Promozione
19 Settembre 2025
PROMOZIONE GRENTARCADIA • Mattia Citterio
Playoff, ripescaggi, mercato, presentazioni, gironi, regolamento, amichevoli e Coppa: un fiume in piena che non si è praticamente mai fermato, fino al weekend più atteso di tutti. Quello che vuol dire tornare all'inizio del ciclo infinito, come se fosse Dark, per vivere tutto da capo, ma tutto in maniera differente. Nuovi protagonisti, nuove sfide, nuove storie, regalate da un Girone B che può finalmente scriverlo a caratteri cubitali: è tornato il campionato, e la prima giornata racconta già tanto.
Come i colori del weekend, lo dice la Serie A. Bianconero, i colori delle due squadre più attese del campionato, ma anche bianco e nero, i colori dei loro due umori. Quello di un Meda che parte come meglio non poteva chiedere, quello di un'Olginatese ridotta invece all'osso dagli infortuni. Il Cinghiale di Cairoli inizia infatti alla carica: 4-0 al Castello Cantù già nel primo tempo. Lanzarotti apre i giochi su cross di Ortolani, Ronzoni raddoppia da fuori, Personè conclude un'azione bellissima, avviata da Ortolani e Brenicci e rifinita dal velo di Pietropoli, infine di nuovo Ronzoni fa doppietta su sponda di Petito da corner. «Abbiamo approcciato benissimo, abbiamo dominato sotto ogni punto di vista. - dice Giovanni Cairoli, che però usa anche il bastone coi suoi - Nella ripresa abbiamo un po' mollato. Non abbiamo rischiato, però abbiamo avuto troppa supponenza».
L'Olginatese, invece, dopo gli acciacchi di Cortesi, Belingheri, Fischetti e Todeschini, per il quale si teme un brutto infortunio al ginocchio, si ritrova addirittura a finire in 10 contro 11 la sfida d'apertura con la Vibe Ronchese, perdendo dopo 9 minuti Chakhssi (distorsione alla caviglia) e Tagliabue nel finale. «Siamo in grandissima emergenza e penso lo saremo ancora per un po' di partite. - avvisa Nicolò Conca - Non siamo la squadra che si può pensare da fuori, ma cerchiamo di fare il possibile e di sistemarci». Intanto l'esordio va in archivio con il primo punto stagionale, frutto della seconda rete del classe 2007 Tironi e della risposta del 2006 Aloise, ex Manara alla prima firma nel mondo dei grandi.
Nel lecchese, però, c'è anche chi festeggia, come l'Ars Rovagnate, che con il piattone di Palvarini su palla in mezzo di Fumagalli e il rigore di Zorloni, preso dal subentrato Sala, promessa dell'Under 19, supera una Pontelambrese più performante in avvio secondo Davide Ziliotto: «Sono partiti meglio loro nei primi 20 minuti, noi abbiamo dovuto sistemarci, poi alzando il baricentro abbiamo costruito qualche palla gol. Abbiamo fatto quello che avevamo preparato. Nel secondo tempo siamo stati bravi con la linea difensiva a concedere il possesso, ma senza affanni». Chimica da trovare là davanti per Cristian Campi, allenatore ospite, che però toglie pesi al suo attacco: «C'è da lavorare in generale perché non si può puntare il dito solo sul reparto offensivo, se fanno fatica vuol dire che fatichiamo a servirli in maniera corretta. Mi dispiace per il risultato perché secondo me abbiamo fatto una buona gara, prendendo due gol solo in ripartenza su nostri angoli. Un pareggio forse sarebbe stato più giusto».
Rimonta invece di spirito della Base 96, che con la doppietta di Marinoni annulla il 3-1 del primo tempo costruito dalla ColicoDerviese. grazie al colpo di testa di Colombo su cross di Invernizzi, allo scarico di Fall per Raba (al secondo gol stagionale dopo quello fatto in Coppa) e al colpo di tacco sempre del numero 11 per smarcare Colombo, già pronto per ripetere le 12 reti dell'ultimo campionato vissuto con la Pontelambrese. In mezzo il timbro di casa di Odone, tra i migliori in campo secondo il «Toro» Davide Castagna, che commenta: «Abbiamo trovato contro una squadra forte ed esperta, molto brava davanti. Dobbiamo lavorare a livello individuale, nella fase di non possesso e prevenzione, però sono contento della proposta di gioco e della reazione avuta». Mastica un po' amaro invece Pietro Altarelli, che analizza: «Sembrava l'avessimo messa in ghiaccio, poi nella ripresa non ci siamo presentati, un po' per la stanchezza e un po' perché abbiamo staccato la spina. Peccato, però troviamo le cose positive: abbiamo fatto bene e segnato tre bei gol».
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Un cartellino, quello ricevuto da Citterio per essere uscito e entrato dal campo senza il consenso del direttore di gara, molto discusso dal collega Massimiliano Cavalli, che commenta: «Il nostro giocatore è arrivato a bordocampo per mettersi la lente a contatto visto che gli era uscita. Gliel’abbiamo cambiata al volo, come quando si cambiano i parastinchi. Può essere un passo dentro o uno fuori, non lo so, ma non accetto una cosa del genere, non si è mai vista nella storia del calcio. Penso che se l'assistente fosse stato un dirigente del Morbegno non avrebbe avuto il coraggio di segnalare una cosa del genere». Sulla sfida invece: «Sicuramente abbiamo fatto qualcosa in più di loro. Nel primo tempo loro hanno corso tanto, quindi a inizio ripresa erano in difficoltà. Poi poteva succedere di tutto, però sembravano un po' sulle gambe e con quel cartellino ci siamo innervositi».
A chiudere la prima giornata di campionato i posticipi serali targati Cantù e Civate, che si prendono i primi tre punti della stagione dalle tasche di due neopromosse. I biancorossi di Bertoni battono infatti un Bellagina resistente, capace di rispondere al vantaggio della scarpa d'oro Drago (nella scorsa stagione capocannoniere di tutta la Promozione con 31 gol in 32 gare) grazie al timbro di Corti, ma sconfitto dalla prima rete canturina di Morello, ex Seregno.
Apparentemente a senso unico, invece, il debutto del Civate di Di Rienzo, che supera 5-0 il Rovellasca. Protagonista assoluto il numero 10 Colombo, già leader della Fenice: doppietta in Coppa, tripletta in campionato e sono già 5 reti in 2 gare. A intervallare i timbri dell'ex Calolziocorte, l'autorete di Michi e il rigore di Bakal, che completano il 4-0 di fine primo tempo. Un successo pesante, che consegna momentaneamente la vetta della classifica ai lecchesi.

Ad aprire le danze il secondo big match della stagione, nonché il secondo di fila per il Lesmo di Fossati. Sabato alle 15:30 sarà infatti Meda-Lesmo: i bianconeri per alzare l'asticella, gli ospiti per trovare i primi punti in una partenza messa in salita dal calendario. Occhi puntati poi sulla sfida tutta meratese tra Manara e Ars Rovagnate, uno dei due incroci tra avversari vincenti al debutto. L'altro? Morbegno-Civate.
Chi punta invece a rialzare la testa sono Bellagina-GrentArcadia e Rovellasca-Castello Cantù, attualmente a secco. Come loro la Pontelambrese, impegnata con la Base 96, mentre il Cantù va ospite della Vibe Ronchese per tenere il passo lassù. A chiudere il programma Olginatese-ColicoDerviese, unico incrocio tra squadre reduci da un pareggio all'esordio in campionato.
Di seguito i giocatori squalificati per una giornata: Mattia Citterio (GrentArcadia).