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Eccellenza

Tempo di voti! Promossi e bocciati: arriva il pagellone dell'Eccellenza

Storiche piazze che tornano grandi, record leggendari e delusioni della stagione 2024/2025

Delle Fave Leon

ECCELLENZA LEON • Bernardo Delle Fave

E un’altra stagione finisce nel libro dei ricordi. Un anno che vuol dire realizzazione di due sogni cullati per tanto tempo, ovvero quelli di Pavia e Mapello, campioni e promossi in Serie D dopo una lunga attesa (seppur la seconda abbia da poco ufficializzato l'unione col Ponte San Pietro e giocherà ancora in Eccellenza), ma anche pagine di storia riscritte da capo. Su tutte quelle a tinte rossoblù di Cinisello e Lentatese, capaci di conquistare la prima salvezza di sempre in categoria, al pari dell’Arcellasco, che vi affianca pure l’aver eguagliato il record di punti. Tra le sorprese più belle di tutta l’Eccellenza la Cisanese, che arriva terza, e il Codogno, che conquista i playoff da neopromossa. Un’impresa che riesce anche a Rhodense e Mariano, protagoniste indiscusse di un Girone A che vede la Caronnese sfiorare la Serie D al termine di una grande cavalcata. Tra le deluse, invece, non possono mancare tutte le retrocesse, a partire da Base, Robbio, Casati Arcore e Manara, accompagnate però pure da un Meda condannato dal rigore di un portiere nel recupero dell’ultima giornata di campionato. Una delle storie più incredibili di questa stagione, conclusa con l’addio della Milanese e quello storico dell’Olginatese, retrocessa dopo una trentina d’anni. A favore di una Fucina che evita invece il peggio al termine di un anno comunque al di sotto delle aspettative, come per Tritium e Saronno. Tra le promosse, infine, Sestese, Legnano, Vergiatese, AltaBrianza, Lemine Almenno, Tribiano e Colognese. Il tutto racchiuso in un pagellone dedicato alla stagione 2024/2025 dei gironi A (a cura di Jacopo Weissy) e B (a cura di Jary Carzaniga) d’Eccellenza.

IL PAGELLONE DELL'ECCELLENZA 2024/2025

VOTO 10: PAVIA, MAPELLO

Il Pavia conquista il Girone A e torna in Serie D dopo 6 anni trascinata dai gol di Poesio. Una lotta serratissima con Caronnese e Solbiatese fino all'ultima giornata che si conclude con la vittoria sulla Lentatese. 10, quasi come gli anni di assenza del Mapello dalla Serie D, quella riconquistata dominando il campionato dall'inizio alla fine. Il futuro SARà ancora in Eccellenza, ma quanto fatto sul campo resta.

VOTO 9: RHODENSE, CARONNESE, CISANESE

La Caronnese se la gioca fino all'ultima giornata arrivando a soli due punti dal Pavia, per poi fermare la sua corsa verso la Serie D al primo turno dei playoff Nazionali. La neopromossa Rhodense di Gatti contro ogni pronostico finisce al quarto posto conquistando i playoff. Perfetta, è mancata veramente solo la ciliegina chiamata finale playoff. La stagione della Cisanese è stata così, lo dimostra il terzo posto in classifica. L'emblema di un anno che non potrà mai essere dimenticato dai bergamaschi.

VOTO 8.5: MARIANO, LEON, CODOGNO

Il neopromosso Mariano di Davide Rione gioca forse il calcio più bello di tutto il girone arrivando addirittura a conquistare il primo posto. Nei mesi finali i gialloblù calano finendo quinti e, in virtù della forbice, non riescono ad accedere ai playoff, ma rimane la splendida stagione. Chi invece li raggiunge e riscrive così la propria storia è la Leon. Lei che da previsione avrebbe dovuto lottare per la vittoria del campionato, lei che finisce addirittura ottava, ma poi si rialza, rimonta fino all'argento e conquista la Serie D dominando i playoff regionali e nazionali. Un percorso iniziato battendo proprio uno stoico Codogno, protagonista di una super annata: quarto da neopromosso.

VOTO 8: SOLBIATESE, TREVIGLIESE

La Solbiatese vive una stagione dolce amara iniziata con grande entusiasmo con in panchina Tricarico. Un primo posto mantenuto fino a gennaio, poi un mese che porta dalla sconfitta in finale di Coppa fino all'esonero dell'allenatore e l'ingaggio di Vito Grieco. I nerazzurri se la giocano fino alla fine, finiscono secondi in classifica ad un punto dal Pavia e abbandonano l'obiettivo Serie D perdendo la finale playoff regionale con la Caronnese. Confermarsi nei piani alti della classifica era tutt'altro che scontato, soprattutto dopo aver cambiato istantaneamente allenatore. Uno snodo fondamentale però per la Trevigliese, che sotto la guida di Lucchi Tuelli riesce nella missione: restare nella Top 5, anzi. I biancazzurri si prendono addirittura il quarto posto, raggiungendo ancora i playoff. Lì, dove la Trevigliese sogna in grande battendo subito la Cisanese, ma arrendendosi in finale con la Leon.


