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Promozione

È una sfida spaziale! Il re dei bomber fa doppietta, poi il brivido finale e l'impresa compiuta

Wereko e due volte Drago mostrano il lato migliore del Cantù, che para pure un rigore nella tana del Meda

È la partita del secolo. La doppietta del bomber li porta sul 3-0, ma due gol nel finale riaccendono la partita

MEDA-CANTÙ PROMOZIONE•Castelli e Drago, eroi del Cantù

Il sabato sera perfetto dell’italiano medio recita: pizza, birra e partita. Se poi la partita è alle 20:30 allo stadio “Città di Meda” ed è la sesta giornata del girone B di Promozione, ancora meglio. Il finale è da cardiopalma: fino al 42’ della ripresa il Cantù è avanti 0-3, ma un Meda mai domo accorcia con una doppietta del bomber ex Calvairate, senza però riuscire ad agguantare il pareggio. Al triple fischio il tabellino recita 2-3.

LA SBLOCCA WEREKO A METÀ DEL PRIMO TEMPO

Dopo appena 5 minuti dal fischio d’inizio del signor Fiorini, Morello trova con un lancio il suo numero 10, che però non riesce a inquadrare la porta. Entrambe le squadre cercano di fare la partita alternando lanci lunghi e fraseggi ragionati, studiando i punti deboli degli avversari. Al 25’ sono però gli ospiti a sbloccare il match: Wereko, servito da un lancio preciso, supera il portiere da posizione defilata e insacca per l’1-0 Cantù. Due minuti dopo il Meda risponde con Sironi, che però non centra lo specchio. Dopo 5 giri di orologio Drago serve Wereko con una spettacolare rovesciata: il numero 9 viene steso al limite dell’area, fallo da ammonizione. Ancora Drago protagonista poco dopo, quando servito da Barlusconi mette un pallone insidioso in mezzo. Nel finale, un cross dalla sinistra del Cantù, apparentemente innocuo, diventa pericoloso: Petito, appena entrato, svirgola e serve involontariamente Drago, che però non riesce a finalizzare.

DUE GOL DI DRAGO E LA DOPPIETTA DI PERSONÈ M. INFUOCANO LA RIPRESA

Dopo appena cinque minuti nel secondo tempo, Drago viene atterrato in area: rigore. È lui stesso a presentarsi dal dischetto e a trasformare per lo 0-2. Al 7’ il Meda reagisce: dopo un contrasto dubbio tra limite e area di rigore su Ronzoni, l’arbitro concede un penalty. Manuel Personè si incarica della battuta, ma Castelli intuisce e respinge. Sulla ribattuta il Meda non riesce a segnare e il punteggio resta invariato. Pochi istanti dopo, su una punizione battuta velocemente dal Cantù mentre il Meda era ancora intento a sistemare la barriera, non chiamata, Canavesi spreca clamorosamente il 3-0. La partita si accende e si fa nervosa, con l’arbitro che fatica a tenere in pugno la situazione dopo un primo tempo impeccabile. Il Meda spinge e cambia modulo per rientrare in partita, ma nel suo momento migliore arriva la doccia fredda: Wereko brucia Petito sulla corsia e serve Drago, che tutto solo firma il 3-0 al 31’. Quando la partita sembrava finita al 36’ viene annullato un gol a Ronzoni per fuorigioco su calcio d’angolo. Con il ritmo che cala, la porta di Castelli sembra rimanere stregata. Ma a due dalla fine nuovo rigore per il Meda: si presenta ancora Personè, che questa volta non sbaglia, 1-3. Pochi minuti dopo, su calcio d’angolo, ancora Personè trova la doppietta e il 3-2. Il finale è infuocato, ma il Cantù resiste e porta a casa tre punti d’oro.

