Pagelloni e Top 11
29 Giugno 2025
Il girone torinese ha regalato un'entusiasmante lotta per i playoff e per la salvezza, oltre a vedere brillare ancora la favola Comala. Il girone D di Seconda Categoria è stato davvero ricco di emozioni in questo 2024/2025. Qua tutti i voti della stagione e la top 11 di fine anno ricca di talenti!
Il Comala si conferma essere una delle favole più belle del calcio dilettantistico piemontese degli ultimi anni. La squadra di Pino ha conquistato la seconda promozione consecutiva (a due anni dalla propria fondazione) dominando di fatto il girone, grazie anche alle reti di Dima, capocannoniere con ben 27 gol. I granatazzurri hanno inoltre la miglior difesa del girone con 31 reti incassate, statistica che ha contribuito alla promozione.
Un autentico capolavoro. Così si può definire la promozione della Marentinese arrivata al termine di una stagione ben al di sopra delle aspettative: terza posizione in classifica, secondo miglior attacco e terza miglior difesa del girone. Un plauso va fatto al tecnico Andreasi, capace di creare un gruppo compatto e unito, che ha fatto la differenza soprattutto nella sfida playoff con il Leinì.
Stagione più che positiva per il Leinì, classificatosi secondo in campionato a soli quattro punti dal Comala. I gialloblù hanno così conquistato i playoff con un’età media piuttosto bassa, a dimostrazione del buon lavoro svolto da Alessio Negro con i giovani nel suo biennio al Leinì. Nel finale di stagione si è però rotto qualcosa all’interno della squadra, compromettendo di fatto la promozione in Prima Categoria attraverso i playoff, che sembrava ampiamente essere alla portata dei gialloblù.
Stagione d’oro per il Crocetta. I gialloblù hanno conquistato l’accesso ai playoff al termine di un girone di ritorno di altissimo livello, complice anche l’arrivo di Calabrò in panchina al posto dell’esonerato Di Nola: con lui il Crocetta ha conquistato ben 24 punti, che hanno permesso di terminare la regular season in una splendida quarta posizione. Con questi risultati la società ha dimostrato ancora una volta di saper lavorare piuttosto bene con i giovani: l’età media della rosa non è alta e, tra i migliori giocatori di questa stagione, ci sono Armitano (classe 2004 con 16 gol) e Moizo (nato nel 2007 e con ben 10 reti all’attivo).
È un’annata da incorniciare per gli arancioneri. La squadra di Giannini ha alzato al cielo due trofei nel 2024/2025: in Coppa lo Sciolze ha trionfato prima nel comitato di Torino (in cui ha superato il Comala in finale nello stupore generale) e poi nel titolo provinciale, dove i ragazzi di Giannini hanno avuto la meglio sul Bollengo. Inoltre, dopo aver aspirato ai playoff nella prima metà della stagione, gli arancioneri hanno conquistato una salvezza tranquilla.
Un quinto posto agrodolce per i biancazzurri, che si sono visti negare l’accesso ai playoff per il notevole distacco dal Leinì (11 punti). Ciò non rovina però quanto di buono fatto durante la stagione dal Borgata Cit Turin, che ha il terzo miglior attacco con 58 gol fatti (dei quali 17 sono stati realizzati da Clemente Iodice, vice capocannoniere del girone). La squadra guidata da Maurizio Ciniero ha inoltre conquistato gli stessi punti (e anche i successi) di un anno fa. Ora serve quel salto di qualità per ambire davvero ai playoff nel prossimo campionato.
In una stagione caratterizzata da alti e bassi, il Bacigalupo ha concluso il campionato distante solo quattro punti dall’accesso ai playoff (39 di fronte ai 43 conquistati dal Crocetta). La squadra di Tribuna si è potuta togliere qualche soddisfazione, come aver battuto al ritorno la Marentinese con un netto 3-1. Nonostante il sesto posto in classifica, il Bacigalupo farà parte dell’organico della Prima Categoria nella prossima stagione per avere acquisito il titolo sportivo della Pinerolese, retrocessa dalla Promozione nel campionato appena concluso.
C’è tanto rammarico in casa biancoblù. La stagione si può definire assolutamente positiva nel suo complesso ma questa sarebbe potuta andare ancora meglio per il gioco espresso in campo. Qualche errore arbitrale di troppo ha fatto sì che il San Paolo Torino abbia meno punti di quelli che avrebbe meritato effettivamente al termine del campionato. La fase offensiva ha particolarmente funzionato come ben dimostrano le 50 reti realizzate, meno bene invece quella difensiva con 53 gol subiti. La salvezza, considerato l’obiettivo minimo stagionale da parte della società, è comunque arrivata ma, se la rosa venisse puntellata con i giusti inserimenti, il San Paolo Torino può seriamente puntare ai playoff già nella prossima stagione.
