NOVAROMENTIN SERIE D - Luca Crivelli, attaccante argentino classe 2005, arriva dal San Lorenzo
Non è affatto detto che per cambiare passo serva solo esperienza. A volte basta il coraggio di mettere in campo talento, fame e un pizzico di imprevedibilità. La Novaromentin ha scelto la strada della freschezza: con un annuncio ufficiale, ecco l’arrivo di Luca Crivelli, attaccante argentinoclasse 2005, cresciuto indossando la prestigiosa maglia del San Lorenzo. Una mossa chiara, anzi chiarissima: alzare l’asticella puntando su un profilo giovane, con margini di crescita importanti e la voglia matta di incidere fin da subito.
CHI È LUCA CRIVELLI E PERCHÉ QUESTO INNESTO FA RUMORE Luca Crivelli è uno di quei profili che ti incuriosiscono al primo sguardo: argentino, classe 2005, la scuola di un club storico come il San Lorenzo sulle spalle e l’aria di chi vuole prendersi la scena. Il suo arrivo in Italia alla corte del tecnico Marco Molluso non è un salto nel vuoto, ma un passaggio ponderato: le prime esperienze in patria gli hanno dato struttura, mentalità e ritmo; ora tocca trasformare quel bagaglio in minuti pesanti, gol e giocate che contano. Domanda semplice: è pronto? La risposta la darà il campo, ma il biglietto da visita promette bene.
UNA STRATEGIA CHE PARLA CHIARO: INVESTIRE SUL FUTURO La Novaromentin non ha pescato a caso. L’operazione Crivelli è un manifesto programmatico: inserire in rosa talenti emergenti in grado di accendere l’attacco oggi e diventare patrimonio tecnico domani. Perché puntare su un classe 2005? Perché il calcio moderno premia coraggio e programmazione. E chi non rischia il dribbling, difficilmente trova la porta. Con Crivelli, il club manda un segnale al campionato e ai propri tifosi: la linea è tracciata, si lavora sul lungo periodo senza dover essere per forza comprimari in quello attuale, con l’obiettivo di alzare gradualmente la qualità del reparto offensivo.
COSA PUÒ PORTARE SUBITO ALLA NOVAROMENTIN Senza cadere nella tentazione delle etichette, un attaccante giovane come Luca Crivelli porta tre ingredienti preziosi: intensità, voglia di incidere e disponibilità a mettersi al servizio dell’idea di squadra. Che sia prima o seconda punta, finalizzatore o attaccante di raccordo, lo diranno i primi allenamenti e l’utilizzo dello staff tecnico. In che contesto lo vedremo? Immaginate un attacco con più verticalità, qualche uno contro uno in più e una presenza costante tra le linee: scenario realistico per un profilo che vuole guadagnarsi il suo spazio pallone dopo pallone.
AMBIENTARSI IN ITALIA: LA SFIDA DENTRO LA SFIDA Arrivare nel calcio italiano è come entrare in un labirinto tattico: servono tempo, letture giuste e la capacità di trovare l’uscita pressando, palleggiando e attaccando lo spazio con i tempi corretti. Crivelli lo sa e ci si prepara con lucidità. L’obiettivo dichiarato è ambientarsi rapidamente, imparare la grammatica del nostro calcio e mettere subito qualche virgola decisiva nel copione della stagione. Qui entra in gioco l’ambiente romentinese: entusiasmo, supporto in una stagione che parte con premesse meno battagliere della precedenti e una piazza pronta ad abbracciare il talento con il gusto della nuova scoperta. Non è già un assist? L’attesa, diciamolo, è già mezza esultanza.
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