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Pagelloni e Top 11

Emozioni dal girone più duro: l'impresa del secolo, gli incoscienti giovani e le salvezze dell'ultimo secondo

Tutto il meglio di uno dei campionati più avvincenti di sempre. Il Cavallino festeggia, nella formazione tipo fari puntati su un attacco velocissimo

PAGELLONI E TOP 11 PRIMA CATEGORIA PIEMONBTE

I pagelloni e la Top 11 del Girone E di Prima Categoria

Stagione archiviata, calciomercato nel vivo e pensieri già indirizzati al prossimo campionato. Prima di chiudere definitivamente, però, la Prima Categoria piemontese fa i bilanci sull'annata vissuta a 360 gradi sui sette gironi, emozionante anche in Coppa. La redazione di Sprint e Sport ha per questo redatto i pagelloni e le Top 11 di fine stagione: ecco il riassunto dell'ultimo Girone E.

GARINO: VOTO 9.5

Il Cavallino rossoblù riesce a portare a termine la missione Promozione dopo diversi anni di ambizioso inseguimento. Nonostante un girone d’andata non super performante, da febbraio la squadra di Franco ha preso il primato e non l’ha più mollato, dimostrando maturità e le qualità tecniche di un gruppo unito e identitario. Niente lode solo perché dalle premesse il campionato doveva essere dominato in lungo e in largo.

NICHELINO HESPERIA: VOTO 9

Per una buona parte di campionato questo Nichelino sembrava pronto a vincere, a prendersi la soddisfazione più bella che una società possa desiderare. Sì, perché vincere un campionato dopo due anni di Playout e con una rosa di giovani tutti cresciuti in casa (età media 21 anni) sarebbe stato un qualcosa di irripetibile. Alla fine un pizzico di inesperienza ha pagato, ma il percorso fino alla finale Playoff resta da elogiare.

ASD SPORTING CLUB: VOTO 9.5

Non 10 solo perché ad inizio anno qualcosa era andato storto, con la squadra ritrovatasi all'ottavo posto a novembre. Poi dal ritorno di Boccardo tutto è cambiato: prima campioni d'inverno, poi sempre sulla cresta dell'onda Playoff, fino al miracolo Promozione che resta una delle imprese sportive più clamorose del recente passato piemontese. Un gruppo straordinario che anche senza investimenti ha dimostrato quanto conti divertirsi insieme e amare questo sport come bambini.

LUSERNA: VOTO 7.5

Per il Luserna il ritorno in Prima Categoria ha conciso con l'immediato raggiungimento degli obiettivi prefissati, mica male quando si deve affrontare una grande delusione come la retrocessione. I Playoff sono sembrati sempre alla portata della squadra di Giustetto, anche se un pizzico di rammarico per aver dilapidato le prime posizioni resta. D'altro canto la squadra si può dire abbia fatto il massimo, sia nei più esperti (Rivoiro e Cenghialta), che nei giovani (Blal e Losano).

VIGONE: VOTO 8

Ripetersi è sempre la missione più difficile, non per chi sa agire con pazienza. Il Vigone non sarà più una sorpresa, perché raggiungere i Playoff per 2 anni di fila non è da tutti: soprattutto se lo si fa riconfermando tutti i giocatori, ripartendo con qualche incertezza e prendendo poi il giusto slancio. Da novembre la squadra di Mollica ha intrapreso un ruolino di imbattibilità impressionante che ha permesso di entrare tra le prime 5, offrendo sempre un gioco propositivo e chiudendo con la miglior difesa.

CUMIANA SPORT: VOTO 7

Una stagione strana, ma in fin dei conti comunque positiva. Partiti con l'ambizione di migliorare il quinto posto dell'anno scorso, i gialloblù hanno patito in avvio di campionato e hanno dovuto invertire rotta in panchina per ritrovare le giuste motivazioni. Il subentro cinico di Cortassa ha permesso di tornare a sperare nei Playoff fino all'ultima giornata, sfumati per una clamorosa sconfitta a Garino (già campione). Sicuramente sono mancati i gol dagli attaccanti, le fortune dell'anno scorso.

MONCALIERI: VOTO 6.5

Il Moncalieri arriva da una serie di stagioni piuttosto deludenti, sempre nate con buoni auspici, sempre declinate in campionati mediocri. Rispetto all'anno scorso si sono corsi meno pericoli in chiave salvezza, ma il viaggio dei Crociati è stato costellato da pochi momenti di euforia: il settimo posto finale distante dai Playoff racconta di una posizione di limbo totale, tra chi qualche ambizione la nutriva e chi si è invece accontentato. Ma la cosa peggiore resta il cambio allenatore del 24 dicembre.

PEROSA: VOTO 5.5

E siamo anche buoni, perché un'insufficienza ci poteva stare benissimo. Con una campagna acquisti faraonica il Perosa era partito per vincere, o comunque per stare tra le prime 3 del girone per intenderci. Ma sono bastate appena una decina di partite per comprendere che l'appuntamento con i vertici andava nuovamente rimandato, per poi concludere in un girone di ritorno deprimente, senza alcune ambizioni, con un tecnico già in partenza e per di più con una rosa striminzita.

MEZZALUNA: VOTO 7.5

Eccezion fatta per lo Sporting, il Mezzaluna è stata la vera sorpresa di questo girone. Una squadra arrivata dalla Seconda a fari spenti, senza molti interventi di rilievo sul mercato, ma che ha saputo valorizzare al meglio il proprio patrimonio umano consolidando la salvezza nel girone d'andata. E a dire il vero a gennaio a molti era balenata la sensazione che i villanovesi potessero pure giocarsi i Playoff, prima di accomodarsi in un girone di ritorno più che sereno.