Stagione più che sufficiente per un’altra società che ha saputo lavorare piuttosto bene con i tanti giovani presenti in rosa. Tra questi non si può non citare Gabriele Rinaldi, classe 2006 e capocannoniere della squadra con 11 gol (di cui due su calcio di rigore) in 21 presenze, quasi una rete ogni due partite. Tra le statistiche spiccano inoltre i 35 gol subiti che rendono, quella del Dorina, la seconda miglior difesa del girone (alle spalle solo del Comala con 4 reti in meno).
Tante difficoltà per la Sisport nel corso di questo campionato, come i numerosi infortuni che ne hanno condizionato il finale. Nonostante ciò è arrivato un buon ottavo posto con 36 punti totali. A tal proposito è stato più che positivo l’avvio stagionale, con diciassette punti raccolti nelle prime nove giornate, una media di 1,88 punti a partita. Il resto del campionato è stato meno continuo ma comunque più che positivo tutto sommato.
Salvezza raggiunta per il secondo anno consecutivo, e senza dover passare dai playout, per la squadra guidata da Edera. Il San Donato ha conquistato i medesimi punti del 2023/2024 (31) nonostante sia arrivata una vittoria in meno rispetto ad un anno fa. Una nota di merito va fatta a Federico Dosio, il giocatore più presente della squadra: 26 presenze totali condite da 13 gol (di cui due su rigore).
Una salvezza capolavoro per la squadra di Fancellu. Dopo un girone d’andata particolarmente complicato in cui i granata si sono dovuti adattare alla categoria dopo la promozione di un anno fa (solamente 7 punti in 13 partite), ecco che Resistenza Granata è riuscita a conquistare 16 punti nel ritorno e ottenere così la possibilità di giocare in casa il playout contro la Virtus Accademia, poi vinto con un emozionante 2-1.
L’avvio di campionato è stato talmente positivo (10 punti conquistati nei primi cinque turni) che si poteva pensare che i bianconeri potessero navigare nelle zone alte della classifica per il resto della stagione. In seguito sono però arrivate una lunga serie di sconfitte che hanno compromesso il tutto fino a portare al penultimo posto la squadra di Agresta (la sua lunga squalifica non ha aiutato la squadra). Nella sfida playout i bianconeri ci hanno messo cuore e grinta ma non sono bastati per conquistare la salvezza.
Stagione fallimentare per i biancoverdi, retrocessi direttamente in Terza Categoria dopo un’annata piuttosto complicata. Anche il cambio allenatore (da Gerbino a Iodice) non è servito per cambiare la rotta a stagione in corso, come dimostrano gli appena quattro punti raccolti nel girone d’andata. Impietosi gli altri numeri: peggior attacco con 35 reti fatte e peggior difesa con 80 gol subiti.
Un dream team che farebbe gola a molti. La Top 11, composta con il 4-3-3, del girone D di Seconda Categoria punta sul talento e sull’incredibile estro dei giocatori presenti nel raggruppamento. Tra i pali impossibile non scegliere Achraf Benfadel che, con i suoi sette clean sheet in quindici presenze, ha ben contribuito a rendere la difesa del Comala come la migliore del torneo: una partita ogni due il portiere classe 2002 non prende gol. La linea difensiva è composta da Salvatore La Piana (certezza del Dorina sulla fascia destra), Alessandro Carlino (l’esperto difensore e leader del pacchetto arretrato del Leinì è stato uno dei pochi ad annullare Dima nel corso della stagione), Sebastiano Mengascini (5 gol realizzati dal difensore classe 1986 in forza a Resistenza Granata) e Lorenzo Moretti (il Duemila è andato in gol otto volte in undici presenze, una media gol piuttosto invidiabile).
A centrocampo è impossibile non citare Gianluca Vita, classe 2003 e numero dieci del Bacigalupo, che ha realizzato 16 gol e fornito assist a volontà ai suoi compagni di squadra. Ai suoi lati ecco un altro goleador come Ghiglieri (il giovane centrocampista ha segnato undici volte, quasi un terzo dei gol del Real Orione) e Francesco Dosio (il classe 2000 ha trascinato il San Donato alla salvezza con 13 reti).
Se questo è un super centrocampo da 40 gol, ancora meglio il tridente d’attacco: Marco Dima, Umberto Riggi e Francesco Armitano hanno raggiunto una cifra record di 60 reti in tre, grazie a cui hanno portato le rispettive squadre verso la promozione in Prima Categoria e i playoff.