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Coppa Under 19 élite

La big è già pronta! Gol dopo 4 minuti, doppietta del supersub e un secondo tempo stupendo

Sagulo apre, D'Auria indirizza e chiude: la Calvairate chiude con un 3-0 la sfida con un coraggioso Segrate

Under 19 élite Calvairate•

COPPA UNDER 19 ÉLITE ACADEMY CALVAIRATE · Sagulo e D'Auria, i rossoblù che hanno deciso il primo match di coppa

Sì dice che nel calcio le variabili siano infinite. Perché tutto cambia velocemente, in una frazione di secondo. Una disattenzione in uscita, un recupero fulmineo, e il film di una partita prende una piega ben diversa. Lo raccontano Segrate e Calvairate. Lo dimostra lo strappo di Zekatrinej, lo ripete il piazzato di Sagulo. La storia di un primo tempo bloccato, la storia di una ripresa che il diez, sull’invito dell’ex Cimiano, indirizza verso via Vismara. Con una seconda sliding door, che arriva in un cambio. Nell’ingresso di D’Auria, che si incarica del rigore a pochi minuti dal suo ingresso, che si regala la doppietta a metà ripresa. I rossoblù volano, e inaugurano così la stagione.

BRIVIDO FINALE, RISULTATO INVARIATO

Sono passati 148 giorni da quel 5 aprile, il giorno della matematica certezza della permanenza in élite del Segrate. Sono passati 148 giorni da quel 5 aprile, che fissò il quarto posto della Calva nel girone E. E ora, a distanza di quattro mesi - di attesa, di preparazione - ricomincia la stagione. Con la Coppa che l’anno scorso, vide i padroni di casa fermi ai gironi, e gli ospiti agli ottavi. Invertire la rotta, confermare e migliorare la strada battuta. Ciak, si gira.

E il primo taglio, di inserimento e di occasione, arriva proprio dai rossoblù. Un velenoso filtrante di Boara, un primo sussulto che dà inizio alla stagione dei ragazzi di Achenza. Ma soprattutto al loro assolo. Interrotto dal brivido sul corner di Ciarmoli, disinnescato solo da una lettura di Dordoni, confermato dalla volèe di Bellandi, che non inquadra la porta sull’invito di Fadoudi. Pur con la girata di Brambilla che, il vantaggio Segratese, lo sfiora. Ed è forse lo squillo del bomber che spinge, lentamente, la bilancia verso l’equilibrio. Possesso Calvairate, che si schianta e si ferma contro una squadra, quella di Rossetti, che il campo riesce a occuparlo, e chiuderlo, quando serve. E se il rossoblù con la nove sulle spalle sfiora la traversa a metà primo tempo, e il palo lontano un paio di minuti dopo, il parziale rimane su uno 0-0 che a tratti trema, ma che pochi centimetri continuano a lasciare invariato.

E così, il quarto d’ora finale sembra vivere di fiammate. Della punizione di Brucato che si alza poco sopra la traversa, ma che soprattutto sembra dimostrare che, a conti fatti, la bilancia si tinge lentamente di gialloblù. Non colori definiti - la partita si mantiene tutto sommato equilibrata - ma l’ordine che i padroni di casa mettono in campo. Organizzati. E anche se i tifosi del Giussani tremano sul sinistro di Tremola, la forma organizzata di una squadra compatta - e il giallo che rimedia D’Ambrosio per evitare l’avanzata di Sagulo - lascia così il parziale invariato fino al duplice fischio: un doppio brivido, prima degli spogliatoi, fra l’incornata del nueve di casa e la sfida a tu per tu del dies di Via Vismara, su cui però risponde presente Rizza, minaccia lo 0-0, ma l’arbitro rimanda ogni discorso.

SAGULO INDIRIZZA, D’AURIA STUPISCE

E come in un loop cinematografico, il primo brivido della ripresa lo regala Boara. Ancora rasoterra, ancora fuori di poco. Qui, però, cut: il filo rosso si spezza. Nel recupero di Zekatrinej, nel filtrante che l’ex Cimiano confeziona per Sagulo. Palla da una parte, portiere dall’altra, e la Calvairate scappa. Nel punteggio, che a cui si aggiunge un due poco dopo. Sempre dai piedi dell’undici passa la minifuga degli ospiti, che si affidano al suo esterno. Attacco dentro al campo, e rossoblù che si ritrovano di nuovo in area. Un batti e ribatti, una mano che si alza troppo e che impatta con la sfera. Solo un risultato: penalty, affidato al neoentrato D’Auria. Rizza intuisce, ma non può evitare il doppio vantaggio avversario.

