Promozione
27 Settembre 2025
PROMOZIONE • Roberto Galbiati dell'Ars Rovagnate e Mattia Beretta del Lesmo
Un'altra settimana, un altro weekend, altre partite, altre emozioni, altri protagonisti. Sì, tutto questo finisce ancora una volta nell'album dei ricordi, che pian piano prende sempre più forma, e con lui anche la Top 11 del Girone B di Promozione. Una formazione adattata al classico 4-3-3, con undici nomi da segnarsi per il resto del campionato.
PORTIERE: SEBASTIANO LONGONI (BELLAGINA)

Una vita all'Arcellasco, poi la decisione: cambiare per fare la storia. Quella scritta lasciando un posto da 18 presenze in Eccellenza scendendo fino alla Prima Categoria per difendere i pali del Bellagina, portarlo in Promozione e provare a restarci. Punto fermo tra i pali dei comaschi, Longoni non riesce a evitare la sconfitta di misura con il favorito GrentArcadia (2-1), ma ne complica la vita a suon di interventi, soprattutto in un primo tempo di spinta degli ospiti.
DIFENSORE: RICCARDO CORTI (VIBE RONCHESE)

Il sigillo sulla prima vittoria in campionato della Vibe lo mette lui. Lui che sugli sviluppi di un corner ribattuto, da dentro l'area controlla e calcia siglando il 2-0 finale nella sfida da sfavoriti con il Cantù. Tre punti ai quali Corti contribuisce non solo nell'area avversaria, ma difendendo anche quella dei biancoverdi, che si portano a casa il primo clean sheet anche grazie al contributo del loro numero 2, alla quarta stagione con la formazione di Ronco Briantino. Prossimo step? La sfida proprio col sopracitato Longoni.
DIFENSORE: EL MADHI CHAKHSSI (OLGINATESE)
Da praticamente 15 anni nel giro di Promozione ed Eccellenza, il curriculum dice che non ha bisogno di presentazioni, e l'ex Lissone fa capire il perché anche in questa sua nuova avventura. Preso per essere una delle guide dell'Olginatese retrocessa dopo 30 anni, quando era appena nato, Chakhssi stringe i denti dopo l'infortunio patito all'esordio, contribuisce a mantenere la porta inviolata nella sfida tutta lecchese con la ColicoDerviese e serve l'assist per il gol della prima vittoria in campionato dei bianconeri. Simbolo? Simbolo.
DIFENSORE: ROBERTO GALBIATI (ARS ROVAGNATE)

Baluardo dell'incredibile nono posto della passata stagione, baluardo pure in queste primissime battute della stagione biancorossa. Sì, perché se davanti c'è chi stupisce, dietro c'è chi equilibra, e se la porta inviolata con la Pontelambrese poteva passare in sordina, quello in casa della Manara ha tutto un altro sapore. Campo stretto, intensità massima, avversario dato tra i favoriti per un posto nei playoff e un risultato inaspettato alla vigilia: 3-0 Ars Rovagnate. Uno zero garantito anche dalla leadership di capitan Galbiati, lui che guida i compagni al secondo successo di fila facendo dei biancorossi una delle tre sole squadre a non aver ancora subito un gol. Punto di riferimento.
DIFENSORE: RICCARDO INVERNIZZI (COLICODERVIESE)

Sì, a Olginate finisce con una sconfitta di misura, ma la prestazione viene riconosciuta pure dai bianconeri. La seconda ottima gara per Invernizzi, tra i migliori già all'esordio con la Base con un assist e avviando l'azione del momentaneo 3-1 gialloblù. Un impatto più che positivo in quel di Colico, dove il classe 2003 punta a imporsi in Promozione dopo aver già collezionato 67 presenze in Eccellenza a Cisano. Per ora, missione riuscita.
CENTROCAMPISTA: RICCARDO DE PONTI (GRENTARCADIA)

Faro a Colico e Concorezzo, rinforzo chiave a Giussano e ora perno di un ricostruito GrentArcadia che sogna in grande. Dopo le prime tre sconfitte stagionali, però, serviva una sveglia, e allora a farla suonare è lui, dal dischetto. A sbloccare la sfida con il Bellagina ci pensa infatti De Ponti, che dagli 11 metri trova il modo di superare Longoni e di mettere in discesa una partita poi chiusa da Citterio a un quarto d'ora dalla fine. Il primo tassello di una nuova avventura da provare a illuminare con le solite geometrie in mezzo al campo.
CENTROCAMPISTA: IVAN ASEGED (ROVELLASCA)

Esordio in campionato, primo gol (di classe) e prima vittoria: l'ex Milan, Brescia e Lecco si presenta così. Tornato in Lombardia dopo le esperienze a Siena e Albenga, Aseged fa subito la differenza nella sfida tutta comasca tra Rovellasca e Castello Cantù, contribuendo al riscatto dei rossoblù con un pallonetto glaciale su un pallone strappato alla difesa avversaria. Non solo, tanto il lavoro sulla fascia per creare superiorità numerica e aiutare la squadra, lasciando già un segno sulla maglia rossoblù.
CENTROCAMPISTA: MATTIA BERETTA (LESMO)

Migliore in campo in un 4-0 in casa della grande favorita senza fare gol. Ergo, prestazione da prendere, stampare e appendere da qualche parte nello spogliatoio. Sì perché schierato seconda punta, Beretta fa ammattire la difesa del Meda ricamando azioni su azioni, giocate su giocate, senza lasciare punti di riferimento. Lui, invece, per il Lesmo lo è, e lo fa capire immediatamente con l'assist per Fumagalli a stappare il big match.
ATTACCANTE: FEDERICO PALVARINI (ARS ROVAGNATE)

MVP a mani basse. MVP del risultato più sorprendente della seconda giornata, MVP dell'Ars Rovagnate che stravince a Barzanò, MVP grazie a una prestazione da trascinatore vero: gol, assist e seconda vittoria di fila. E che gol, a giro di mancino all'incrocio opposto, e che assist, sombrero al difensore sulla sinistra, e che vittoria, nella tana della sua vecchia squadra. Il conto dice 2 gol in 2 partite, già la metà di quanto fatto nella scorsa stagione sempre in maglia biancorossa, del tipo che iniziare «meglio di così era difficile», per citare Ziliotto.
ATTACCANTE: NICOLÒ LOLLI (LESMO)

Era rimasto a secco all'esordio, in qualche modo doveva recuperare. Come? Con una doppietta nel big match di giornata, in casa della sua ex squadra, per arrotondare il risultato su un 4-0 pesantissimo. Il giusto compenso per una partita in cui duella alla grande col diretto marcatore e attacca bene la profondità, trovando due colpi da biliardo per sbloccarsi in questa stagione. Lolli c'è, Lesmo sorride e la scalata verso le 23 reti degli ultimi due anni è iniziata.
ATTACCANTE: PIETRO ASTUTI (OLGINATESE)
L'aquila che torna al suo nido. Quello bianconero in cui il classe 2006 è cresciuto, ha fatto la storia e quello che ha lasciato in direzione Casatenovo, segnando 5 gol in due stagioni in Serie D. Poi sì, Astuti torna al suo nido, e porta con sé un uovo d'oro, ovvero il colpo di testa che vale la prima vittoria in campionato dei lecchesi. Tre punti speciali anche perché trattasi del primo gol in prima squadra con l'Olginatese, da far volare nei piani altissimi della classifica anche grazie al suo figliol prodigo.