Eccellenza • Sprint Analyst
14 Luglio 2025
RAPPRESENTATIVA LOMBARDIA
Il fulcro di ogni progetto, il vanto di tanti allenatori, il tema più caldo quando si parla di regolamenti, o, più semplicemente, tanti ragazzi con una matta voglia di fare ciò che più piace loro: giocare. Sì, ma a livello pratico chi tiene fede alle parole di investimento sulla famosa linea verde nei gironi A e B d'Eccellenza? La risposta arriva da Sprint Analyst, il Super Almanacco qui disponibile per consultare ogni settimana tutti i dati raccolti dalla nostra redazione nel corso del campionato.
Prima premessa, anche se ormai si è partiti: dal calcolo è esclusa l'FC Milanese, che dopo l'esodo totale della rosa ha dovuto ricostruirla da zero affidandosi ai propri giovani dell'Under 19. Un caso dunque specifico, che ha visto partecipare più di 28 ragazzi, 14 dei quali impiegati almeno 10 volte. La seconda, invece, è proprio quest'ultimo dato: per comprendere chi ha effettivamente dato più spazio ai fuoriquota l'analisi coinvolge solo i giocatori che hanno preso parte ad almeno 10 partite. Sì, neanche un terzo di campionato, ma cifra simbolica per non stringere troppo il calcolo, almeno inizialmente.
Quello che vede dunque prendere forma alla seguente Top 10 di società con più giovani impiegati in almeno 10 partite:
A dominare è dunque il Legnano, che ha vissuto una stagione quasi all'opposto della Milanese, con molti giovani impiegati nella prima parte di stagione, per poi risistemarsi e aggiungere la giusta dose di esperienza necessaria per dare la svolta al campionato. Una situazione comunque meno critica rispetto a quella dei crociati bianconeri, colore invece della locomotiva al secondo posto: l'Olginatese. I lecchesi già nella passata stagione avevano costruito una squadra giovane, riuscendo a conquistare la salvezza ai playout, missione invece mancata in quest'ultimo campionato, che ha segnato un ritorno in Promozione a 30 anni di distanza dall'ultima volta.
A pari merito con i lecchesi un'altra retrocessa del gruppo B (in minoranza 6-4 rispetto al Girone A), ovvero la Casati Arcore, che sembra stringere una connessione importante tra le mancate salvezze e i giovani. Un filo subito rotto, però, da chi è riuscito a togliersi buone soddisfazioni mantenendo la stessa cifra di fuoriquota con almeno 10 presenze, cioè Sestese, arrivata ottava nel gruppo A, e Tribiano, 11esimo nel B, ma facendo un punto in più (45-44) rispetto ai biancoblù. Risultati merito ovviamente di un discorso più ampio di rosa, non da circoscrivere ai soli giovani, anche se per trovare un club almeno da Top 6 bisogna scendere di un altro gradino.
Insieme al retrocesso Robbio e a un Sedriano salvo tramite i playout, a quota 7 giovani con almeno 10 presenze ecco infatti che spunta l'Ardor Lazzate, sesta potenza del Girone A, accompagnata da un'Academy Calvairate arrivata settima nel B. A chiudere la Top 10, invece, il Casteggio, salvatosi direttamente all'ultima giornata per un rigore segnato dal suo portiere e capace di figurare in classifica per un discorso di minutaggio totale. A quota 6 Under schierati (sempre con almeno 10 presenze) ci sarebbero infatti anche Manara, Cinisello, Codogno, Vergiatese, Arcellasco, Ispra, Saronno, Lemine Almenno, Meda e Leon, lasciate alle proprie spalle sommando i minuti collezionati dai giocatori di ogni squadra, con il Casteggio a condurre la classifica avulsa con 8274 minuti. Poco più di 200 di vantaggio sul Codogno, dunque 11esima classificata nell'analisi e prima squadra arrivata ai playoff a comparire.
E se si allargasse il cerchio? Ovvero comprendendo tutti i fuoriquota impiegati e sommando tutti i loro minuti in campo? Un altro tipo di calcolo, ma la classifica cambia solo leggermente:
A prendersi lo scettro è infatti l'Olginatese, che si afferma quindi come la società che ha dato più spazio ai propri ragazzi tra i gironi A e B d'Eccellenza. Subito dietro il Legnano, seguito dal Robbio, che completa il podio di una Top 10 senza new entry rispetto al primo campione.
Per assistere a qualche cambiamento bisogna scendere nel dettaglio, suddividendo i giocatori per fasce d'età. È così infatti che emergono volti nuovi parlando di chi ha deciso di puntare maggiormente sui «vecchi giovani», ovvero coloro che nella stagione 2025/2026 non saranno più fuoriquota.
A puntare maggiormente sui giovani più esperti sono dunque 3 dei club fin qui sempre in Top 10, ovvero quei Tribiano, Legnano e Casati Arcore che metà o più del proprio minutaggio lo devono ai classe 2004. Gli stessi che fungono da carburante per il terzo posto e per la semifinale playoff nazionale conquistata dalla Caronnese, ma anche per la tranquilla salvezza del Lemine Almenno.
Guardando invece l'annata dei 2005, chi ha rivolto l'occhio più alla prossima stagione sono:
A fare la loro ricomparsa sono così Saronno, Codogno, Casteggio e Robbio, anche loro affidatesi principalmente a una sola classe guardando il minutaggio totale. La stessa scelta dal Pavia, prima squadra vincitrice del campionato a figurare in una graduatoria dei giovani, seppur pochi e quasi interamente del 2005.
Assente dunque il Mapello, che non compare nemmeno nelle ultime due tabelle da prendere in analisi, ovvero quelle relative alle squadre che hanno concesso più minutaggio ai propri classe 2006 e 2007:
A chiudere il cerchio, dunque, chi ha dato spazio a giocatori selezionabili come fuoriquota pure tra due e tre stagioni. Necessità o meno, l'Olginatese si ripresenta in top dominando con i suoi classe 2006, annata di spicco anche delle fin qui mai menzionate Ponte San Pietro e Fucina. I 2007, invece, sono parte integrante delle imprese di Rhodense e Lentatese: la prima arrivata ai playoff da quarta in classifica, da neopromossa, la seconda capace di salvarsi per la prima volta in categoria.
I numeri riconsegnano dunque un'immagine abbastanza chiara: sono praticamente introvabili dei top club che concedono tanto spazio ai propri giovani, anche se questo non vuol dire che la loro età media sia necessariamente superiore al resto (basti pensare a una Cisanese solitamente sui 24 anni, a differenze dei picchi di 28 toccati dal Pavia), mentre in zona salvezza le cifre vengono praticamente ribaltate.