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Eccellenza

Doppio colpo giovane per la squadra che sogna la Serie D: ecco un ex Renate e un Campione d'Italia

Un classe 2006 e un 2007 alla corte dell'allenatore Fedele: «Benvenuti, ragazzi!»

Ardor Lazzate, doppio colpo under: Gualteri e Buzzetti per il progetto di mister Fedele

La presentazione ufficiale dei due acquisti dell'Ardor Lazzate: a sinistra Matteo Buzzetti, a destra Fabio Gualtieri

Chi ha detto che il futuro non corre più veloce del presente? In Brianza, l’Ardor Lazzate ha messo il piede sull’acceleratore e ha infilato una doppia verticalizzazione sul mercato under che profuma di programmazione e coraggio. Dopo il precedente innesto di Panatti, la dirigenza brianzola piazza due colpi mirati: Fabio Gualteri, centrocampista classe 2006 cresciuto al Club Milano, e Matteo Buzzetti, attaccante classe 2007 reduce da una stagione importante con la Lentatese, in prestito dalla Varesina. È la firma di chi non aspetta l’ultimo minuto di recupero per cambiare la partita: l’Ardor sceglie la linea verde e lo fa con convinzione, mettendo nelle mani di Fedele pedine fresche per il Girone A di Eccellenza.

DOPPIO COLPO, DOPPIO SEGNALE
Non è un semplice aggiornamento di rosa, è un manifesto tecnico. L’obiettivo? Integrare la batteria degli under con profili già temprati dal calcio dilettantistico di livello. Gualteri arriva dopo aver mosso passi importanti con il Club Milano, debuttando in Serie D nell’ultima stagione: un mediano di prospettiva, abituato ai ritmi e ai duelli di una quarta serie che forma carattere e gamba. Buzzetti, invece, chiude la sua parentesi alla Lentatese con un bagaglio di minuti veri, giocate vere, contrasti veri: roba che a 17 anni ti costruisce spalle larghe e fame. Due pedine complementari — uno a dare ordine e pressione in mezzo, l’altro a graffiare davanti — pronte a calarsi nel vestito tattico dell'allenatore.

CHI SONO: PROFILI CHE PARLANO DI FUTURO
Fabio Gualteri, 2006 cresciuto nella Bollatese e nel Mazzo prima del passaggio nei professionisti nell'Under 17 del Renate, è un centrocampista che porta con sé l’esperienza della Serie D, un’etichetta che pesa il giusto e racconta una “prima volta” già significativa. La definizione di mediano non è un’etichetta casuale: significa letture in anticipo, equilibrio tra linee, palloni recuperati per accendere la transizione. Matteo Buzzetti, 2007, arriva dalla Lentatese dopo un’annata in prestito dalla Varesina. Giovane sì, ma già con la tuta sporca di campo. È l’attaccante che può allungare la squadra, attaccare la profondità, sfruttare gli spazi creati dai compagni e, perché no, aggiungere gamba e verticalità a un reparto che ha bisogno di velocità e coraggio. A volte, per far saltare il catenaccio, serve proprio il dribbling del ragazzo senza paura.

TATTICA E VARIANTI: PIÙ FRECCE NELLA FARETRA
Con questi innesti, Fedele guadagna opzioni. In mezzo, la presenza di un mediano 2006 con esperienza in quarta serie può permettere di alzare un interno o di proteggere meglio la linea difensiva nelle transizioni negative. Davanti, Buzzetti - che due anni fa ha vinto da protagonista assoluto lo Scudetto con la Rappresentativa Under 17 della Lombardia - offre la giocata in profondità e la possibilità di attaccare la seconda palla con aggressività. Tradotto in gergo da spogliatoio: più coperture, più ampiezza, più gamba. E nelle settimane di preparazione estiva si lavorerà proprio sull’inserimento reciproco: automatismi, duelli, tempi d’uscita. L’obiettivo è avere una squadra capace di cambiare spartito senza perdere identità, perché nel campionato regionale la duttilità vale oro.



LA SFIDA CHE ATTENDE IL GRUPPO
Il campionato non aspetta nessuno e il Girone A di Eccellenza è un torneo che ti misura ogni domenica: densità, aggressività, letture, seconde palle. La preparazione estiva serve a limare gli spigoli e a far parlare la stessa lingua a chi arriva e a chi c’era già. Fedele potrà testare combinazioni, valutare l’interpretazione dei ruoli e capire come esaltare le caratteristiche dei nuovi: la regia pulita di Gualteri, l’istinto di Buzzetti. È un cantiere aperto, sì, ma con il progetto già sul tavolo: squadra compatta, identità chiara, fame di punti.

UN SEGNALE AL CAMPIONATO
Il messaggio dell’Ardor Lazzate è chiaro: non si vive di rendita, si investe. Non si aspetta che l’occasione bussi, la si crea. Portare in casa due under così significa alzare l’asticella interna e far capire al girone che a Lazzate le ambizioni non stanno nel cassetto. Il resto lo dirà il campo, come sempre nel calcio: ma quando il mercato parla la lingua del futuro, spesso la domenica risponde con un sorriso.

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