Promozione
16 Ottobre 2025
PROMOZIONE OLGINATESE • L'esultanza dei bianconeri dopo il gol vittoria col Meda (foto _rikibonfa_ph)
Bianco e nero, come nella settimana d'esordio, ma questa volta le sfumature sono ancora più nette, anche perché c'è una riga in mezzo tracciata sul verde del campo. Quello che consegna un'immagine chiara di Olginatese e Meda: la prima, senza Catta, Chakhssi e Acquistapace, vince per la terza volta in campionato 1-0 e si prende il secondo posto grazie al rigore conquistato e segnato da Cortesi, la seconda invece non trova continuità dopo il derby con la Base e resta immersa nei playout. Lì, dove arriva il primo esonero della stagione.
In mezzo, nell'area grigia, l'altro episodio decisivo oltre il gol vittoria dell'Olginatese, ovvero il secondo giallo ricevuto da Crea per simulazione, che condanna il Cinghiale a restare in 10 per tutto il secondo tempo. «C'erano due rigori grandi come una casa per noi, di cui il secondo quello dell'espulsione, e poi ne ha dato uno a loro che è pura follia. Non mi attacco a queste cose, però, davanti potevamo creare qualcosa di più, fare qualche scelta migliore, ma sono fiero dei ragazzi: sono stati eccezionali», il commento di Giovanni Cairoli, allenatore del Meda. Sponda Olginatese, invece, Nicolò Conca giudica così la prestazione: «È stata una bella partita tra due squadre forti, in 10 potevamo fare meglio, poi abbiamo trovato l'episodio del rigore e siamo riusciti a vincere. Ora dobbiamo stare attenti a non sottovalutare il Rovellasca, dovremo lavorare bene in settimana».
Anche perché il 4-0 di Seveso non è così lampante. Biancu prima di testa su sponda di Cappanera e poi di scavetto su assist di Damiani, ancora Cappanera su calcio piazzato e infine Federico Giugno su scambio con un super Biancu consegnano una vittoria che non soddisfa del tutto Davide Castagna: «Potevamo fare molto meglio. Ho visto tanta disattenzione, non sono del tutto contento. Ovviamente bene perché abbiamo vinto e non abbiamo preso gol, però sono sincero: non abbiamo fatto bene, ma abbiamo segnato». Una traversa e un palo fermano invece Emanuele Tallarita, oltre al rigore sbagliato dal fratello Luca, parato da Ragone sul 2-0: «Paghiamo i nostri errori, dobbiamo trovare una quadra in difesa, ma anche davanti stiamo facendo fatica. Cambiare modulo? Miglior protezione non la possiamo dare, è che subiamo il colpo psicologico quando subiamo gol».
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E a proposito di gol subiti, l'imbattibilità dell'Ars Rovagnate finisce al 94' della quinta giornata, quando una spaccata di Del Re nega la quinta vittoria consecutiva a Davide Ziliotto e mette un altro importante mattoncino per la salvezza del Morbegno. «Abbiamo fatto bene per un’ora, poi, con il loro centrale espulso, paradossalmente abbiamo gestito male la partita. - riconosce l'allenatore della capolista - Abbiamo avuto occasioni per chiuderla: gol di Longoni di testa annullato per fuorigioco, un’altra sua incornata alta sopra la traversa, poi Longoni solo davanti al portiere piazza, Lassi para, e sul tap-in Fumagalli calcia fuori a porta quasi vuota. La colpa principale è non aver fatto il secondo gol e non aver alzato il livello in 11 contro 10». Problema di supponenza vista l'ottima partenza in campionato? Non secondo Ziliotto: «È il classico braccino del tennista: vincevamo 1-0, abbiamo avuto altre chance, noi avevamo solo da perdere e loro niente da rischiare; hanno provato il tutto per tutto, e a noi, per la paura di non portarla a casa, è subentrato qualcosa a livello mentale. Anche queste cose, però, aiutano: il Rovagnate l’anno scorso esultava per un pareggio, quest’anno usciamo tutti amareggiati per un pari, e questo la dice lunga».
Lato Olympic, Fabio Tarca analizza così l'ennesima ottima prova dei suoi: «È stata una partita tosta. Loro sono solidi, non è un caso se subiscono poco, ben organizzati e rischiano il minimo. Primo tempo abbastanza equilibrato: noi abbiamo avuto un paio di situazioni pericolose, anche loro. Sbagliamo un’uscita e alla mezz’ora prendiamo gol. Cinque minuti dopo l’inizio della ripresa il nostro capitano prende il secondo giallo: restiamo in dieci. Per dieci minuti potevano chiuderla loro, ma Lassi fa due interventi importanti. Poi, pian piano, ci siamo assettati meglio: negli ultimi 20/25 minuti siamo saliti e abbiamo creato due/tre situazioni per far male, fino al pareggio». Che vuol dire toccare quota 8 punti in 5 partite, passo da quinto posto in classifica, da neopromossi: niente male.
Un mese dopo la Luciano Manara torna alla vittoria. Lo fa con «la classica partita perfetta», come analizza Daniele Perego, che aggancia il Cantù grazie alla perla di Losa dal limite dell'area su schema di calcio d'angolo e al tap in di Palvarini su punizione respinta da Castelli. Brutte notizie, però, arrivano dall'infermeria, con Tamba e Bovis costretti al cambio e probabilmente fuori dai giochi per più di un mese. Punte che fanno invece la differenza in casa ColicoDerviese, alla seconda vittoria consecutiva. Dinanzi a un Bellagina prestante nel primo tempo, a far la differenza sono il tiro al volo di Raba su assist di Farina e la respinta vincente di Fall su tiro di Colombo.
Altri tre punti che permettono a Pietro Altarelli di mettersi nel trenino del quinto posto, distante un solo punto per la Vibe Ronchese, di nuovo vincente dopo due sconfitte nonostante l'espulsione di Chiodo per chiara occasione da gol a metà ripresa. «La reazione che chiedevamo c'è stata. Siamo stati bravi a restare compatti, loro hanno fatto un grave errore e l'abbiamo sfruttato, cosa che non abbiamo fatto nelle altre partite», sintetizza Claudio Misani, allenatore dei biancoverdi, portati alla vittoria dal secondo gol del classe 2006 Aloise e dal primo di Ogbebor, intervallati da una bella parata di Soldo per evitare l'1-1 della Pontelambrese. Lei che si ritrova così ancorata con un punto al fondo della classifica, dal quale proverà a risalire con un nuovo allenatore. Come anticipato, infatti, Cristian Campi è stato esonerato dal club orange, che per il futuro ha deciso di affidarsi a Enrico Falcinelli, ex Renate.