Eccellenza
03 Luglio 2025
ECCELLENZA VIGEVANO • Fabio Mullanu
È tempo di una nuova sfida. D'altronde, è probabile che all'interno del vocabolario di Fabio Mullanu il termine «fermarsi» sia stato cancellato da una croce rossa. In questi due anni Mullanu è stato la più classica delle mani nell'ombra, un abile regista che dietro le quinte ha saputo gestire correttamente un gruppo che si è reso protagonista di una splendida pagina sportiva. Ora, però, è giunto il momento di sottrarre del tempo alla prima squadra - certamente non di discostarsene completamente - e di concentrare buona parte di quelle energie sui giovani del Vigevano.
Nelle ultime due stagioni il Vigevano si è reso protagonista di una splendida pagina sportiva, dando vita ad una roboante cavalcata che ha portato il Ducale dalla Prima Categoria fino all'Eccellenza, con due promozioni consecutive una in fila all'altro, entrambe splendidamente guadagnate sul campo. Uno dei registi dietro le quinte di questo cult del dilettantismo lombardo è indubbiamente Fabio Mullanu, l'ormai ex direttore sportivo della prima squadra del Vigevano, che ricorda così due dei momenti più simbolici nel biennio appena concluso: «Penso che al primo anno l'episodio principale sia stata la chiamata del Presidente. - Mullanu fa riferimento al Presidente Gianni Speciale - Ricevere l'incarico di direttore sportivo, con la fiducia per riportare il Vigevano in Promozione è qualcosa che non tutti possono vantare. Al secondo anno, invece, uno dei momenti fondamentali è stata la scelta di affidare la panchina a mister Lavenia. Senza di lui non saremmo riusciti fare quella splendida cavalcata dal terzultimo fino al secondo posto, lottando per la vittoria del campionato. Lo ringrazierò sempre per il suo lavoro». Dino Lavenia, il tecnico autore del salto di categoria dalla Promo all'Eccellenza.
Ovviamente c'è il ricordo per un altro dei grossi protagonisti di questo successo e Mullanu ne parla quando fa riferimento a quelli che per lui sono i colpi di mercato di cui più va orgoglioso per quanto riguarda il percorso degli ultimi due anni: «Beh non posso non citare la scelta di mister Castellazzi, una scelta vincente e sicuramente di cui essere orgogliosi. Come giocatore invece scelgo Mattia Portaluppi. Era una scommessa. Arrivava da una stagione un po' difficile, io ero sicuro che potesse far bene e alla fine ha fatto un campionato splendido, risultando molto importante per noi. Nell'anno in Promozione, invece, il giocatore che per me ha lasciato di più il segno è Ettore Dell'Era. Da quando è arrivato a gennaio ha dato tutto, con 6 gol importantissimi. Quello al Ferruccio è stata una giusta ricompensa. Parlo di loro perché è sempre facile parlare dei top player: i vari De Angelis, Dragoni, Villanova. Non vanno però dimenticati quei giocatori che arrivano sotto traccia e che poi, durante la stagione, risultano comunque fondamentali».
Adesso è arrivato il momento di una nuova sfida, perché dopo aver riportato in alto una città è corretto che si pensi a restituire il giusto lustro ad una società con un bacino di utenza da oltre 60mila abitanti. Il ruolo di direttore sportivo per la prima squadra viene affidato a Pietro Cordio, che dopo anni lascia la carica di direttore generale. A Fabio Mullanu viene affidato il ruolo di team manager per quanto riguarda la prima squadra, con allo stesso tempo il ruolo di direttore sportivo del settore giovanile: «Resterò ovviamente affianco del direttore Cordio ed è indubbio che anche quest'anno cercheremo di fare un bel campionato. Il presidente mi ha chiesto di riportare in alto anche il settore giovanile ed io ho accettato di buon grado. Mi tolgo un po' di tempo sulla prima squadra a livello di mercato e di gestione».
Per il nuovo direttore sportivo del settore giovanile biancazzurro il progetto riparte da alcuni punti specifici: «Seguirò sin dall'agonistica fino a quelli che sono i primi calci, coordinando i movimenti con i responsabili della pre-agonistica e dell'attività di base, con cui già stiamo lavorando. Stiamo puntellando bene la rosa dei classe 2012, così come quelle dei classe 2011 e 2010, dove andremo a rinforzare le squadre anche con ragazzi in arrivo da settori professionistici o ex nostri tesserati che sono stati un po' in giro negli ultimi anni e adesso sanno di poter contare su di un progetto valido. Ora che abbiamo riportato il Vigevano in Eccellenza, d'altronde, è giusto dar lustro al nostro vivaio, anche perché quest'anno siamo riusciti a prendere tutte le categorie regionali, salvo una juniores che ha comunque fatto un'annata straordinaria arrivando al secondo posto». Mullanu chiude assicurando che proprio sull'Under 19 si scommetterà su di un gruppo quasi interamente composto da classe 2008, con qualche fuoriquota 2006. Questo, con l'obbiettivo di formare quanto più rapidamente possibile giovani del proprio orto da portare in prima squadra in Eccellenza.