Uno 0-2 che scuote i gialloblù, che reagiscono tentano subito di rientrare in partita. Non nel parziale che, almeno in questa fase, rimane invariato, quando più nell’atteggiamento e nella tattica. Ma con di fronte una formazione galvanizzata tutto è più complesso. E quando i guantoni di Dordoni leggono e disinnescano ogni tentativo nella propria area, il coefficiente di difficoltà si alza ancor di più. E se, come commentano i tifosi di casa, «di tempo ce n’è», è anche vero che del suo scorrere sembra farsi padrona la formazione di Achenza. Che prende lentamente il controllo della sfera; e che di fame sembra averne ancora. Come dimostrato dalla punizione di Bellandi, su cui l’ex Cavenago vola, come dimostrato dal piazzato di D’Auria - sempre su assist di Zekatrinej - che consegna al supersub la doppietta e ai suoi il 3-0.

Spinti dalla foga, aiutati anche dai cambi, sono i rossoblù a prendersi inesorabilmente il controllo del campo. Dall’autore del doppietta, dal duo Amenghawon - Pertegato. E se i sogni sono alimentati dalla punizione del proprio capitano, che piazza per la seconda volta - stavolta sul palo del portiere, è ancora l'uno di Rossetti a negare il poker rossoblù. E nonostante il cuore gialloblù continui a battere - e gli affondi di Brambilla non si fermino - a fissare il 3-0 ci pensa il triplice fischio. Great Start, Calvairate.

IL TABELLINO

SEGRATE-ACAD. CALVAIRATE 0-3
RETI: 4’ st Sagulo (A), 10’ st D’Auria (A), 30’ st D’Auria (A),
SEGRATE (3-5-2): Rizza 7.5. Modugno 7. Scimone 6.5. Ciarmoli 6 (32’ st Bonanni sv). Maruzzelli 6.5. D’Ambrosio 6.5 (10’ st Albano 6). Frontini 6. Picariello 6 (10’ st Bidoggia 6.5). Brambilla 7.5. Crippa 6 (25’ st Stevan 6.5). Brucato 7 (25’ st Negri 6). A disp. Passerini, Caserta. All. Rossetti 6. Dir. Cattaneo
ACAD. CALVAIRATE (4-2-3-1): Dordoni 7.5, Milano 7, Tretola 6.5, Boara 7 (5’ st D’Auria 8.5), Pirri 7, Licata 6.5 (5’ st Bahi 7), Favaro 6.5 (5’ st Amenghawon 6.5), Bellandi 7.5, Fadoudi 7 (15’ st Zubani 7), Sagulo 8 (25’ st Pertegato 7.5), Zekatrinej 8. A disp. Gironi, Seferi, Luraghi. All. Achenza 8. Dir. Colombi
ARBITRO: Jefferson di Cinisello Balsamo 7
AMMONITI: Scimone (S), D'Ambrosio (S), Aibano (S), Stevan (S), Licata (A), Pirri (A).

