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Nuova era! Lo storico club con un passato in Serie D punta sull'allenatore della promozione

Stefano Rasini è il primo tecnico del Verbano post-Barbarito, che dice addio a Besozzo dopo 31 anni

Rasini Besnatese

PROMOZIONE VERBANO • Stefano Rasini, allenatore che ha portato la Besnatese per la prima volta in Eccellenza

Può cambiare tutto in 37 giorni? Risposta affermativa. Chiedere per informazioni a Stefano Rasini, che in questo arco di tempo è passato dall'addio alla Besnatese, dopo aver portato i biancoblù in Eccellenza per la prima volta nella loro storia, ad accettare l'incarico proposto dal primo Verbano post-Barbarito. Lo storico presidente, infatti, ha salutato Besozzo lo scorso 21 giugno con un toccante post pubblicato sulle pagine social del Verbano, ripercorrendo i trentuno anni culminati con una soffertissima salvezza maturata a Castano Primo. Rasini avrà un compito tremendamente complicato, quello di ricreare una squadra che possa aprire un nuovo ciclo, date le partenze di pilastri come Giorgio Pedrazzini (Baranzatese), Entoni Guarda, Edoardo Michelon e Matteo Azzimonti (Gallarate), oltre al sempre più probabile ritiro dell'eterno Altin Shala.

IL VERBANO RIPARTE DA UN'ASSOLUTA GARANZIA

Il Verbano completa il quadro delle panchine per la prossima stagione. In un momento storico che rappresenta l'anno zero per il club rossoblù - Pietro Barbarito ha lasciato la presidenza dopo 31 anni in favore di Giorgio Gervasini, ex vicepresidente - il club di Besozzo riparte da due uomini che rappresentano l'usato sicuro della categoria. Dopo cinque stagioni, Enzo Genco torna a ricoprire il ruolo di direttore sportivo. Con lui, a ricostruire completamente la rosa, ci sarà Stefano Rasini, reduce dall'addio alla Besnatese con una promozione in tasca: «Amo le sfide ed è per questo motivo che ho scelto di venire qui. Inoltre, le figure di Genco e Fiorenzo Roncari (direttore generale, nda) sono due certezze nel nostro panorama: con loro posso stare molto tranquillo. Sappiamo che il lavoro da fare è immenso e non nascondo che all'inizio ci saranno delle difficoltà. Il mio auspicio, però, è quello di costruire qualcosa di nuovo, come fatto a Besnate».

Una promozione conquistata con il duro lavoro, una programmazione pianificata sul lungo periodo e una scelta ben precisa da parte della famiglia Pozzi: riporre totale fiducia nell'ex San Marco, sia nei momenti positivi, sia nei momenti negativi. Una fiducia che è stata ripagata nell'ultima stagione, nonostante la falsa partenza di settembre. La Besnatese si è brillantemente rialzata dopo le prime tre sconfitte consecutive, terminando la stagione regolare al terzo posto e superando ai playoff Universal, Morazzone e Seregno. Infine, lo 0-0 di Vigevano, un pareggio necessario per certificare l'ascesa in Eccellenza, una novità per il piccolo borgo del varesotto.

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STE RASINI, STE RASINI!

Besnate e Besozzo. Due piccoli paesi a distanza di una manciata di chilometri l'un l'altro con un immenso senso d'appartenza, testimoniato dai "Besna Boys" e dal tifo caldo della Bombonera blaugrana. Stefano Rasini è un allenatore che sa come far crescere i propri ragazzi, sia tecnicamente sia umanamente, ma è anche un tecnico a cui piace indossare le vesti di capopopolo. Infatti, oltre ad aver accompagnato il progetto della famiglia Pozzi fino all'Eccellenza, Rasini ha lasciato una traccia indelebile dietro di sé, un ricordo che travalica le linee bianche che delimitano il campo da gioco. «La fortuna dei mister la fanno i giocatori. - sentenzia Rasini - Io devo fare in modo di metterli nelle migliori condizioni, affinché possano rendere al meglio».

In particolare, nella stagione appena conclusa, Pietro Martinoia e compagni hanno dedicato al loro allenatore un coro che si è trasformato in un rituale consolidato all'interno dello spogliatoio della Besnatese, come si può evincere da questo video che testimonia l'euforia dopo il successo di Morazzone. L'auspicio del Verbano, chiamato inevitabilmente a inaugurare una nuova era, è proprio questo: ricostruire entusiasmo intorno a un'ambiente assopito ma voglioso di rivivere i vecchi fasti della Serie D.

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