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Serie D

Pronti a ripetersi! Ritorno ai playoff, un anno strepitoso e ora il sogno: la Serie C

I rossoblù di Commisso ripartono con grande sete di traguardi. Il primo di questi inizia con la lettera C

Giuseppe Commisso e Alberto Rho, allenatore e direttore sportivo della Casatese Merate

Casatese Merate, Serie D: Giuseppe Commisso e Alberto Rho

Il calcio riapre il suo sipario. La luce del primo lunedì di agosto è tutta per la Casatese Merate. Che ha fretta di ripartire, che ha voglia di correre, che serba giorno per giorno il desiderio di dimostrare. Di splendere. Ancora e ancora. Non potrebbe essere altrimenti, e i risultati agguantati nelle ultime stagioni in Serie D espongono a fatti chiari. La squadra cresce, la società consolida e ogni piccolo dettaglio forgia grandi conquiste: ultimo baluardo di un percorso esaltante, in tal senso, il quinto posto conquistato lo scorso anno, con tanto di semifinale playoff e lotta al vertice protratta sino all’ultimo secondo del campionato.

Semplicemente, il manifesto di una cavalcata stoica, che affonda le sue radici nella forza del gruppo, nel coraggio di guardare oltre, nell’idea vincente che lega alla causa ogni membro della realtà rossoblù. Queste, le prerogative su cui costruire bellezza, per continuare a inseguire il sogno Serie C. Un orizzonte mai così nitido, che riscrive i confini. Perché la banda di Giuseppe Commisso non ha paura di osare. Tenere bene a mente.

CONTINUITÀ

I carichi di lavoro prendono le gambe, ma lo spirito è disinvolto e il cuore batte già a ritmo di imprese. Quelle che andranno fin da subito perseguite sul campo, per non covare rimpianti. Effettuato il taglio del nastro sul domani, la Casatese Merate riparte dalle sue certezze e lo ribadisce in maniera netta, uniforme. La sinergia panchina-scrivania, con la conferma del duo Commisso-Rho, sposa un'idea di continuità che mantiene alta l'asticella e rinsalda i valori dell’intero ambiente. Gli stessi che dovranno essere motore della prossima cavalcata, orientata verso vette ancora più alte e mire ancora più ambiziose. La preparazione estiva ha posto un primo mattoncino: su di esso, d’ora in poi, bisognerà erigere intenti. Nel frattempo, la fiera di Rogoredo culla i propositi di società, rosa e staff tecnico. Presenti all'unisono, per lanciare subito un segnale: la squadra ha fame. E sorride: il clima è disteso, la spensieratezza contagiosa. Si respira serenità un metro quadro alla volta, a conferma di quanto il gruppo sia affiatato. La serata non può che essere piacevole. A romperne il ghiaccio, le parole del direttore sportivo rossoblù Alberto Rho, architetto dei sogni: «voglio in primis ringraziare la società, perché se siamo riusciti a fare certe cose e a raggiungere certi risultati è merito di chi ci aiuta e ci lascia sempre lavorare con tranquillità». Successivamente, il focus si sposta sui calciatori, che «quest'anno penso siano più motivati, perché l'esito della passata stagione ha fatto loro capire di avere qualcosa in più nel loro DNA. La speranza è di ripagare la fiducia data».

Lo segue a ruota Giuseppe Commisso, un uomo al comando. Il credo risuona forte e chiaro, attraverso le sue parole: «abbiamo lavorato per due settimane, di cui una in Trentino. Guardiamo al futuro con ottimismo, perché veniamo da una stagione davvero positiva. Ma dobbiamo essere consapevoli del fatto che sarà difficile ripetersi». Presa di coscienza che deve smuovere l'orgoglio: confermarsi richiede disciplina e maturità. Due virtù che i 26 giocatori dell'organico hanno voglia di sfoggiare già dal primo passo mosso sul palco, dove sono presentati e acclamati uno ad uno. Fino ad arrivare al capitano: Mattia Isella. Che consolida fascia, responsabilità e ruolo di attore protagonista nella pellicola meratese: «giovani da stimolare? Per il momento nessuno in particolare. Poi io faccio sempre fede ai ''vecchi'' dello scorso anno, che sicuramente mi daranno una grande mano». Il veterano gioca sui suoi possibili ''vice'' (innescando un siparietto dove tutti si citano a vicenda), poi presenta la nuova maglia della squadra, sponsorizzata Egea. Il primo passo, questo, per rafforzare sintonie ed identità.

