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Serie D

Fantasia, tecnica e gol: ecco l'acquisto che può cambiare le sorti dell'intero campionato

Il Club Milano è pronto a piazzare un altro colpo: è un classe 2006 e ha già 4 presenze in Serie C

Mattia Tommaso Marchetti

Mattia Tommaso Marchetti: nella passata stagione 4 presenze in prima squadra e 21 partite e 8 gol con la formazione Primavera

Quando un trequartista classe 2006 prepara la valigia per andare a prendersi minuti veri, la domanda sorge spontanea: c’è modo migliore per accelerare la crescita che misurarsi con il calcio dei grandi, fatto di contrasti duri, ritmi alti e responsabilità pesanti? Mattia Tommaso Marchetti è a un passo dal trasferimento in prestito dal Renate al Club Milano, formazione che si appresta a competere nel Girone A del campionato di Serie D nella stagione in arrivo. Operazione lineare, obiettivo chiarissimo: mettere benzina nel motore con esperienza sul campo, senza perdere il filo con la casa madre.

IDENTIKIT: FANTASIA TRA LE LINEE
Marchetti è un trequartista, ruolo che in Italia sa ancora stregare. Quel numero dieci moderno che si muove tra le linee, riceve spalle alla porta e si gira in un lampo, cercando l’imbucata giusta o la rifinitura che spacca in due la difesa. Classe 2006, quindi giovane ma già dentro un percorso professionale: talento, visione e quell’istinto da rifinitore che il Club Milano ha scelto di portare nel proprio reparto offensivo per aumentare la creatività in vista del via alla nuova stagione. L’operazione, che si configura come un prestito, è il classico scambio win-win: il Renate continua a valorizzare i propri talenti inviandoli dove possano trovare spazio; Marchetti può misurarsi con un contesto competitivo e accumulare minuti; il Club Milano si assicura un prospetto interessante per alzare il tasso tecnico tra le proprie mezzepunte. Per un giovane, il minutaggio non è un dettaglio, è tutto: ritmo gara, letture in tempo reale, gestione delle transizioni. È come passare dal torello alla partita vera: cambia la prospettiva, cambiano i tempi di giocata, cresce il bagaglio.



CLUB MILANO, PERCHÉ SÌ
Il Club Milano mette una fiche pesante sulla fantasia. In un campionato dove l’equilibrio la fa spesso da padrone e le partite si decidono su episodi, avere tra le mani un trequartista o attaccante esterno che sappia accendere la lampadina nei trenta metri finali può rappresentare l’arma tattica che sposta gli equilibri. Visione di gioco, ultimo passaggio, capacità di trovare la zona di luce tra difesa e centrocampo avversari: sono esattamente le corde che un allenatore chiede a un profilo come quello di Marchetti quando cerca la giocata che rompe lo 0-0. Questo movimento di mercato si inserisce nel quadro delle strategie di crescita dei giovani da parte del Renate. Tradotto: non si perde di vista il patrimonio tecnico, lo si fa respirare altrove per ritrovarlo più pronto. Prestito come palestra, con la maglia del Club Milano ad agire da casacca d’allenamento speciale. Perché? Perché la continuità serve tanto quanto il talento. E in un campionato tosto come la Serie D, ogni pallone pesa: perfetto per temprarsi.

TATTICA E INTERPRETAZIONE: DOVE PUÒ INCIDERE MARCHETTI
Immaginiamolo tra le linee, in appoggio alla prima punta o a cucire il gioco con i centrocampisti: ricezione orientata, controllo a seguire, testa alta e scelta rapida. Se il Club Milano cercherà ampiezza, il trequartista potrà diventare la cerniera tra esterni e terminale offensivo; se invece si punterà su densità centrale, allora toccherà a lui trovare l’imbucata nello stretto. Non è solo questione di numeri sulla lavagna, ma di letture. E lì, il bagliore del talento può fare la differenza.

UNA SFIDA DA PRENDERE DI PETTO
Si dice che il calcio dei grandi sia un ascensore: o sali con decisione, o resti bloccato al piano. Per un trequartista classe 2006, buttarsi nella mischia della Serie D è la scelta di chi non ha paura di sporcarsi i calzettoni per illuminare la trequarti. L’accordo imminente tra Renate e Club Milano accende i riflettori su un ragazzo che ha bisogno di campo per sprigionare il proprio repertorio. E allora, la domanda finale è naturale: quando il fischio d’inizio suonerà, vedremo il classico colpo tra le linee capace di cambiare la storia di una gara? Il terreno è pronto, il palcoscenico pure. Adesso tocca a Mattia Tommaso Marchetti mettere il pallone sul dischetto e calciare forte, mirato, con personalità.

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