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Prima Categoria

Sfida accettata! Ricostruiscono la rosa, rinnovano le ambizioni e mettono la Promo nel mirino

Un Cavenago totalmente rivoluzionato inaugura la nuova stagione con un obiettivo chiaro: lottare per vincere la Prima Categoria

Daniel Piras, direttore sportivo del Cavenago

Cavenago, Prima Categoria: il direttore sportivo Daniel Piras

La ferita è ancora aperta. Brucia, sì. Ma, al contempo, responsabilizza. Perché il Cavenago non ha più intenzione di restare a guardare. Ed è proprio questo desiderio comune a adornare di buoni propositi l’inaugurazione della nuova stagione sportiva giallorossa. Quella che rappresenterà per la piazza un banco di prova stimolante, intrigante, seppur non privo di insidie: ripartire dalla Prima Categoria è a tutti gli effetti una sfida. Che la squadra sposa con l’obiettivo di riprendersi tutto quello che ha perso nella scorsa, movimentata, stagione: l’orgoglio, l’unità d’intenti e, in cima alla lista, il campionato di Promozione. Questo, l’obiettivo condiviso da società e staff tecnico, nella cornice de LaQuolina. Dove nasce un sogno.

IDEE CHIARE

Due giorni fa il taglio del nastro sul terzo anno di Cavenago femminile, ieri il brindisi che inaugura i propositi della rosa maschile giallorossa. Eccetto alcune assenze, il gruppo si presenta unito all'appuntamento, come se covasse fin da subito l'ambizione di dimostrare. Dimostrare compattezza, dimostrare armonia, dimostrare che insieme si possono scalare le vette più alte. Solo così, affrontare i fantasmi del passato può diventare una piacevole discesa verso il futuro. Quello stesso futuro che diventa dunque parola chiave del nuovo corso, le cui basi germogliano giorno dopo giorno attraverso il lavoro svolto dietro le quinte. Lì dove il presidente Paolo Sotgiu, il direttore sportivo Daniel Piras e il direttore generale Stefano Bianchi ragionano, studiano, scambiano idee e vedute, unendo le forze per una missione che accomuna tutti. E che deve tornare ad essere di tutti: messaggio chiaro e lucido, recapitato ben presto ai nuovi acquisti. Tanti, ben 15. Un numero che palesa le volontà di rivincita dell'intero ambiente.

La serata de LaQuolina, mura amiche della Cavenago sportiva tanto quanto il centro sportivo adiacente, inizia con un applauso rivolto a chi, per il giallorosso, ha dato l'anima e forse anche qualcosa di più. Marco «Chino» Breda, dopo ben 12 anni trascorsi al Cavenaghello, appende gli scarpini al chiodo e la società gli consegna una numero 10 celebrativa. Tornata di gratitudine collettiva, poi è tempo di tuffarsi nel presente. Prende parola il patron Sotgiu, che rompe il ghiaccio: «sappiamo com'è andata la stagione scorsa. Abbiamo messo il cuore, ma purtroppo varie vicissitudini hanno sancito la nostra retrocessione. Accettiamo il verdetto del campo». In seguito, il focus si sposta sulla strategia messa a punto e in atto in queste settimane frenetiche: «So di per certo che Daniel Piras e Stefano Bianchi hanno svolto un grande lavoro, allestendo un'ottima squadra. Sono sicuro che lotteremo fin da subito per tornare in Promozione. Alcuni colpi sono facce a me note, per trascorsi o per fama, e dunque sono veramente contento di quanto svolto fin qui».

Un ringraziamento ai volontari che compongo lo zoccolo duro del dietro le quinte, poi il pallone passa al DG Bianchi. Che ribadisce: «sicuramente non abbiamo perso neanche un secondo nell'allestire la rosa. Nell'ultimo mese e mezzo abbiamo lavorato ininterrottamente. Quello che chiedo e che voglio riprendermi è tutto ciò che abbiamo lasciato per strada, ma voglio vedere soprattutto quella stessa fame che abbiamo messo io e Piras per ricostruire la squadra». Profilo basso e piena consapevolezza della strada che ancora resta da percorrere: Bianchi non si sbilancia sull'obiettivo. E afferma: «non me la sento di dire che possiamo vincere, ma la rosa può e deve fare un campionato importante. Voglio solo vedere nei ragazzi la fame che serve per raggiungere gli obiettivi. Voglio un Cavenago da testa, cuore e gambe, fino alla fine. Come amo sempre dire, bisogna essere campioni di vita prima che di sport».