Una volta presentato lo staff tecnico, la palla passa in rapida successione al tandem Roberto Spreafico-Gianni Sassella, la cui unione d'intenti ha formalizzato, lo scorso anno, la fusione tra USD Casatese e ACD Brianza Cernusco Merate. Prende parola Spreafico, presidente dell'Academy rossoblù: «l'aggettivo che voglio usare stasera è ''orgoglioso''. Sono orgoglioso della squadra, dei giocatori che la compongono e dello staff, che è unito e che permette di lavorare bene. Sono anche orgoglioso della dirigenza, perché ti fa sentire importante e che dunque permette di dare di più». Nel mezzo, l'intervento del Sindaco di Casatenovo Filippo Galbiati«mi rivolgo ai ragazzi, che sono il cuore della vicenda. L'importante è divertirsi, essere contenti e anche un pò orgogliosi di chi vi sta attorno. Tenere in piedi questa realtà ha dei costi umani ed economici, per cui bisogna riconoscere la generosità di chi si spende per questo progetto. Niente è scontato senza impegno». Postilla finale nelle mani del patron Sassella, che conclude così: «ringrazio tutto lo staff, soprattutto allenatore e ds. Hanno deciso di riconfermare i cosiddetti ''vecchi'' della squadra, che hanno creduto nel nostro progetto calcistico. Ciò significa che hanno stima nei confronti della società e nel sodalizio che ci ha reso ancora più forti». Può bastare?

ZOCCOLO DURO E QUOTE UNDER

Ma la vera essenza della Casatese Merate risiede nei suoi pilastri, nel suo zoccolo duro. Confermato pressoché totalmente, per irrobustire l’idea di squadra. E per facilitare, al contempo, l’inserimento dei nuovi volti, accomunati da carta d’identità e sete di traguardi. Il mercato condotto dal ds Rho segue una logica oculata, improntata su continuità e valorizzazione, su esperienza e futuribilità, su leadership e spensieratezza. Proprio come richiesto da Commisso. Difatti, l’estate meratese è un tripudio di freschezza. A partire dalla porta, dove Francesco Lionetti (classe 2005) e Simone Martino (2007) affiancheranno Marco Bragotto. La retroguardia avrà piglio: oltre al classe 2001 Nicolò Milani, si segnalano le aggiunte di tre quote Under come Riccardo Crotti (2007), Filippo Duca (2006) e Diego Rozzi (2007). Filosofia perseguita anche in mezzo al campo, dove Hamza Kabori (talentuoso 2006 ex Luciano Manara) rinforza le vie centrali insieme al neo-tesserato classe 2008 Kaire Mor Ndao. Davanti, la musica è la stessa: gioventù al potere. Prima con Gabriel Avinci (2003 preso dalla Giana Erminio), poi con Ludovico Donini (2006 ex Renate), che affiancheranno bomber Gningue e la mina vagante Goffi (oltre a capitan Isella). In linea con un credo fulgido, la promozione tra i grandi di tre classe 2008, già aggregati in preparazione: Leonardo Biffi, Andrea Braida e Mattia Cereda.

Gli obiettivi? Tracciare un filo rosso(blu) con il passato, prendere d’assalto il presente, stringere rapporti di stima con il futuro. Spazio-tempo calcistico che andrà concretizzato sul terreno di gioco. Nel breve, nel medio e nel lungo termine: il progetto è ben avviato, ha una conformazione precisa e avvicina sempre più passione. A confermarlo, le dichiarazioni di Rho, che riprende la parola e commenta le scelte estive: «avendo tenuto l'ossatura dell'anno scorso siamo solo andati a sistemare alcune situazioni. Abbiamo cambiato Carminati perché volevamo un difensore più veloce e di gamba, poi volevamo inserire un'altra punta perché lo scorso anno eravamo un pò tirati complici alcuni infortuni. Abbiamo anche dovuto considerare le regole sulle quote under, dunque abbiamo provveduto ad inserire in rosa dei 2007 e dei 2008, puntando anche sui 2006». Sugli obiettivi, il direttore è chiaro: «come tutti gli anni speriamo di fare meglio dell'anno scorso, ma il girone che è uscito ci suggerisce che sarà durissima replicare quanto fatto nella passata stagione. Giustamente dobbiamo provarci, facendo 40 punti il prima possibile. Il resto sarà puro divertimento». C'è anche la possibilità di interrogarsi sul proprio operato: «se penso di aver creato tanto valore? Credo che tutti siano importanti. Io sono sempre in sintonia con l'allenatore e la società. Non avendo un budget altissimo dobbiamo sempre ragionare su profili di Eccellenza e su ragazzi giovani con aspettative alte. Sappiamo che certi giocatori non possiamo permetterceli, però nel nostro piccolo riusciamo sempre a fare bene». E a livello logistico? Rho chiude così: «in questi ultimi due anni il campo di Merate e le strutture che abbiamo sistemato ci hanno dato una mano. Abbiamo dei tasselli da sistemare, per esempio tra i magazzinieri, ma la società lavorerà anche sotto questo aspetto. C'è sempre qualcosa da migliorare».

