Chi l’ha detto che il mercato “dei grandi” è l’unico che sposta gli equilibri? A volte, le scelte che contano si fanno in silenzio, con il cronometro in mano e lo sguardo lungo di chi sa che il talento va coltivato dove si suda davvero. Il Como ha premuto sull’acceleratore del progetto giovani e ha messo due prospetti sul rettilineo giusto: Giuseppe Mazzaglia al Piacenza e Thomas Diego Altomonte alla Pro Sesto, entrambi in Serie D. Scelta coraggiosa? No, scelta intelligente. Perché per diventare grandi, prima bisogna fare legna nei campi che non perdonano.
DUE COLPI IN USCITA PER FARE UN PASSO AVANTI
Non solo entrate, dunque. Nelle ultime ore il Como ha lavorato per garantire continuità a due protagonisti della Primavera. Risultato: doppia operazione in uscita, ma con vista crescita. Prestiti secchi, obiettivo minuti, ritmo, responsabilità. Tradotto in gergo di spogliatoio: testare i muscoli tecnici e caratteriali in un torneo tosto come la Serie D, dove ogni pallone pesa come un macigno e ogni domenica è una verifica.
GIUSEPPE MAZZAGLIA, REGIA E NUMERI: AL PIACENZA PER ALZARE L’ASTICELLA Il primo nome è quello di
Giuseppe Mazzaglia. Centrocampista italiano, classe 2006, cresciuto nel vivaio del
Como e con il primo contratto da professionista firmato nel 2024. Nella scorsa stagione è stato il faro della squadra Primavera, che ha guidato fino ai
playoff del campionato
Primavera 2: 30 presenze, 4 gol e 9 assist. Non bruscolini. Il comunicato ufficiale del club è chiarissimo: «
Giuseppe Mazzaglia, centrocampista cresciuto nel vivaio del Como 1907, è stato ceduto in prestito al Piacenza, formazione militante in Serie D, fino al termine della stagione. Questo prestito rappresenta un’importante opportunità per Giuseppe di portare avanti il suo percorso di crescita in un ambiente competitivo». Che cosa significa in campo? Che Mazzaglia potrà
misurare tempi di gioco e letture, palloni puliti e contrasti sporchi, contro avversari smaliziati. Al
Piacenza troverà un contesto dove la tecnica deve essere funzionale e la
velocità di pensiero fa la differenza tra un corridoio che si apre e una ripartenza presa in faccia. È la palestra ideale per chi, come lui, ha già fatto vedere di saper mettere il compasso sulla trequarti: ora si tratta di farlo con
continuità, lontano dai riflettori ma sotto l’occhio attento di chi programma il futuro.
THOMAS DIEGO ALTOMONTE, STRAPPI E SINISTRO: ALLA PRO SESTO PER MINUTI PESANTI L’altra mossa riguarda
Thomas Diego Altomonte. Ala sinistra, classe 2006, arrivato alla Primavera del Como a gennaio e subito dentro la trama dei “giovani lariani”: 17 presenze, 3 gol e 1 assist. L’ufficialità parla chiaro: «
Como 1907 comunica il trasferimento a titolo temporaneo dell’ala Thomas Diego Altomonte alla Pro Sesto, società militante in Serie D». La formula è quella giusta per dare continuità:
prestito fino a giugno. Per un esterno come Altomonte la Serie D è un
laboratorio perfetto: uno contro uno veri, duelli a tutto campo, scelte rapide in spazi stretti. Il sinistro deve cantare, certo, ma deve anche resistere alle
sportellate dei terzini navigati. È lì che capisci se lo strappo basta o se serve anche furbizia di posizione, se la giocata è fine a sé stessa o se diventa gol, assist, peso specifico.
DOMANDE CHE FANNO BENE: COSA VEDREMO DOMANI? Cosa ci dobbiamo aspettare, allora?
Mazzaglia che detta i tempi con lucidità e trova il varco giusto tra le linee?
Altomonte che inchioda il terzino e apre la partita con una serpentina? Le
premesse ci sono, i numeri pure, la strada è quella giusta. Il resto lo farà il campo, arbitro
imparziale e giudice severo. E chissà che a fine stagione, quando si tireranno le somme, non si parli di due
scommesse vinte. Del resto, “Buona fortuna per questa stagione, Giuseppe!” e “Buona fortuna per questa stagione, Thomas!” non sono solo formule di rito: suonano come un
passaggio di consegne, dal settore giovanile al mondo vero, dove ogni controllo orientato è un’idea e ogni corsa senza palla è una scelta.