IL TABELLINO

MEDA-CANTÙ 2-3
RETI (0-3, 2-3): 28' Wereko (C), 4' st rig. Drago (C), 31' st Drago (C), 43' st rig. Personè (M), 45' st Personè (M).
MEDA (3-4-2-1): Fumagalli 6, Ortolani 6, Martino 6 (39' Petito 6), Scaccabarozzi 6.5, Pozzoli 6, Lanzarotti 6.5, Ronzoni 7, Barile 6.5 (1' st Romeo 6.5), Pietropoli 7 (1' st Brenicci 6), Sironi 6.5 (14' st Kamal 6.5), Personè 7.5. A disp. Sala F., Ronzoni, Panizza, Pirisi, Personè. All. Cairoli 5.5. Dir. Sogja.
CANTÙ (3-5-2): Castelli 7.5, Bigoni 7, Barlusconi 6.5, Bruschi 6.5 (39' st Campi sv), Rudi 6.5 (31' st Giuffrida 6.5), Ferraroli 6.5, Morello 7 (45' st Chindamo sv), Di Noto 7, Wereko 7.5 (35' st Laurato sv), Drago 8.5, Canavesi 6.5. A disp. Volontè A., Casamassima, Bernardo, Lionetti, Gilardoni. All. Bertoni 7. Dir. D'Ulivo.
ARBITRO: Fiorini di Bergamo 6.5.
ASSISTENTI: Bonaiti di Bergamo e Farinelli di Milano.
AMMONITI: Scaccabarozzi (M), Ronzoni (M), Barile (M), Petito (M), Ferraroli (C), Drago (C).

LE PAGELLE

MEDA

Fumagalli 6 Fa una buona partita, dà segni di personalità seppur solo 2005, ma prende comunque 3 gol.
Ortolani 6 Nel primo tempo il gol di Wereko arriva dalla sua parte e fa fatica, costretto a migliorare nel secondo per l’uscita di Martino.
Martino 6 Obbligato ad uscire nel primo tempo, aveva guidato la squadra in modo sontuoso.
39’ st Petito 6 Entra in modo impreciso, cresce ma poi è sua la responsabilità del 3-0.
Scaccabarozzi 6.5 Leader della difesa, aiuta i compagni ed è l’ultimo a smettere di crederci. Unico a prendersi le responsabilità davanti ai microfoni.
Pozzoli 6 Poco protagonista rischia spesso e non incide. Rischia qualche volta, ma rimane anonimo.
Lanzarotti 6.5 Fa le due fasi in modo impeccabile, taglia il campo quando possibile creando superiorità.
Ronzoni 7 Uno dei migliori dei suoi, metronomo in mezzo al campo, batte i calci d’angolo da sinistra e spinge fino al fischio finale.
Barile 6.5 Uno dei tre 2007 in campo, centrocampista di personalità che non ha paura di giocare il pallone.
1' st Romeo 6.5 Quando entra lui la sua squadra inizia a girare, si mette da play e ordina i suoi.
Pietropoli 7 Fa intravedere potenziale da far paura, fisico e tecnica ci sono. Coraggio e grinta pure, non ha l’occasione giusta ma arriverà.
1' st Brenicci 6 Riceve pochi palloni e fa fatica ad entrare in partita.
Sironi 6.5 Altro 2007 e altro Pietro del Meda, giovane con caratteristiche che fanno ben sperare la squadra di casa.
14' st Kamal 6.5 Quando entra da solidità al centrocampo, si ritrova anche un paio di occasioni per segnare ma senza incidere.
Personè 7.5 La personalità che serve dopo aver sbagliato un rigore nel riprendere la palla e rimetterla sul dischetto dev’essere tanta. Lui ne ha e rappresenta a pieno la partita del Meda.
All. Cairoli 5.5 La squadra sembra forte, ma l’ombra lontana di ciò che si aspettava dal Meda.