E il primo a saperlo bene è Giuseppe Commisso. Carico e affamato, come sempre: «i nuovi acquisti sono stati agevolati dalle conferme forti del gruppo over, che alla fine ha perso solo Carminati e Doria. Questa è la dimostrazione che lo scorso anno si era venuto a creare una squadra sana e bella». Consapevole dei risultati raggiunti e al contempo conscia di quanto serve per crescere ulteriormente. In primis, il carattere, per non dirsi mai vinti: «la stagione passata ci ha reso felici, ma ci ha anche lasciato un pò di amaro in bocca per il finale, con le tre sconfitte finali contro Desenzano e Sant'Angelo. Quindi la voglia di alzare l'asticella c'è, anche se sappiamo benissimo quanto non sia semplice. Vogliamo partire bene, avendo una base rodata, e con i nuovi ingressi dobbiamo voler crescere, trovare risorse e vincere gli episodi. E non è il mio caso sentirmi appagato: sono convinto di poter fare bene, gli ultimi risultati devono essere motivo di stimolo». Il focus si sposta poi sul lavoro quotidiano, che ha già dato delle indicazioni: «le prime due settimane sono state molto intense. Nella prima amichevole contro la Primavera del Genoa ho già visto buone cose. Ho usato tre moduli e fatto girare tutti. La squadra riparte sicuramente dalla solidità difensiva che ci ha contraddistinto, il centrocampo è rimasto intatto e questo è sintomo di fiducia. Kabori e Avinci rispecchiano quello che cercavo. Per il resto, faccio fatica a trovare dei difetti». Ma sarà importante limare, una volta per tutte, il gap con squadre ancora più forti: «come? Con l'esperienza, con quello che hai vissuto in campo. Ad esempio, il Desenzano lo scorso anno ci ha battuti tre volte su tre, non tanto per mole di gioco ma soprattutto per una questione di dettagli nelle due fasi. Da quel punto di vista abbiamo sbagliato gol semplici oppure concesso ingenuità dietro. Il calcio è fatto di episodi. Ma abbiamo tutto per restare in alto. Tutti quanti troveranno una Casatese agguerrita dal primo minuto». Allinearsi al credo è requisito minimo per godere di stima e fiducia. Il primo ad averlo capito? Secondo Commisso, il neo-acquisto Crotti«ha capito subito come si lavora qui. Premetto che aveva già lavorato con noi a Pasqua, e in queste due settimane ha mostrato grande maturità nonostante sia 2007. Faccio il suo nome ma, premessa, non escludo nessuno. Il gruppo deve essere ancora la nostra forza. E quando si è amici, dentro al campo viene tutto più facile. Invece che un metro in più, ne fai dieci e tutti con il sorriso». Eccolo qui, il segreto della Casatese Merate. Ora sì: può bastare.

ROSA E STAFF TECNICO

PORTIERI: Marco Bragotto (2005 confermato), Francesco Lionetti (2005 Pro Sesto), Simone Martino (2007 Folgore Caratese U19), Mattia Cereda (2008 promosso da U17)
DIFENSORI: Alessio Pozzoli (2004 confermato), Lorenzo Corno (1992 confermato), Nicolò Milani (2001 Vogherese), Riccardo Geddo (2006 confermato), Fabrizio Ferrante (1995 confermato), Riccardo Crotti (2007 Luciano Manara), Filippo Duca (2006 Olginatese), Diego Rozzi (2007 Inter U18), Leonardo Biffi (2008 promosso da U17)
CENTROCAMPISTI: Nicolò Mendola (1999 confermato), Gabriele Carannante (1999 confermato), Thomas Bolis (1998 confermato), Giorgio Losa (2000 confermato), Alessandro Diana (2003 confermato), Hamza Kabori (2006 Luciano Manara), Kaire Mor Ndao (2008 primo tesseramento), Andrea Braida (2008 promosso da U17)
ATTACCANTI: Gningue El Hadji (1995 confermato), Gabriel Avinci (2003 Giana Erminio), Tommaso Goffi (2004 confermato), Mattia Isella (1990 confermato), Ludovico Donini (2006 Renate)
ALLENATORE: Giuseppe Commisso
STAFF TECNICO: Nicolò Biagioni (viceallenatore), Enrico Paleari (preparatore atletico), Michele Radaelli (preparatore portieri), Giuseppe Tornaghi (preparatore portieri), Stefano Gian Goi (massaggiatore), Alessio Colnaghi (fisioterapista), Danilo Didoni (Team Manager)

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