LE PAGELLE

SEGRATE

Rizza 7.5 Pochi centimetri lo separano dal primo rigore parato della stagione: intuisce su D'Auria, ma non può evitare il 2-0. Diverso il discorso - e il risultato - quando si parla delle punizioni di Bellandi: legge quella sul proprio palo, interviene sulla precedente sul legno lontano. Tre è forse un numero bugiardo vista la prestazione. 
Modugno 7 A inizio ripresa, quando per l'ennesima volta si lancia e s'invola sull'out di destra, qualcuno dagli spalti lo definisce Cavallo Pazzo. Perché è veloce come Spirit, e perché fermarlo è impresa quantomeno ardua. Serve un raddoppio e un rinvio negli spalti per riuscirci. Ma ciò basta a definirne un archetipo di esterno. 
Scimone 6.5 Uno dei duelli più avvincenti della sfida è quello che intraprende con Sagulo: la determinazione del primo, la determinazione del secondo. Risultato? Quando il diez arriva sul suo lato non si sa cosa potrà accadere. E "determinazione" è forse il miglior appellativo per definirlo: come quando, a metà primo tempo, perde palla, ma la insegue e la recupera. E finché non è di nuovo sua, non molla. 
Ciarmoli 6 Una posizione mediana fra difesa e centrocampo lo rende abile e arruolabile in ogni fase: la sua fisicità fa il resto. Difficile ritagliarsi uno spazio per offendere, facile - almeno per come lo fa sembrare - essere sempre pronto ad aiutare gli altri. Sacrificio (32’ st Bonanni sv).
Maruzzelli 6.5 Capitano vero, di quelli che non mollano mai, che rimangono alla guida della nave fino al triplice fischio. Sono le sue chiusure a rendere difficile a Fadoudi il compito di attaccante, è il suo posizionamento a dare certezze e sicurezze alla retroguardia gialloblù.
D’Ambrosio 6.5 Alle sue cavalcate, dal passo cadenzato ma inesorabile, sono affidati i veloci ribaltamenti di campo tentati dal Segrate nel corso del primo tempo. Un lavoro estenuante, ma che si prende sulle spalle. Senza paura, e senza farsi mai trovare impreparato quando si tratta di arroccarsi sul castello. 
10’ st Albano 6 Il castello comincia a svuotarsi di uomini per difendere, comincia a riempirsi di uomini che cercano di attaccare. Ma nella mischia, sulla torre di vedetta lui c'è inesorabilmente; anche nei minuti finali quando il Segrate si affida al suo posizionamento, lascia a lui l'intera fase difensiva e cerca di attaccare.
Frontini 6 A tratti funambolico, nei modi in cui cerca di insinuarsi fra le maglie rossoblù, ma costantemente alla ricerca dello spazio giusto per attaccare. Segue l'azione offensiva, ripiega coi compagni, recupera e tenta di ripartire. Gli spazi sono pochi, ma la voglia è quella giusta. 
Picariello 6 Andirivieni per tutto l'out di destra, sganciandosi dalla propria posizione naturale, nel tentativo di aiutare i compagni. Scende e sale, dalla bandierina, fino al limite dell'area di rigore avversaria. 
10’ st Bidoggia 6.5 Entra e comincia una costante azione di pressing. Ricerca la palla quand'è vicina a lui, la prova a prendere anche quando si allontana dalla sua zona. Persino a gioco fermo, continua a lottare. Gli spazi mancano, ma l'ingresso è col piglio giusto.
Brambilla 7.5 In una sorta di struttura circolare gialloblù, il Segrate inizia ad attaccare grazie a lui; conclude in attacco con lui. Da quella sgroppata che porta al giallo di Licata, fino all'ultima sgroppata a recupero scaduto. Nel mezzo, tanta lotta spalle alla porta, tanta ricerca dei pali di Dordoni. Il gol non arriva, ma l'impatto al Giussani c'è stato. 
Crippa 6 Agire alle spalle di Brambilla, in un centrocampo così folto: difficile. Tener sempre e costantemente il pallone attaccato ai propri piedi, come fosse magnetico? Fatto. Complicato trovarsi gli spazi, ma la propria qualità emerge ogni volta la sfera sia nella sua disponibilità. 
25’ st Stevan 6.5 Un attaccante che entra e vede poco dopo la propria squadra sotto di tre non ha un compito facile: un attaccante che entra e, nonostante il parziale, cerca in tutti i modi di aiutare la propria squadra, di combattere, non è cosa da poco. Arriva come il primo, ma nel corso della ripresa si trasforma nel secondo. 
Brucato 7 Il suo lavoro permette al tecnico gialloblù di cambiare velocemente il proprio disegno tattico; ripiegando velocemente, risalendo in una frazione di secondo. E poi, nel momento clou, rischia il colpaccio: la punizione gira, ma non si abbassa in tempo. E, alla fine, si spegne sul fondo. 
25’ st Negri 6 Ed è proprio alle sue energie, insieme a quelle di Albano, che si affida Rossetti nel tentativo di mantenere invariato il passivo, cercando così di renderlo meno amaro. Entra e si mette lì, a cercare di contenere le scorribande di Zubani scatenato sull'out di destra.
All. Rossetti 6 Esordio amaro in Juniores per il nuovo allenatore dell'élite gialloblù. Amaro nel punteggio, non nella prestazione. Perché se i tre gol sembrano essere il frutto di tre disattenzioni, la compattezza mostrata nella prima frazione dimostra che si sta lavorando bene; bisogna proseguire, ma i presupposti son quelli giusti. Si paga un po' di inesperienza, ma con la consapevolezza che il margine di miglioramento c'è. 

