Promozione
01 Ottobre 2025
PROMOZIONE LUCIANO MANARA • Elio Riva, presidente del club lecchese
Un tentativo di recuperare un pallone nascosto finito con sei punti alla testa. È questo l'episodio denunciato da Elio Riva, presidente della Luciano Manara, al termine della sfida con la Base 96, che avrebbe visto alcuni giocatori della squadra avversaria procurare una ferita a un difensore ospite impedendogli di prendere una palla posizionata al di sotto della panchina negli ultimi minuti di gioco. Gesto che avrebbe portato all'intervento dell'ambulanza dopo il triplice fischio del direttore di gara per bloccare l'emorragia e alla decisione del club lecchese di preparare un ricorso disciplinare nei confronti degli avversari.
Parola di Riva, numero 1 del club biancazzurro militante nel Girone B di Promozione, sconfitto 2-1 sul campo della Base 96 nella terza giornata di campionato. «Non è mia abitudine lamentarmi di cose di campo, perché si vince e si perde, in questo caso però è una questione pesante, molto antipatica e antisportiva, per questo ne voglio parlare. - racconta il presidente dei Bersaglieri - Come da abitudine, e come purtroppo si vede anche in Serie A, quando eravamo sotto nel punteggio, verso la fine, sono spariti i palloni. Ogni volta che uno usciva, bisognava correre per recuperarlo perché a bordo campo non ce n’erano mai. Questa cosa si è accentuata parecchio in alcune fasi della gara. Durante una di queste situazioni, uno dei nostri giocatori stava andando a recuperare un pallone nascosto sotto la panchina. Nel momento in cui si è avvicinato per prenderlo, gliel’hanno impedito e gli hanno schiacciato la testa contro la panchina. Purtroppo c’era una parte tagliente non protetta: si è aperto dietro la testa, sei punti di sutura. Perdeva molto sangue e non si riusciva a fermarlo».
Un episodio che sarebbe sfuggito all'attenzione dell'arbitro e del guardalinee perché sarebbe avvenuto a gioco in corso, con l'azione in sviluppo dall'altra parte del campo. Riva, però, segnala anche quanto sarebbe accaduto durante l'attesa dell'arrivo dell'ambulanza alla fine della partita: «Il ragazzo è stato sostituito e nessuno sembra aver visto niente. La cosa più clamorosa, oltre all’antisportività e alla violenza del gesto, puoi anche spingere via, ma non schiacciare la testa, è quello che è successo dopo: si sono radunati per festeggiare in campo a una decina di metri di distanza dal nostro giocatore steso sanguinante a terra ad aspettare l’ambulanza perché la ferita era profonda. Una scena antisportiva mai vista: esultare dopo aver fatto male seriamente a un avversario e poi dire che “non è successo niente”. E invece è finito al pronto soccorso. Almeno fossero rientrati negli spogliatoi a festeggiare».
Riva pone dunque l'accento sul comportamento della Base 96, che dovrebbe portare alla decisione da parte della Luciano Manara di presentare un ricorso per provare a far squalificare i giocatori che sarebbero stati coinvolti nell'episodio: «È chiaro: abbiamo chiesto all’arbitro di segnalare l’episodio, ma non avendo visto non ha potuto fare nulla. La partita l’abbiamo persa sul campo e non sto discutendo il risultato, ma l’atteggiamento violento di alcuni giocatori e quello morale, gravemente antisportivo, di festeggiare con un ragazzo a terra che sanguina dalla testa. Dopo il comunicato ufficiale di giovedì, presenteremo ricorso dal punto di vista disciplinare nei confronti dei giocatori coinvolti, perché alcuni dei miei ragazzi hanno visto la scena. Chi ha provocato questo deve pagare, se sarà possibile».