Serie D
17 Agosto 2025
Che cos’è che accende davvero la miccia di un progetto che punta in alto? Talento, coraggio e tempi giusti. Il Pavia Calcio li ha messi tutti e tre nello stesso assist, e in area è arrivato Matteo Michael Carbonara: terzino sinistro, classe 2007, pedigree Inter, contratto fino al 30 giugno 2026 e maglia numero 3 sulle spalle. La stoffa c’è, la mappa pure: Anaheim come punto di partenza, il Fortunati come nuova casa. E allora, domanda da spogliatoio: pronti a vedere un 17enne spingere sulla corsia come un treno merci in piena accelerazione?
UN COLPO CHE PROFUMA DI FUTURO
Operazione intelligente, di quelle che fanno rima con visione. Il Pavia Calcio, che milita nella Serie D, ha ufficializzato l’acquisizione di Carbonara, difensore mancino che porta nel bagagliaio una formazione ibrida, tra Stati Uniti e Italia. Un investimento sul domani, certo, ma con la chiara intenzione di incidere già oggi: carta d’identità giovane, sì, ma passo e testa da giocatore che ha respirato un vivaio d’élite.
DALLA CALIFORNIA AL FORTUNATI: IL VIAGGIO DI MATTEO
La traiettoria racconta più di mille parole: nato ad Anaheim l’8 febbraio 2007, Carbonara inizia a muovere i primi passi nel calcio americano con il Brea. Poi la virata verso la provincia lombarda, come chi sceglie la strada meno comoda ma più formativa: Athletic Pavia, F.C. Pavia nel 2018, Accademia Pavese. Tappe che hanno rafforzato il legame col territorio, prima della chiamata che non si rifiuta: il prestigioso settore giovanile dell’Inter. Ora la rotta torna verso casa, al Fortunati, con tanto di biglietto di sola andata e progetto tecnico cucito addosso.
L’INTER UNDER 18 COME PALESTRA: NUMERI E APPRENDISTATO
Le cifre non segnano solo tabellini: raccontano tempi di gioco, responsabilità prese e margini di crescita. Nell’ultima stagione con l’Inter Under 18, guidata da Benny Carbone, Carbonara ha collezionato 25 presenze e messo a referto 2 assist. Numeri che danno la misura di un laterale coinvolto nella fase offensiva, oltre che nella tenuta difensiva. La palestra nerazzurra è stata il suo corso accelerato: ritmo alto, letture, occupazione dell’ampiezza. Adesso, il salto in un contesto senior gli offrirà un nuovo metro di misura: contrasti veri, duelli a tutto campo, gestione dei momenti della partita. È lì che si vede il carattere.
IL PROGETTO PAVIA: NUCERA E DIENI AL TIMONE
Dietro i colpi ben assestati c’è sempre una regia. E qui la regia porta due firme chiare: il patron Nucera e il direttore Dieni. La società pavese ha puntato il faro sul ragazzo individuandolo come rinforzo per il reparto arretrato, inserendolo in una strategia che privilegia profili giovani, formati, pronti a crescere dentro un’idea di squadra. La Serie D è un campionato che non regala niente: la scelta di integrare un classe 2007 con background internazionale e italiana disciplina di campo è tutto fuorché casuale. Visione, scouting, fiducia: tre parole, un manifesto.