle. Due corazzate hanno lottato fino all'ultimo animando la lotta del Girone B di Promozione come poche volte si era visto in passato. Qua tutti i voti della stagione e la top 11 di fine anno ricca di talenti!
Semplicemente stellari. Nessuno alla vigilia poteva immaginarsi una vittoria del genere: un gruppo coeso che ha fatto dell'intensità e della qualità i propri marchi di fabbrica, con Christian Zullo che si è tolto la soddisfazione più grande della sua carriera. Una società e una città in festa per i 76 punti conquistati, un'impresa titanica in un grande duello con la Rivarolese, mantenendo l'imbattibilità per mesi e mesi. Un gruppo di calciatori straordinario.
Il miglior risultato sportivo della storia della società. Questo terzo posto è un’autentica impresa che merita di essere celebrata, frutto del lavoro sublime di Antonio Filoni, capace di creare una bella alchimia nel gruppo squadra. La forza è stata davvero il collettivo, arricchiti dalla leadership di Benedetti e Begolo e dal talento di figurecome Vander Elst e Chiodi, i due capocannonieri di squadra con 8 e 9 gol. Un risultato eccellente.
Una squadra forte, candidata a vincere a inizio anno e che per un soffio non ha festeggiato. 73 punti sarebbero una quota “Scudetto” in qualsiasi torneo, ma i ragazzi di Bruno Mattiet sono arrivati secondi, con la miglior difesa (23 gol subiti), la coppa Promozione vinta e un’amara eliminazione in semifinale playoff. Squadra trascinata dal trio in difesa Busti-Sanogo-Infantino, dai gol di D’Antoni (22), le giocate di D’Agostino e dal talento dei canterani, ma non è bastato per vincere.
Fioccardi è riuscito nell’impresa di fare persino meglio dell’anno scorso. Quarto posto straordinario per i gialloblù, che sono rimasti al terzo posto per due terzi di campionato, salvo poi mollare la presa sul campionato. Coccolo la solita certezza, Tommy Fioccardi è cresciuto ulteriormente e i soliti Bruno, Tchamato e Pagliasso hanno detto la loro. Questa squadra è riuscita a cambiare il proprio status: per i playoff, il prossimo anno, ci sono anche loro.
Il primo anno in Promozione poteva essere tremendamente difficile e lo è stato, ma Marco Simondi ha fatto una cosa vicina all’impossibile. Rosta salvo senza nemmeno fare i playout, un risultato clamoroso viste le premesse di inizio anno, con una squadra poco rinforzata dall’annata precedente in Prima Categoria. In tanti hanno reso bene e in tutti i reparti, con l’attacco che forse poteva fare di più (Ventura 6 gol, poi poco nulla), ma i Lupi ricorderanno con affetto questa stagione.
Duri, arcigni e decisamente uniti. Un gruppo squadra coeso attorno al suo allenatore-presidente, che mai come quest’anno (con il sempre presente aiuto di Davide Airaudi) è riuscito a trasmettere tutte le sue qualità di leader ex Serie A. Gianni Pasquale porta i Cervotti al quinto posto, dopo una bella cavalcata a cui si aggiunge anche il Premio Giovani vinto. Fabio Serta è eterno, Strenuo e Bellomo sono stati due ottimi acquisti: le note liete del Venaria quest’anno sono state parecchie.
Una stagione iniziata male e finita alla grande. Luca Plano ha fatto valere tutte le sue qualità da allenatore, con una rosa giovanissima e decisamente intraprendente. Chiaramente l’arrivo di Monteleone a metà stagione ha svoltato la squadra, ma le piacevoli conferme sono tante, da Balestra a Roggero, da Scapino ai grandi veterani Anello e Negro, che si è riscoperto nel nuovo ruolo di play. Un settimo posto che fa sorridere tutta la società: si può puntare ai playoff nel 2026.
L’avvio è stato un po’ a rilento, con l’esonero di Boggian che è stata una scelta dolorosa ma necessaria per risollevare la squadra. L’approdo di Zanotti è stato fondamentale: una squadra quadrata che sapeva benissimo cosa fare, un 3-5-2 compatto e un gruppo difficile da battere in qualsiasi situazione. Mora tra i pali è stata probabilmente la scoperta più piacevole, così come un reparto arretrato ben collaudato, capace di subire solo 35 gol. Una salvezza meritata raggiunta in serenità.
Un’annata non troppo esaltante, ma che comunque vale l’ennesima salvezza in Promozione: il Carrara non è mai stato così tanti anni in una categoria così alta, confermandosi realtà di spicco di Torino a livello di prime squadre. Ricco lascia dopo poche partite (direzione Chieri), Vanacore si difende bene e fa valere le sue doti dimostrate in tanti anni di settore giovanile, ma il Carrara non è mai decollato del tutto, soprattutto in attacco dove è mancato un bomber vero.
