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Serie D

Il figlio d'arte è un bomber: il papà parava tutto agli Europei, lui fa gol e sogna di sfondare

Cognome pesante, 20 anni e una nuova avventura in quarta serie: «Insieme faremo grandi cose»

sangiuliano city, colpo in avanti: arriva andrea toldo, figlio d’arte con fame di gol

Il calcio nel sangue: Francesco e Andrea Toldo

Cosa c’è di più intrigante di un cognome illustre che torna a farsi sentire in area di rigore? Il Sangiuliano City da tempo ha piazzato un colpo che profuma di futuro e di tradizione: ingaggiato Andrea Toldo, centravanti di 20 anni e figlio di Francesco Toldo, storico portiere di Fiorentina e Inter. Un nome che accende ricordi, certo, ma qui non siamo al museo delle cere: qui si corre, si sgomita, si segna. E Andrea arriva con la testa giusta e numeri che parlano chiaro.

UN COGNOME PESANTE, GAMBE LEGGERE
Essere “figlio d’arte” può pesare come un difensore attaccato alla maglia al novantesimo. Ma Toldo junior sembra avere l’elasticità mentale per conviverci. Il Sangiuliano City lo ha annunciato con toni convinti, rimarcando il mix tra talento e determinazione e incorniciando il suo arrivo con un messaggio che sa di patto: «Benvenuto Andrea, faremo grandi cose insieme!». Parole semplici, forti, da spogliatoio: dentro c’è l’idea di costruire, non di aspettare il colpo di fortuna.



LA TRAFILA GIUSTA: CRESCITA A TAPPE
Il percorso di Andrea Toldo è lineare, intensivo, calibrato sulle gradinate che portano al calcio dei grandi. Dalla prestigiosa Accademia Inter alla Pro Sesto, dove ha lucidato tecnica e letture, fino al salto in Primavera. Nel 2022/23 è al Vicenza in Primavera 2: 12 presenze, 3 gol. Non un fuoco d’artificio, ma un primo squillo. Rientra poi alla Pro Sesto per completare l’annata in Primavera 3: altre 12 presenze e 4 centri. È la fotografia di un attaccante che impara il mestiere giornata dopo giornata, senza bruciare tappe, affinando istinto e movimenti.

L’ANNO DELLA SVOLTA: PADOVA E CONTINUITÀ
La stagione 2023/24 segna un cambio di passo. Con il Padova in Primavera 2, Toldo firma 11 reti in 26 apparizioni. Qui la lancetta delle prestazioni si alza: più continuità, più presenza in zona calda, più freddezza sotto porta. Un centravanti moderno che si muove bene tra le linee, tiene palla quando serve, attacca la profondità con tempi da giocatore vero. Numeri alla mano, la crescita è tangibile: non una fiammata, ma una progressione.

IL SALTO TRA I GRANDI: SERIE D, SPALLATE E GOL PESANTI
Poi, la porta girevole del professionismo che si apre con la Serie D. Inizia la scorsa stagione aggregandosi alla Pro Sesto e mette insieme 12 presenze nel girone d’andata: minuti, contrasti, letture contro difensori esperti. A dicembre il trasferimento al Magenta, dove chiude la stagione con 13 apparizioni e 5 reti. Cinque gol in un ambiente nuovo, in pieno inverno, quando il campo è pesante e le difese non regalano nulla: un segnale che dice “ci sono”. È la prova del nove superata senza tremare.

IL VALORE AGGIUNTO DEL DNA E DELLA TESTA
Portarsi dietro il cognome Toldo non significa poggiarsi sulle spalle del passato. Significa semmai averne assorbito la disciplina, la quotidianità, la cura dei dettagli. L’esperienza paterna ai massimi livelli rappresenta un plus caratteriale: gestione delle pressioni, equilibrio nei periodi meno brillanti, rispetto per il lavoro. Ingredienti che, uniti ai numeri delle ultime stagioni, compongono un profilo pronto a dare subito una mano e a crescere con il progetto.



PROSPETTIVA GIALLOVERDE: PRESENTE E FUTURO NELLA STESSA CORSA
Il Sangiuliano City dimostra di saper scegliere. Puntare su Toldo, vent’anni e un percorso che sale di marcia stagione dopo stagione, è una mossa strategica: inserimento immediato nella rotazione offensiva e costruzione di un asset per la stagione 2025/26. In uno spogliatoio che vuole alzare l’asticella, un attaccante con questo pedigree tecnico e mentale porta ossigeno alle idee, centimetri e soluzioni agli schemi, brio e concorrenza sana tra i reparti.

LA DOMANDA GIUSTA: QUANTO IN ALTO PUÒ SPINGERSI?
Quanto può spingersi in alto Andrea Toldo con la maglia gialloverde? La risposta, come sempre, la darà il campo. Ma la traccia c’è: numeri in crescita in Primavera, impatto concreto in Serie D, attitudine da professionista. È il classico attaccante che ti cambia il ritmo di una partita: un movimento incontro per pulire una giocata, uno strappo in profondità per sfilacciare la linea, un guizzo in area per mettere la firma. E quando hai vent’anni e questo tipo di toolbox, il margine è un’autostrada.

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