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Serie D

Un cambio che ha dell'incredibile! Allenatore mandato via ancora prima di cominciare, il sostituto è una leggenda

Il club ufficializza la separazione con il tecnico della salvezza: al suo posto arriva il bomber straniero più prolifico della storia della Serie B

oltrepò, svolta in panchina: Maurizio Parolini non guiderà la squadra nel 2025/2026

Maurizio Parolini e Pablo Granoche

Primo cambio di panchina in Serie D prima ancora che il pallone torni a rotolare? Sì, eccoci: l’Oltrepò ha sparigliato le carte e ha deciso di cambiare guida tecnica. Maurizio Parolini non sarà l’allenatore per il campionato 2025/2026. Una virata netta, una scelta definita “difficile” e frutto di “attenta e meditata valutazione” dalla società.

UNA SCELTA PESATA AL GRAMMO
L’annuncio è arrivato come una fucilata all’incrocio: l’Oltrepò FBC ha reso noto che per la prossima stagione 2025/2026 ci sarà un nuovo allenatore. Dietro la formula istituzionale - «Una scelta difficile, attentamente valutata» - si intuisce un bivio, forse programmatico più che emotivo. Parolini esce dalla panchina non dopo una catena di rovesci, ma dopo una stagione in cui il campo ha raccontato il contrario: salvezza centrata nel 2024/2025, missione compiuta. Perché allora girare pagina adesso? Per mettere un timbro diverso al progetto? Per alzare l’asticella? Domande retoriche, certo, ma in Serie D spesso questi scatti non sono casuali: si guarda oltre l’orizzonte, si misura il vento e si cambia vela.

ANCHE MEDURI SALUTA: STAFF DA RICOSTRUIRE
Contestualmente anche il vice allenatore Matteo Meduri ha deciso di interrompere il rapporto con il club. È un dettaglio che cambia la geografia del gruppo di lavoro: non si sostituisce solo il timoniere, ma si rimescola anche la cabina di comando. Nel calcio, il vice è bussola, memoria tattica, confidente di spogliatoio. La società ha espresso rammarico per la sua scelta, ringraziando entrambi per l’impegno: segnale di un addio che obbliga a ridisegnare l’organigramma tecnico in modo profondo.

COSA CERCA L’OLTREPÒ ADESSO?
Se le parole “nuova era” fanno rima con ambizione, è facile immaginare che l’Oltrepò voglia un profilo capace di dare un colpo di frusta all’identità di squadra. Pressione alta o blocco basso? Giovani in rampa o zoccolo esperto? In Serie D, spesso la chiave sta nel mix: intensità, organizzazione sulle seconde palle, lettura dei momenti, capacità di palleggiare quando serve e di soffrire quando il vento gira. Il club si prepara a scegliere chi sappia parlare questa lingua con scioltezza. La panchina è il volante, certo, ma anche il metronomo emotivo del gruppo. E gli occhi del ds, Nicola Raso, si sarebbero ora posati sul profilo di Pablo Granoche.

L'IDENTIKIT
Nato il 5 settembre 1983 a Montevideo (Uruguay), è un ex calciatore professionista che ha giocato prevalentemente come centravanti. Iniziò la carriera in Uruguay tra Tacuarembó, River Plate e soprattutto Miramar Misiones, dove si mise in luce diventando capocannoniere del campionato uruguaiano nel 2005 con 16 gol. Dopo una parentesi in Messico con Toluca, Veracruz e Coatzacoalcos (dove segnò 23 gol in 27 partite), approdò in Italia nel 2007 con la Triestina. In Serie B ha giocato con diversi club — Triestina, Chievo Verona, Novara, Varese, Padova, Cesena, Modena, Spezia, Triestina (secondo periodo) e Vigasio — segnando tante reti da bomber navigato. Con 98 gol, è il miglior marcatore straniero nella storia della Serie B italiana. In carriera ha totalizzato circa 592 presenze con 207 reti tra club e nazionale ed è stato anche capocannoniere della Serie B nella stagione 2014-15 con il Modena. Dal 2021 al 2022 ha giocato per il Vigasio, club dilettantistico italiano, prima di concludere la carriera e intraprendere una breve carriera da vice allenatore e consulente con il club Clivense, fondato dall’ex compagno Sergio Pellissier.

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