Bisogna fare una media tra due periodi completamente diversi. La gestione Pizzorno-Ramacogi è stata deludente, con una squadra ultima in classifica e destinata al ritorno in Prima. L'arrivo di Dighera però ha ridato anima, ritmo da metà classifica e soprattutto un'identità chiara: grinta e guerra su tutti i campi. L'arrivo di Mattia Grosso in inverno (6 gol totali) e il rendimento dei vari Starnai e del giovane Gallo in porta sono tra le nota maggiormente liete di una salvezza importante.
Mercato importante e grandi ambizioni, ma ancora una volta il Lucento si è sciolto mese dopo mese, finendo per chiudere fuori dalle prime 5. Paolo Tosoni ha fatto il possibile, ma è chiaro che ad essere sbagliato questa volta è stato il mercato estivo, con quasi tutti i colpi fatti un anno fa sono finiti ai margini o via dal Riconda. Alla fine hanno giocato i ragazzi del settore giovanile, gli stessi capaci di vincere sia il titolo regionale Under 19 che Under 18. Si deve fare di più.
Stagione anonima. Ogni anno si pensa che lo Charvensod possa puntare ai playoff, ma ancora una volta la squadra di Fermanelli ha brillato a fasi alterne. L'ottimo rendimento della Juniores ha portato all'esordio di tanti giovani, su tutti la scoperta del talento di Andrè Bieller, classe 2007 finito anche nel giro delle Rappresentative regionali ed interregionali. Forse dallo Charva bisogna aspettarsi numeri più "normali".
Una stagione anomala, decisamente condizionata dai problemi extra campo. Al Barcanova il pensiero principale era soprattutto sul cambio di proprietà: la squadra di Fichera non ha reso come sa, chiaramente condizionata da questa situazione che ha portato a un rendimento troppo altalenante rispetto allo scorso anno. Questa salvezza agevole, per lo più deludente per le ambizioni della squadra, non poteva che essere l'unico epilogo possibile.
Un’annata contraddistinta per lo più dai “problemi” successi fuori dal campo, tra il caso Druentina e il caso Academy in Under 19. Una sfilza di allenatori cambiati senza mai dare un cambio soddisfacente, salvo poi trovare la quadra con l’esordiente Ricky Romani, bravo a dare grinta e garra alla squadra, che fino all’ultimo è rimasta in corsa per la salvezza. Tanti giovani esordienti figli di un mercato estivo praticamente esistente.
Il miracolo non è riuscito di nuovo: il nobile Cenisia di patron Riccetti torna in Prima dopo 2 anni di Promozione, questa volta faticando tantissimo e subendo veramente troppi gol (peggior difesa, 67 reti subite). Nessuno ha brillato, Chiapino ha provato a dare una scossa concordando le dimissioni con la società, ma Guardalben non è riuscito a rialzare una barca che stava già affondando.
Poco nulla di buono da segnalare nella prima annata di Promozione della Mappanese. Tanti errori in tanti contesti, dal mercato estivo alla gestione generale della squadra, passata da Marrella a Frascati ma senza una svolta vera e propria. 20 gol fatti sono pochissimi (di cui 5 di Borghi), 3 vittorie in 30 partite ancora meno: una categoria fuori portata per tutti.
La top 11 del girone B è il mix tra volti ultra conosciuti e nuove conoscenze che se la giocherebbe in Eccellenza. Tra i pali scegliamo Busti: 15 clean sheet, nel girone d’andata praticamente insuperabile e autentico fattore in tante gare in cui i granata hanno fatto fatica.
Tra questi fattori c’è anche Matteo Infantino, roccioso difensore centrale sempre della Rivarolese tra i migliori in assoluto nel suo reparto; coppia fissa con Alessio Lamantia della Druentina, autore di una stagione fenomenale come tutta la squadra, condita anche da 5 gol segnati. Come terzini spazio alla gioventù: a destra certifichiamo la crescita mostruosa di Mattia Balestra, classe 2003 arrivato alla sua terza stagione all’Union Vallesusa, ma diventato un calciatore totale con Plano per leadership e costanza; a sinistra invece un giovanissimo come Christian Zitoli, 2007 alla prima stagione tra i grandi, diventato però in breve tempo un predestinato sia come terzino che come quinto di centrocampo.
In mezzo al campo c’è Luca Begolo, capitano tuttofare del Lesna Gold e autentico faro sia sul piano tecnico che sul piano nervoso di un gruppo che ha affrontato gioie e dolori in questa stagione; ai suoi lati due mezzali “ultra offensive” come Lorenzo Coccolo, ancora una volta elemento di punta del Cafasse Balangero di Fioccardi, e Emanuele Strenuo, al primo anno al Venaria e simbolo assoluto di qualità fisica e tecnica, con 7 reti segnate in 29 presenze.
Il tridente fa invece paura: a sinistra impossibile non mettere Simone Zullo, capocannoniere del girone con 26 centri e autentico trascinatore della Druentina; dall’altro lato Alessandro Vander Elst del Lesna Gold, l’uomo in più tel gruppo di Filoni e autore di 8 gol pesantissimi; completa il quadro Alessandro D’Antoni, autore della sua migliore stagione, con 22 reti segnate a Rivarolo.