Promozione
23 Settembre 2025
PROMOZIONE ARS ROVAGNATE • Federico Danesi, il classe 2006 para un altro rigore alla Manara
Seduta lassù, sulla sua terrazza, ad ammirare i due golfi baciata dalla luce di un Sole mai così bello, un po' come lei, che alla seconda giornata guarda tutti dalla cima della classifica. Una vetta sicuramente instabile perché si tratta di 180 minuti su un'infinità, ma nel frattempo l'Ars Rovagnate si gode un'altra settimana perfetta: vittoria e clean sheet, e non proprio su un campo facile.
Nella tana della favorita Manara arriva infatti un 3-0 sonoro. Come il primo gol di Mercuri, dal dischetto, la magia all'incrocio di Federico Palvarini (ex della partita e andato a segno dinanzi al fratello Nicolò), il secondo timbro stagionale di Longoni (su assist sempre del numero 10) e, soprattutto, come il rigore parato da un super Danesi a Tamba sul risultato di 1-0, il secondo stagionale dopo quello negato sempre ai Bersaglieri in Coppa Lombardia ipnotizzando Bianco. «Iniziare meglio di così era difficile. Non diciamo niente, però ovviamente siamo contenti e felici. - dice Davide Ziliotto, consapevole che discorsi a lungo termine dopo appena due settimane sono più che prematuri - Nel primo tempo abbiamo avuto sei palle gol da dentro l'area che non abbiamo sfruttato, calciando fuori o addosso al portiere, mentre loro sono stati pericolosi con un tiro a fil di palo di Bovis. Nella ripresa ero preoccupato perché sembrava la classica partita che diventa un problema se prendi il pareggio, però la giustizia ha guardato bene che parassimo il rigore. Da lì abbiamo ripreso la gara in mano e secondo me è finita in maniera giusta».
Un 3-0 che vuol dire migliore attacco e difesa ancora inviolata, proprio come un Civate che mette in campo «un ottimo atteggiamento e tanto sacrifico da parte di tutti» secondo Giuseppe Di Rienzo nel pari esterno in quel di Morbegno, la terza e ultima squadra capace di mantenere ancora la rete linda. Gol che mancano anche nelle tasche delle due formazioni di Cantù, unite dallo stesso risultato. Una doppia sconfitta per 2-0 firmata Rovellasca e Vibe Ronchese, entrambe alla prima vittoria in campionato. I neopromossi uomini di Emanuele Tallarita conquistano il Castello grazie al tocco sotto di Aseged e all'anticipo di Niesi su assist del subentrato Natale, entrambi arrivati pressando gli avversari. «È stata una buona partita, alla pari, sicuramente meglio di settimana scorsa, quando non ci siamo proprio presentati. - dice il tecnico dei rossoblù, che sul cambio di passo aggiunge - È cambiato l’atteggiamento: la scorsa settimana siamo andati sotto e dopo 10 minuti abbiamo preso un’altra botta, che ti spezza mentalmente. Oggi volevamo vincere e abbiamo fatto una partita per vincere».
Gara che vede però la perdita di Talpo per rosso diretto e quella di Barcella per una possibile frattura della clavicola in seguito a una caduta, da aggiungere allo stiramento di Bruzzese. Recuperato, invece, Sala, che dopo il pestone di settimana scorsa ha fatto il suo ingresso da subentrato, contribuendo a un successo fondamentale sia in chiave salvezza sia a livello di umore. Lato Castello, invece, Alessandro Brenna commenta: «Hanno capitalizzato quei due episodi e poi fatto un colpo di testa con l’uomo in meno. Noi dopo l’1–0 abbiamo fatto un tiro con Moretti salvato sulla linea. Abbiamo calciato 10–15 volte da fuori, oppure sbagliato per 10 volte l’ultimo passaggio: ci siamo incartati sui 30 metri e lì dobbiamo migliorare. Fa girare le scatole perché la gara l’abbiamo gestita, poi due errori li paghiamo. Non sappiamo ancora sporcare la partita e lo paghiamo con un po’ di sufficienza, però siamo in crescita. Dobbiamo stare tranquilli e lavorare, tirando fuori un po’ di cattiveria. In controllo ci è venuta frenesia: dovevamo gestire di più. Comunque siamo giovani, ma abbiamo identità e un nostro gioco».