CANTÙ

Castelli 7.5 Para un rigore, incolpevole sui due gol è la sicurezza della squadra.
Bigoni 7 Il terzo 2007 al debutto in prima squadra, partita da tuttocampista in piena regola. Spostato braccetto fa un po’ più fatica.
Barlusconi 6.5 Lancia in modo perfetto e doppia fase da professionista. Fiato da invidiare e senza riposi.
Bruschi 6.5 Uscito per infortunio, fa una partita quasi perfetta e finché è in campo mantiene la porta inviolata (39' st Campi sv).
Rudi 6.5 Anche lui come Bruschi costretto ad uscire, chiusure perfette e lanci da manuale.
31' st Giuffrida 6.5 Entra con personalità e senza paura. Gioca dimostrando di poter benissimo giocare titolare.
Ferraroli 6.5 L’unico dei suoi che non molla, stringe i denti fino all’ultimo e permette di portare a Cantù i tre punti.
Morello 7 Tanta qualità in mezzo. Sbaglia poco e con personalità serve i compagni. (45' st Chindamo sv)
Di Noto 7 Per il fisico e la qualità ricorda Iniesta. Box to Box che sa saltare l’uomo e che non perde la palla, il sogno di ogni allenatore.
Wereko 7.5 Imprendibile se parte di velocità, migliora partita per partita. Gol e assist che condiscono il tutto, come un contorno succulento. (35' st Laurato sv) 
Drago 8.5 Doppietta, rigore conquistato e aiuta tantissimo la squadra in difesa. Giocatore con qualità da fuori categoria, qualche errore ma perché è sempre nel posto giusto al momento giusto.
Canavesi 6.5. Qualche errorino, soprattutto nell’ultima tre quarti. Corre tanto e non molla per tutta la partita.
All. Bertoni 7 Vincere con la favorita non è mai brutto, vincendo rischiando forse è ancora più bello. La squadra fa la partita della vita fino al 40’, poi cala ma si può accettare. 

ARBITRO

Fiorini di Bergamo 6.5. Primo tempo perfetto, direzione chiara e nessun errore. Nel secondo tempo rischia di perdere le redini, ma corregge il tutto senza dimostrare incertezza

LE INTERVISTE

Sponda Meda, la decisione di Giovanni Cairoli è di non rilasciare dichiarazioni, mentre Marco Bertoni commenta così la partita del suo Cantù: «Fino al sessantesimo abbiamo fatto davvero bene, mettendo in campo tutto ciò che avevamo preparato in settimana. I ragazzi sono stati molto bravi e concentrati, poi dopo il tre a zero un po’ di testa abbiamo mollato: è normale, perché quando ti senti in controllo può calare l’attenzione. Inoltre abbiamo perso due difensori per infortunio, giocatori di grande esperienza, e questo inevitabilmente ci ha penalizzati. Il rigore nasce da un’ingenuità di un ragazzo giovane, al suo esordio in prima squadra, ma è giusto così: deve sbagliare per imparare. Queste situazioni fanno parte del percorso di crescita». Mentre sulla gestione nel finale: «Negli ultimi cinque minuti abbiamo sofferto tanto, ma ci sta. Quando subisci due gol e perdi riferimenti, la partita può cambiare in un attimo. La differenza l’ha fatta la concentrazione: fino al 60º perfetti, poi un po’ di leggerezza e gli infortuni ci hanno tolto equilibrio. Però i ragazzi hanno tenuto duro e hanno portato a casa una vittoria importante. È un successo pesante perché il Meda è una squadra forte, ben allenata, che secondo me lotterà per vincere il campionato fino alla fine. Nonostante fosse in zona playout, è una formazione di livello. Ma è ancora presto per guardare la classifica: dobbiamo pensare domenica dopo domenica».

Infine, sulla filosofia del Cantù San Paolo e sull’utilizzo dei giovani: «La società sta lavorando a 360 gradi, anche sul settore giovanile, e la prima squadra deve essere un trampolino per i ragazzi che stanno crescendo. Anche oggi avevamo tanti 2006 e 2007, alcuni in panchina e uno in campo, e non abbiamo paura di farli giocare. La nostra rosa è divisa a metà: da una parte giocatori esperti, dall’altra giovani alla prima esperienza. Per loro non è facile, perché le partite sono sempre tirate e si ribaltano in un attimo. Devono imparare e stare sempre concentrati, mentre noi dobbiamo essere bravi a gestirli nel modo giusto, senza bruciarli ma aiutandoli a crescere».

 

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