ACAD. CALVAIRATE

Dordoni 7.5 Ogni pallone che arriva nell'area rossoblù è, sistematicamente, suo. Quelli che spiovono nello specchio della porta, quelli che ci arrivano molto vicino, quelli che ci vanno molto lontano. Una presenza costante, un dato che parla più di tutto: zero sono i gol subiti, nonostante il Segrate abbia creato. 
Milano 7 Incredibile quella chiusura in spaccata a inizio ripresa. E chissà, se non fosse stato lì, cos'avremmo raccontato. Perché, col risultato ancora in bilico, un pareggio in quel frangente avrebbe riaperto ogni discorso. Ma la scivolata è perfetta e la Calva rimane avanti. 
Tretola 6.5 Brivido, quello che corre lungo la schiena dei tifosi gialloblù, quando quel sinistro "da casa sua" sibila pericolosamente vicino al palo di Rizza. Brivido, quello che cancella dalla schiena dei tifosi rossoblù, quando con una chiusura efficace toglie la palla dai piedi di Modugno
Boara 7 Un tocco di suola, che sposta la palla dalla disponibilità degli avversari, e la lascia a quella dei compagni. Il tocco che lo contraddistingue, che lo rende estremamente riconoscibile. Nel mezzo, anche le due conclusioni che, come simbolici passi della partita, inaugurano primo e secondo tempo e suonano la carica rossoblù.
5’ st D’Auria 8.5 Venti minuti per siglare la prima doppietta della stagione. Tradotto in altri termini, un gol ogni dieci minuti. Statistica bugiarda (forse), ma che dà l'idea dell'impatto del "supersub" di Achenza. Un rigore, non bellissimo ma efficace, un rasoterra imprendibile. E la Calvairate vola. 
Pirri 7 Più da libero nel corso del primo tempo, quando è Licata a prendersi sulle spalle la marcatura di Brambilla, a uomo - presenza fissa e costante - sull'attaccante ex Real Crescenzago nella ripresa. Quando il lavoro sporco diventa il suo, ma la sua porta rimane inviolata. 
Licata 6.5 La marcatura del nove gialloblù ha bisogno di un tempo di lettura; impersonato dal giallo che rimedia a inizio primo tempo. L'inizio della risalita, perché da lì il suo modo di difendere si adatta alle caratteristiche dell'avversario. Diminuisce la necessità del fallo - e sembra non pesare il giallo - aumenta l'efficacia dell'intervento. 
5’ st Bahi 7 Inizia una fase di studio, da cui capisce una cosa: può attaccare, cercare l'affondo. Si alza, costantemente, sopra la linea di metà campo. Cerca i compagni più avanzati e, quando non può, prova anche a cercare la porta. 
Favaro 6.5 Quality and quantity: binomio eccellente, e necessario in quella zona di campo. Anche se, nel suo caso, "zona di competenza" si applica a un'area molto ampia. Dalla propria area di rigore, fino alla bandierina avversaria, passando per tutta la mediana. 
5’ st Amenghawon 6.5 Il suo zampino, nella carambola che porta al penalty del 2-0, c'è. Prima e dopo, tanta ricerca della porta avversaria. Per ricominciare lì dove aveva finito in Under 17. Lo specchio gialloblù non lo trova mai pulito, ma la sua natura di bomber emerge costantemente. 
Bellandi 7.5 Alla guida della manovra dal basso c'è costantemente il capitano rossoblù. Che ogni tanto rischia, ma che non perde quasi mai il pallone; e che, col tempo, riesce anche a ritrovare i pali di Rizza. Ed è solo l'ex numero uno del Cavenago a negargli il gol. 
Fadoudi 7 Da attaccante, onnipresente. Da esterno, onnipresente, e responsabile del tocco di mano che porta al rigore del 2-0. Una piccola soddisfazione che non cancella la fame del gol, ma conferma la sua capacità di incidere. Per togliere quei centimetri che lo separano dalla rete e dalla prima gioia di questa stagione, c'è tempo. 
15’ st Zubani 7 Attacca, punta e scalpita. Da quando scocca il quindicesimo ed entra in campo, a quando scocca il quarantottesimo ed esce dal campo. Dribbla, si accentra e calcia: movimento da depositare alla SIAE, con pochi centimetri che lo separano dal gol.
Sagulo 8 Aveva già incantato, con una fuga "di rabbia" con cui si era liberato di Scimone. E se nel primo tempo la luce si accende, è nella ripresa che inizia a brillare. Legge l'intervento del compagno, s'inserisce. E un tiro che spiazza il portiere fa il resto. Il risultato è nel punteggio: 1-0 Calvairate. 
25’ st Pertegato 7.5 Alle spalle di Amenghawon c'è lui. A creare numerosi grattacapi alla difesa gialloblù, c'è sempre lui. Inizia un'azione offensiva che continua per venti minuti. Funambolico e clamorosamente efficace. 
Zekatrinej 8 Qualche sgroppata offensiva, tanto supporto alla fase difensiva. Così aveva chiuso il primo tempo, ma la sua storia era pronta a cambiare: intercetta, attacca, serve l'assist. Ed è 1-0. Dopo cinque minuti, attacca, serve. E arriva il penalty del 2-0. A un quarto d'ora dal termine, apparecchia il tris gialloblù.
All. Achenza 8 Un esordio convincente. In tutte le fasi, in tutti i ruoli, ma soprattutto nella coesione che questo gruppo ha. Dalla panchina si è alzato l'autore della doppietta, più altri giocatori che hanno saputo spaccare la partita. E, come sottolinea, i complimenti vanno a tutti. La stagione è lunga, le premesse sono ottime. 

ARBITRO

Rojas Pariona Jefferson di Cinisello Balsamo 7 Qualche protesta si leva nei primi minuti, dopo il giallo a Licata. Ma la risposta arriva subito, perché il metro si mantiene coerente. E le proteste si spengono, non riaccendendosi nemmeno in occasione del rigore. Fischio puntuale e irregolarità che sembra esserci. 

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