La Vibe Ronchese di Claudio Misani, invece, giustifica un miglior secondo tempo con il rigore di Brambilla (nato per un presunto rinvio sulla propria mano di un terzino avversario) e il tiro di Corti dagli sviluppi di calcio d'angolo. «Il primo tempo è stato molto equilibrato, si è giocato a centrocampo, sulle seconde palle e in ripartenza: giusto lo 0-0. - analizza la guida biancoverde - Nella ripresa sulla stessa falsariga, poi abbiamo avuto il rigore e da lì l’abbiamo gestita bene. Siamo contenti dei tre punti: partire bene in casa fa sempre piacere, c’era anche la festa del settore giovanile. Oltre alla prestazione, questo è un segnale positivo». Anche perché in totale fanno 4 punti dinanzi a due big, Olginatese soprattutto, sinonimo di un'ottima partenza: «Siamo un po’ un’incognita perché arriviamo dal bergamasco, ma il gruppo è lo stesso ed è stato rinforzato: magari la sorpresa iniziale c’è stata, poi è normale che ci studieranno. Per chi parte con l'obiettivo salvezza, però, è un buon bottino».
Non trova invece il secondo risultato utile di fila la squadra di Marco Bertoni, che però ammette: «È stata una partita da episodio, ma in quel momento loro stavano facendo qualcosina in più. Loro hanno fatto più palleggio, noi siamo stati più diretti. Nel primo tempo hanno annullato loro un gol per carica sul portiere da calcio d'angolo, poi uno a noi per un fallo di Morello, ma sinceramente mi sembravano entrambi regolari». A far la differenza in una sfida da 0-0, dunque, il rigore, ma non solo: «Nella ripresa loro fisicamente hanno fatto meglio di noi, è fuori discussione. Noi prima del rigore abbiamo avuto due palle gol con Barlusconi e Chindamo, però non abbiamo fatto bene. Loro hanno creato più volume, seppur con poche occasioni pulite».
Alcune statistiche disponibili SOLO sull'app di SPRINT E SPORT: clicca l'immagine per scaricarla
Il figliol prodigo è tornato. Annuncio prematuro? Forse sì, forse no, anche se un dato oggettivo è innegabile: Astuti torna a segnare con la maglia dell'Olginatese tre stagioni dopo l'ultima volta. Anni passati in Serie D alla Casatese, prima di decidere di scendere fino alla Promozione per vestire nuovamente i colori del club che l'ha lanciato al massimo livello dilettantistico. Già messi a referto 5 gol tra i grandi con Commisso, il classe 2006 trova la sua prima rete nella prima squadra dell'Olginatese e lo fa con un colpo di testa su cross di Chakhssi che vale il primo successo in campionato di Nicolò Conca. «Sono tre punti importanti perché abbiamo passato delle settimane complesse a livello numerico. Ci voleva, poi vincere senza prendere gol è sicuramente una buona cosa. I ragazzi sono stati bravi a soffrire fino alla fine», commenta il giovane allenatore dei lecchesi, che si stacca così dalla Base 96, unica squadra a quota 2 punti.
I sevesini, che perdono presto Marinoni per un problema muscolare, non vanno infatti oltre lo 0-0 con la Pontelambrese e, anzi, il «Toro» Castagna riconosce: «Loro hanno fatto un’ottima partita: tanta guerra e agonismo. Noi siamo stati bravi in non possesso a limitare i danni, ma è stata una domenica complicata. Siamo soddisfatti del punto portato a casa, anche se davanti potevamo fare molto meglio. Ai punti hanno fatto sicuramente meglio loro». Parole da tradurre in un pareggio amaro per Cristian Campi: «Abbiamo fatto noi la partita per 90 minuti, è mancato solo il gol. Almeno tre/quattro occasioni importanti lasciate lì, siamo stati poco cattivi e imprecisi sotto porta. Anche all’esordio non avevamo fatto male: gara da 0–0 o 1–1 in cui abbiamo pagato alcuni episodi. Oggi però sono soddisfatto: la squadra è stata bene in campo, con gamba e attenzione sulle palle inattive. C'è rammarico per non aver preso i tre punti, ma la prestazione deve darci morale».
Le statistiche complete della tua squadra le trovi SOLO sull'app di SPRINT E SPORT: clicca l'immagine per scaricarla
Quello ritrovato in casa GrentArcadia dopo la contestata sconfitta all'esordio, lasciata subito alle spalle con un 2-1 sulla new entry Bellagina firmato De Ponti e Giacomo Citterio, appena rientrato. Il primo trasforma un rigore preso da Visconti, mentre il secondo risponde subito al pari di Corti sfuggendo sull'imbucata di Amar. «L'avversario è stato ostico, però la prestazione positiva e la vittoria meritata. - analizza il ds Francesco La Fauci - Nel primo tempo abbiamo avuto diverse chance per raddoppiare, nel secondo il loro portiere è stato il migliore in campo, poi un nostro errore in uscita ha portato all’1–1. Fatto il 2-1 potevamo allargare il passivo». Un risultato che permette però di togliersi un po' il torpore di inizio stagione, con la consapevolezza che «siamo gruppo e staff nuovi: servono tempo e continuità per amalgamare 21 giocatori. Le persone sono giuste, il club lavora forte: i risultati arriveranno. Dobbiamo restare uniti quando non gira, perché le prestazioni ci sono».