BUTTIGLIERESE: VOTO 7

Nonostante la classifica finale dica altro, la Buttiglierese ha potuto dormire sonni più tranquilli in chiave salvezza. Se si considera che la squadra è pure arrivata fino ai quarti di finale di Coppa Piemonte il tutto assume connotati ancora più positivi. Mensio ha saputo gestire ancora una volta al meglio un gruppo saldo e esperto, pungendo nei momenti delicati della stagione e compiendo anche qualche sgambetto illustre alle squadre occupanti le zone alte della classifica.

SAN BERNARDO: VOTO 6

L'unico attimo di gioia della stagione del San Bernardo è arrivato nei minuti di recupero dell'ultima giornata, quando il pareggio del Mezzaluna a Polonghera ha permesso di festeggiare un'agognata salvezza . Perché, malgrado si potesse ambire almeno alle prime 7 posizioni, in casa biancorossa si è vissuta un'annata da incubo, quasi sempre spesa in zona Playout, condita da uno strano cambio di panchina. Via del Bruccio non è stato un fattore.

PRO POLONGHERA: VOTO 6.5

Nonostante sia dovuta passare dai Playoff, per colpa di un pareggio masochista all'ultima giornata, la salvezza della Pro Polonghera è un risultato più che positivo. La scintilla della stagione è scoccata ad inizio novembre e la squadra di Consales per 6 partite non ha mai perso, conquistando punti divenuti cruciali. Nel girone di ritorno si è poi zoppicato parecchio e i Playout sono stati inevitabili, ma nel giorno più importante le gambe non sono tremate.

VILLASTELLONE: VOTO 5.5

Il Villastellone non è riuscito nell'impresa di salvarsi detenendo la terza squadra più giovane della categoria, un obiettivo sfumato proprio nel modo più beffardo. Il Playout perso in casa all'ultimo minuto dei tempi supplementari è un'amara delusione per chi aveva potuto credere nella salvezza diretta fino all'ultima giornata, forte di un finale di stagione impeccabile. A pesare i pochi gol fatti, 24 e peggior attacco, e l'eccessiva inesperienza.

SAN SECONDO: VOTO 6

Con estrema fatica il risultato minimo è stato portato a casa. Stagione davvero sottotono quella del San Secondo, a partire dalla ricostruzione della squadra in estate che già aveva destato molti scetticismi. Troppi pochi giocatori di categoria, troppe poche qualità, e a dimostrazione di ciò una sofferenza disarmante nel vincere le partite (solo 6 in totale). Resta di buono solo quel lampo di orgoglio nel Playout in trasferta.

BRICHERASIO: VOTO 5.5

La valutazione della stagione del Bricherasio va divisa. La prima parte da incubo sotto la gestione Careglio, uno dei peggiori inizi della storia della categoria con 5 sconfitte consecutive e un misero bottino di 9 punti nel girone d'andata. Nel girone di ritorno Riccardi ha saputo trovare la quadra, arrivando fino a quota 27 e sognando i Playout fino alla fine, con tanto di percorso inoltrato in Coppa. Alla fine però la Seconda è divenuta triste realtà 10 anni dopo.

CANDIOLO: VOTO 5

Continua a fare fatica il Candiolo, che replica il sali-scendi con la Seconda Categoria. Sin dall'inizio la sensazione era che la rosa non fosse adeguata ad affrontare una salvezza in Prima e il campo non ha smentito: con 17 punti e 74 gol subiti i rossocrociati chiudono ultimi e consolano magramente solo per aver battuto la capolista Garino nel più classico dei derby testa-coda. Retrocessione annunciata.


LA TOP 11

Il Girone E è stato riconosciuto come il raggruppamento più complicato della categoria, soprattutto per l’intensa eterogeneità di squadre presenti sia a livello territoriale, sia a livello anagrafico. Per stilare la Top 11 partiamo proprio da un giovane, Fabio Curreli, portiere del Nichelino Hesperia che ha trascinato ai Playoff a suon di parate. Almeno un intervento decisivo a partita per il classe 2003, e come dimenticare il rigore parato nel derby all’ultimo istante. Per la difesa ecco subito una coppia di centrali perfettamente mischiata: Riccardo Vicenzutto, giovane e roccioso difensore sempre del Nichelino, e Mirko Borraccino, esperto stopper dello Sporting che si è anche reso decisivo in chiave offensiva con ben 5 gol. Terzino destro Mirco Gardiol, del Luserna, piccolo, veloce e molto scafato per la categoria; a sinistra invece Andrea Perazzone, laterale dotato di un bel mancino e molto preciso tatticamente.

Davanti alla difesa si torna in casa Sporting Club, come non mettere la regia di Alessandro Ladogana, semplicemente il mancino più elegante del campionato, nonché faro del gioco rossoblù. Ai suoi lati si compone un trio di centrocampo davvero completo: da un lato Lorenzo Caramucci, capitano del Vigone e mente del gioco biancorosso, dall’altro Lorenzo Petiti, bravo a sdoppiarsi tra mezzala e trequartista con i suoi 12 gol.

Infine, davanti spazio ad un tridente eccezionale: a destra la scheggia del Garino Emanuele Pirrello, che rientrando sul sinistro ha fatto ammattire tutti i terzini del girone; a sinistra Filippo Visconti dello Sporting, cresciuto in maniera esponenziale e giunto a 18 reti stagioni; dulcis in fundo Alessandro Jarre, capitano, bomber e leader assoluto della capolista campione, che come nei migliori dei sogni ha riportato in Promozione dopo diversi anni.

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