Eccellenza
11 Settembre 2025
ACCADEMIA BORGOMANERO-BORGOSESIA ECCELLENZA - L'attaccante Jean Enrico Kouadio nella partita di sabato 7 è stato vergognosamente bersagliato da insulti razzisti da parte di alcuni tifosi ospiti
Chissà se più di 11 anni fa ai tempi di Romentinese-Stresa nel commentare la squalifica di 10 turni di un giocatore avversario per insulti razzisti nei confronti di un difensore della sua squadra («Siamo nel 2014 e ci tocca sentire ancora certe cose» aveva detto all'epoca), l'attuale allenatore dell'Accademia Borgomanero, Thomas Forzatti, avrebbe mai pensato di rivivere un copione simile. Adesso siamo nel 2025 e questa volta non si parla di scontro verbale tra due giocatori, ma cambia poco. Gli insulti razzisti rivolti all'attaccante rossoblù Jean Enrico Kouadio dai tifosi del Borgosesia nella partita di sabato 7 giocata al Margaroli di Borgomanero si sentono dall'audio delle riprese video della partita («Scimmia! Scimmia! Scimmia!»), sono stati sentiti anche dal campo, e obbligheranno così il team valsesiano a una gara a porte chiuse.
IL «FATTACCIO» DURANTE LA PARTITA
Si è pronunciato dunque il Giudice Sportivo Territoriale sul caso della settimana, esploso già durante il match della prima di campionato, vinto poi 2-1 dal Borgosesia nel Girone A di Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta. Qualche attimo di concitazione c'era stato già in campo, con lo stesso Kouadio (giocatore italiano, di origini ivoriane) amareggiato per l'accaduto, pur determinato nel chiudere l'incontro con la migliore prestazione possibile. Nel post partita poi la dirigenza dell'Accademia Borgomanero aveva chiesto alla terna arbitrale di riportare nel referto quanto era accaduto. Cosa che a quanto pare è stata poi fatta.
SI PRONUNCIA IL GIUDICE SPORTIVO
Ecco infatti un estratto del comunicato numero 15 pubblicato giovedì 11 nel quale si ufficializza la partita a porte chiuse per il Borgosesia: «Per il comportamento dei propri sostenitori che durante il secondo tempo della gara, hanno ripetutamente pronunciato insulti di carattere discriminatorio e razzista nei confronti di un giocatore della squadra avversaria (sanzione ex artt. 28 e 8 c. 1 lett. d CGS). La circostanza è stata segnalata dall'Assistente arbitrale n. 2 al Direttore di gara. Non sussistono circostanze attenuanti che possano in qualche modo mitigare la responsabilità della società, considerato che i suoi dirigenti sono stati inermi di fronte al comportamento dei propri tifosi. Si avvisa la società che, in caso di recidiva, si applicheranno, tenuto conto delle concrete circostanze dei fatti e della gravità e rilevanza degli stessi, sanzioni economiche di maggior rilievo e le altre sanzioni previste dal Codice, compresa la perdita della gara».
ANCHE UNA MULTA
Per la società valsesiana anche una multa di 350 euro. Nell'immediato post partita e anche nei giorni scorsi non si sono registrate prese di posizione da parte del Borgosesia nei confronti dei suoi tifosi responsabili degli insulti razzisti. In maniera dunque analoga a quanto accaduto sul campo e segnalato dall'arbitro nel proprio referto a proposito dei «dirigenti inermi di fronte al comportamento dei propri tifosi». Da subito invece l'Accademia Borgomanero aveva denunciato l'accaduto tramite i propri canali ufficiali. Certo, partendo dal «fattaccio» di domenica fa specie pensare che in questa stagione in Serie A con il Milan si sia registrato l'esordio di Bob Omoregbe, attaccante 2003 di origini nigeriane che in prima squadra aveva mosso i primi passi proprio con il Borgosesia in Serie D fino al 2022. E che nessuno ai tempi aveva mai osato apostrofare con epiteti razzisti.