VOTO 7.5: LENTATESE, CINISELLO, ARCELLASCO

Le neopromosse Lentatese e Cinisello vivono una stagione simile. La Lentatese di Fossati contro ogni pronostico ottiene la sua prima storica salvezza in Eccellenza trascinata dalla qualità di Siano e i gol di Diaferio, oltre ad essere la miglior difesa delle retrovie. Il Ciny alla sua prima apparizione nella massima categoria regionale si salva matematicamente con una giornata d'anticipo con il pareggio contro la Vergiatese, ma consolidandosi già con le vittorie sulla Rhodense e sul Robbio. Sugli scudi le stagioni di Manta e Stefanoni, autori entrambi di 7 reti. Storia e grandi sogni: si riassume così l'anno targato Arcellasco. Una stagione iniziata con l'obiettivo di mantenere la categoria, vissuta invece arrivando addirittura in orbita podio a metà campionato, togliendosi grandi soddisfazioni nel corso della parte centrale della stagione. Scese a stretto giro del quinto posto, le Poiane perdono contatto col sogno playoff nella parte finale della stagione, ma la mandano in archivio riscrivendo la propria storia con tanto di record di punti eguagliato e prima salvezza in categoria nella loro esistenza.

VOTO 7: ARDOR LAZZATE, SESTESE, LEGNANO, CALVAIRATE, LEMINE ALMENNO, COLOGNESE

Ad inizio stagione le aspettative minime dell'Ardor Lazzate di Fedele erano almeno quelle di arrivare ai playoff, alla fine arriva sesta lontana dai posti che contano. La Sestese dopo il cambio in panchina, con Tomasoni conquista una salvezza tranquilla. Il Legnano dopo un avvio disastroso, con l'avvento di Porro conquista una salvezza all'ultima giornata che sembrava un sogno, risultando una delle migliori squadre da dicembre fino alla fine della stagione. Il 7 più puro è quello della Colognese, che da neopromossa non solo mantiene la categoria, ma lo fa evitandosi i playout grazie alla forbice sull'FC Milanese. È invece un voto che sa di conferma quello che riceve il Lemine Almenno, capace di stazionarsi a metà classifica esprimendo anche un calcio apprezzato fuori provincia. Diversa, invece, è la pagella di un'Academy Calvairate che manca sì l'appuntamento con i playoff, ma che sfiora la finale di Coppa Lombardia.

VOTO 6.5: SARONNO, CASTEGGIO, PONTE SAN PIETRO, TRIBIANO

Il Saronno partito con l'obiettivo di raggiungere i playoff vive una stagione senza colore a metà classifica e caratterizzata dal triplice cambio in panchina. Stagione iniziata con Varaldi esonerato e sostituito da Roncari, il quale si è dimesso nel finale, concluso da Tibaldo. Anche il Casteggio ha cambiato l'allenatore in corso d'opera, stagione iniziata con Civeriati e terminata con Barbieri, ed una salvezza ottenuta all'ultimo secondo grazie al rigore trasformato dal portiere Marco Murriero. Differenze di significato anche qui, perché Ponte San Pietro e Tribiano vivono due anni un po' diversi. I bergamaschi, retrocessi dalla Serie D, erano sicuramente una delle squadre più attenzionate per i primi posti, e invece finiscono sesti fuori dalla zona playoff. Attenuante? Ricostruire non è mai semplice, ed essere arrivati a -5 dall'obiettivo è comunque segnale che le basi per rinascere ci sono tutte. Il Tribiano, invece, cala di un paio di posti rispetto alla scorsa stagione, però si conferma in categoria con una salvezza serenissima.

VOTO 6: SEDRIANO, VERGIATESE, TRITIUM, FUCINA

Il Sedriano riesce ad ottenere un posto nei playout vincendo la doppia sfida con l'Ispra che vale la salvezza. La Vergiatese non riesce a dire la sua navigando nelle zone basse, ma senza mai rischiare. Le grandi delusioni dell'anno, indubbiamente, e infatti la sufficienza ha una sfumatura rossastra, ma aver mantenuto l'Eccellenza evita il disastro targato Tritium e Fucina.

VOTO 5.5: ISPRA, MEDA, OLGINATESE, MILANESE

Stagione altalenante per l’Ispra, iniziata e chiusa con Raza dopo la parentesi Ferrero: salvezza sfiorata, poi il crollo ai playout con il Sedriano. Il Meda parte bene, ma da dicembre non vince più retrocedendo all’ultima giornata, condannato dal rigore di Murriero. La differenza di quel mezzo voto la fa il verdetto: la retrocessione. Quella di un'Olginatese che probabilmente meritava qualcosa di più, in campo e in pagella, ma la rimonta playout fatta nel girone di ritorno si conclude in Promozione. Difficile invece analizzare la Milanese: dopo l'esodo serviva solo un miracolo.

VOTO 5: ROBBIO, BASE, MANARA, CASATI ARCORE

Il Robbio inizia la stagione con Viassi in panchina, facendo fatica fin da subito e sostituito da De Lillo a fine gennaio, senza riuscire nel miracolo della salvezza. La Base 96 non è mai riuscita a tirarsi via dall'ultimo posto in classifica, una stagione tra tanti cambi in panchina, ma conclusa in crescendo con Cazzaniga. La classifica qui non mente: è stata una stagione durissima. Quella di Manara e Casati Arcore, arrivate a -8 dalla zona playout, per i quali di punti ne sarebbero serviti 11 vista la forbice dalla Colognese. Tanta fatica da una parte e dall'altra, con i Bersaglieri che hanno provato quantomeno la svolta in panchina, senza successo.

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