Prima Categoria
03 Ottobre 2025
PRIMA CATEGORIA PIEMONTE • Il tecnico Marco Andreotti risponde alle accuse della società dopo l'esonero, a guidare al suo posto la prima squadra sarà Riccardo Romani
Il cambio di panchina al Paradiso Collegno continua a far discutere. Dopo il comunicato della società, che aveva motivato l’esonero di Marco Andreotti con il “mancato rispetto di alcune norme comportamentali imposte dalla dirigenza”, è arrivata la replica dello stesso tecnico. Andreotti ha voluto dire la sua, respingendo le affermazioni della società gialloblù, che lo aveva descritto come fuori linea rispetto alle indicazioni ricevute. Nel frattempo, si fa chiarezza anche sul futuro della panchina: a guidare la prima squadra sarà Riccardo Romani, ex calciatore di massimo livello, reduce dall’esperienza come collaboratore tecnico della prima squadra della Torinese.
Sentendosi attaccato dalle dichiarazioni della società dopo l’esonero, il tecnico Andreotti ha deciso di replicare alle accuse personali, ritenute in parte non veritiere:
«Ho voluto rispondere alle dichiarazioni perchè non voglio passare per la persona che non sono. In 30 anni di calcio e di carriera, non ho mai voluto litigare con nessuno o creare dei problemi. Sono una persona umile e non sarebbe nel mio stile. Adesso però mi sento di dovermi difendere».
Il Team Manager Maurizio Sciarretta aveva evidenziato come il tecnico comunicasse alla società la lista dei convocati e dei titolari solo pochi minuti prima del fischio d’inizio, generando confusione nell’organizzazione pre-partita. Il tecnico, però, ha voluto precisare anche questo punto, spiegando che si è trattato di un'incomprensione avvenuta soltanto in occasione della prima gara di Coppa contro il Villarbasse. Successivamente, sottolinea il tecnico, le convocazioni erano regolarmente disponibili il sabato alle ore 14, mentre la lista dei titolari veniva comunicata la domenica mattina alle 10, così da permettere ai dirigenti di compilare senza problemi la distinta di gara.
L’unico rimpianto del tecnico nella sua esperienza in prima squadra resta un malinteso mai davvero chiarito con il presidente Mesiano.
«L’unico disguido l’ho avuto con il presidente, e riguardava mio figlio e una sua squalifica. Era stato fermato per tre giornate e, qualche giorno dopo, parlando velocemente con il presidente, mi disse che la società gliene avrebbe aggiunte altre tre come "punizione". Una conversazione durata dieci secondi. Pensando a quanto accaduto l’anno scorso con la Juniores, dove avevamo avuto squalifiche anche di 5 o 6 giornate senza ulteriori provvedimenti, ho creduto stesse scherzando e non ci ho dato troppo peso. Così, dopo aver scontato le tre giornate, ho messo in campo mio figlio per cinque minuti nella partita contro la Torinese. Nessuno della società mi ha detto nulla dopo, ma forse si riferiscono proprio a questo episodio. Forse ho sbagliato, e magari parlando direttamente con il presidente la cosa si sarebbe potuta chiarire».
Il tecnico sottolinea di essersi sempre messo a disposizione della società, con piacere e spirito di collaborazione, contribuendo anche alla preparazione estiva della Juniores. Una disponibilità che, secondo lui, però non sarebbe stata ricambiata allo stesso modo, soprattutto da parte del Direttore Sportivo Pietro Marsico.
«Non mi è mai successo in tanti anni di calcio. Non accetto che il Direttore Sportivo mi dica chi posso o non posso far giocare. Che un ragazzo del 2006 non possa scendere in campo in Prima Categoria è una sua opinione, ma finché sono io l’allenatore, la decisione spetta a me. Per me stava facendo bene e, se lo merita, ha il diritto di giocare. Se sbaglio, le conseguenze le pago io, ma da Direttore non può impormi chi far giocare».
Nonostante tutto, ci tengo a ringraziare il presidente Mesiano e sua moglie per l’opportunità concessami. Sono persone che stimo molto e spero che anche loro apprezzino quanto ho fatto. Ritengo di essere andato via in modo immeritato, ma lo faccio a testa alta, consapevole di non aver mai cercato di scavalcare nessuno.
A guidare la prima squadra, dopo l’esonero del tecnico, sarà Riccardo Romani. Nato nel 1992, si è da poco ritirato dal calcio giocato, durante il quale ha militato ai massimi livelli del calcio piemontese con squadre come Carmagnola, Fossano e Borgaro, oltre ad aver accumulato esperienze tra i professionisti con Como, Bisceglie e Pavia. Romani ha già ricoperto il ruolo di collaboratore tecnico della prima squadra alla Torinese nell’ultimo campionato di Promozione. Avrà un incarico simile anche al Paradiso, con l’obiettivo di aiutare la squadra a trovare maggiore stabilità.