A seguire apre le danze il DS Piras, le cui parole tracciano una sinergia chiara con quanto già affermato dai suoi colleghi: «è il mio secondo anno in questa veste, il primo dall'inizio. Abbiamo iniziato i lavori per la stagione 25/26 a metà aprile, dopo la sconfitta di Lesmo che ha formalizzato la nostra retrocessione. Ci siamo guardati in faccia il lunedì successivo e avevamo più fame di prima». Il direttore ripercorre così gli ultimi mesi di incessante attività: «sono stati due mesi lunghi, belli, vissuti con passione direttamente sul campo, con tanti colloqui svolti, il tutto per far sì che potessimo allestire una rosa importante. Sarà un campionato difficile, ma abbiamo costruito una squadra che può e che deve pensare di poter vincere tutte le partite, ed è l'aspetto più importante». Una volta presentato lo staff tecnico, Piras si è soffermato sulla riconferma del tecnico Luca Furlan, subentrato a Furgeri nel bel mezzo dell'ultimo campionato di Promozione. Nonostante la retrocessione, però, l'allenatore ha convinto, strappando la fiducia della dirigenza: «ho voluto fortemente la permanenza di Furlan, perché sono sicuro che il lavoro debba continuare. Ha saputo trasmettere passione anche in una stagione così negativa. L'ho chiamato ''metodo Furlan'' e spero che arrivi presto ai ragazzi. Va ascoltato sempre, ha conoscenze e tanta grinta. Ci darà soddisfazione».

Un attestato di stima che antecede l'intervento dello stesso ex Città di Cornate«c'è poco da parlare, parlerà il campo per noi. Il sacrificio sarà tanto, così come il divertimento. Spero che le lacrime, a fine anno, saranno di gioia». Postilla finale sui traguardi da agguantare, al solito recapitate senza mezze misure: «l'obiettivo non è vincere il campionato, non è vincere la Coppa e non è vincere i playoff. L'obiettivo è tornare in Promozione, come dobbiamo farlo saranno affari nostri. Siamo qui per questo».

MERCATO CON I FIOCCHI

Le prime ventate di caldo torrido hanno posto l'accento sulle esigenze. Quelle che il Cavenago ha ben presto provveduto a soddisfare, con decisioni unanimi, accorte, coerenti e di livello assolutamente alto. Nonostante qualche inevitabile addio (Manno e Gariboldi su tutti), i giallorossi possono contare su una rosa completa, solida, strutturata e attrezzata su più fronti. Fisico e soluzioni diventano parole chiave per inquadrare e sminuzzare nei dettagli il mercato condotto a braccetto da Bianchi e Piras, con il secondo che commenta così le scelte estive: «l'idea iniziale era quella di rivoluzionare la rosa, selezionando giocatori anche dalle categorie superiori. Ma non prendiamo per il colletto nessuno, noi abbiamo solo calciatori che vogliono restare a Cavenago». Centrale l'armonia tra le parti in causa, con il tecnico Furlan al centro di ogni mossa: «i contatti tra me e l'allenatore sono sempre stati continui, forse ci sentivamo anche 8-9 volte al giorno. Abbiamo un modulo, un'idea e delle caratteristiche precise». Un continuo crescere di innesti che non ha subìto arresti né intoppi, nonostante una retrocessione appena incassata. Epilogo amaro, che però il DS prende di petto: «alla retrocessione si reagisce con ambizione. Lo scorso anno abbiamo avuto tantissimi infortuni, anche se avevamo costruito una rosa sulla carta più forte della stagione precedente. Eppure, ci sono stati molti giocatori che si sono proposti al Cavenago, riconoscendo quanto si lavori bene qui, il che è motivo d'orgoglio».

Dello stesso avviso è l'allenatore Luca Furlan, che trasporta direttamente sul campo: «il merito della società è stato quello di mettersi a lavorare subito il lunedì successivo alla retrocessione, con le idee chiare. È anche per questo che ho scelto di restare, nonostante mi fossi preso un mese per decidere. La società mi ha voluto fortemente, quindi ho scelto di restare: voglio fare bene, dico solo questo».

Profilo basso sugli obiettivi, ottimismo sulla rosa: «Abbiamo costruito una squadra importante, fisica, in linea con quanto richiesto dalla categoria a livello di ritmi e dettami. I nomi dei giocatori presi sono importanti, molti anche di Promozione, ma sarà importante recuperare anche i ragazzi che hanno vissuto la retrocessione. Pur avendo cambiato molto, non siamo preoccupati». Poi, un excursus tattico: «il direttore ha lavorato sulla base di un 4-2-3-1. È anche vero che abbiamo preso parecchi difensori, quindi se ho 3-4 centrali è impensabile che giochi a quattro dietro, significherebbe privarsi di due interpreti forti. Ma c'è un numero di giocatori valido in tutti i ruoli, tra cui i tre Juniores Cannizzaro, Vignoli e Aliou, quindi sono più che soddisfatto».

GIOVANI AL POTERE

Tra gli aspetti più interessanti del nuovo Cavenago vi è sicuramente l'arricchimento dello staff tecnico, che può contare su profili giovani e in rampa di lancio, sulla falsariga di quanto perseguito nel progetto femminile. Il team manager, Riccardo Sotgiu, è alla prima esperienza in questa nuova veste: «fungerò da collante tra gruppo e società e curerò tutta la parte burocratica, nonché la programmazione» - spiega. Stesso discorso per il vice-allenatore Emanuele Piras, che commenta il suo nuovo incarico: «avendo giocato fino all'altro ieri, posso fare da tramite tra allenatore e squadra. Conosco alcuni giocatori e si può instaurare un'alchimia importante». Nella sezione ''new entry'' figurano anche il preparatore atletico Marco Corti («si lavorerà tanto, ridurre i problemi fisici sarà una sfida») e il fisioterapista Bogdan Paraschiv («abbiamo avuto molti infortuni, l'idea è capire da dove parte ogni atleta: testeremo forza e resistenza»).

ROSA E STAFF TECNICO

Di seguito, i protagonisti del Cavenago formato 2025/2026:

PORTIERI: Gianluca Colnago (2003 Juvenilia), Alessio Biazzi (1992 Di Po Vimercatese). 
DIFENSORI: Stefano Papa (1995 Concorezzese), Luca Ambrosiano (2001 Juvenilia), Nunzio Ferrera (1997 Cologno Calcio), Andrea Ronchi (2004 Vibe Ronchese), Gianmaria Pedrazzi (1995 Cernusco), Christian Castoldi (2004 Luciano Manara), Sergio Carbone (1995 confermato), Lorenzo Pirola (1997 confermato), Aliou Waly (2006 promosso dalla Juniores), Luca Vignoli (2005 promosso dalla Juniores).
 CENTROCAMPISTI: Lorenzo Alonge (2001 Zingonia Verdellino), Luca Sala (1999 Grentarcadia), Emanuele Cossa (1995 Di Po Vimercatese), Diego Panzeri (2002 confermato), Micheal Nicoletti (2003 confermato). 
ATTACCANTI: Luca De Bonis (1999 Di Po Vimercatese), Nicolò Bonalumi (2001 Di Po Vimercatese), Nicolò Marchesi (2003 Sesto 2012), Matteo Catalano (1996 Sesto 2012), Simone Cannizzaro (2005 promosso dalla Juniores), Christian Bonissi (1995 confermato), Mattia Nicoletti (2005 confermato), Valerio Ferrigno (2002 confermato). 
ALLENATORE: Luca Furlan.
STAFF TECNICO: Emanuele Piras (viceallenatore), Maurizio Furlan (preparatore portieri), Marco Corti (preparatore atletico), Bogdan Paraschiv (fisioterapista), Massimiliano Bettinelli (segretario), Luca Barteselli (aiuto segretario), Paolo Savi (dirigente accompagnatore), Mariano Perna (dirigente accompagnatore), Giovanni Grammauta (dirigente accompagnatore), Mandelli Bono (dirigente accompagnatore).

 

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