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Kings Cup

Ci sono solo loro! Fanno 6 gol ai Campioni d'Italia, vincono il derby più atteso di tutti e scappano in vetta

Marco Evan braccia di ferro, Altamura piazza il poker: gli Stallions di Blur dominano i TRM

Altamura Stallions

KINGS CUP STALLIONS • Ivan Altamura (Foto Kings League)

Alone di quasi sacralità, emanazione luminosa paranormale, simbolo di prestigio e tanto altro. Sì, di definizioni di aura ce ne sono parecchie, di esempi probabilmente un'infinità, ma qualcuno va aggiunto. L'aura di Guddo, portiere sempre più affidabile e ora pure marcatore; l'aura di Marino, giocatore che segna, fa assist, difende, intercetta, imposta e fa qualsiasi altra cosa possibile e non su un campo da calcio; l'aura di Evangelisti, probabilmente unico giocatore nella storia capace di fare due assist da rimessa laterale nella stessa partita, vissuta al solito dominando in difesa; l'aura di Altamura, autore di un poker nel derby più atteso di tutto il web italiano; l'aura degli Stallions, capaci di battere i Campioni d'Italia in carica nello scontro al vertice della classifica e di confermarsi l'unica squadra a punteggio pieno dopo tre giornate di Kings Cup.

MARINO CUCINA, ALTAMURA SFORNA LA CINQUINA

La partita più attesa del web, la sfida tra due amici e icone dei social italiani (ormai non solo), il rematch 210 giorni dopo di una sfida completamente folle, con 8 gol fatti, magie, rimonte e un eroe a sorpresa per mettere la parola fine all'emozionante sequenza di shootout: in breve, il derby dell'aura. Anzi, ora pure qualcosa di più rispetto a sette mesi fa, ovvero il duello tra i primi Campioni d'Italia della storia e chi quel titolo sognava di conquistarlo, ma che non ci è riuscito, mancando anche l'appuntamento con il Mondiale per pochissimo. Una stagione decisamente diversa per TRM, arrivati fino agli ottavi di quella Coppa del Mondo per Club, e Stallions, la squadra più attesa del panorama web, ma anche una di quelle da lasciarsi alle spalle perché, prima di tornare a competere per il trono del paese, c'è una Kings Cup da vincere. Quella che vede le squadre di Marza e Blur in testa al Girone B, le uniche a punteggio pieno in tutta la competizione. Sinonimo di qualità e di equilibrio, anche se il primo tempo racconta una storia diversa. Sì, perché dopo lo scambio iniziale, con il portiere Guddo a segno su assist di Marino e Vono in dribbling a rispondere nell'uno contro uno iniziale (una delle regole particolari della competizione), sono gli Stallions a prendersi la scena. E se Vagge con una mano alza in corner l'ottimo spunto di Altamura alla sua destra (3'), neanche l'ex FC Milanese può qualcosa dinanzi al giocatore più forte della Kings Italia: il «Lungo» Marino, lui che prende palla a sinistra, si accentra portando a spasso due avversari e incastona un mancino perfetto nell'angolino opposto (4').

Lo stesso che prova Scienza per i TRM, concludendo centrale (5'), lo stesso che Marino fa ripartire su punizione, trovando però un Vagge attento in tuffo (6'). Dalla rimessa successiva, però, ecco una delle armi già viste in azione nello scorso split, ovvero la rimessa lunga degli Stallions. Quella che parte dalle braccia metalliche di Marco Evan e che finisce sulla testa di Altamura, dimenticato sul secondo palo e così libero di schiacciare sotto le gambe del portiere il 3-1 (6'). È l'inizio di una fase in cui gli Stallions comandano il possesso e arrivano al tiro in altre quattro occasioni: Altamura pennella per Marino, che di testa trova la presa centrale di Vagge (8'), poi il numero 1 dei Campioni d'Italia para bene in tuffo sul gran destro dalla distanza di Proietti (10'), ingloba la punizione di Altamura, nata dall'ottimo intervento difensivo di Evangelisti e dallo spunto in contropiede di Brusadelli (12'), e infine respinge di piede l'inserimento ancora di Proietti su cross rasoterra dell'ormai solito Evangelisti (14'). In mezzo qualche accenno di risposta dei TRM, rimasti anche con l'uomo in meno nei due minuti successivi la punizione di Altamura. Una micro-fase in cui Scienza dal limite calcia fuori di poco (13'), così come Filippi (16'), prima di far partire un mancino che Guddo toglie da sotto la traversa con un grande intervento (18'). Resistito alla reazione avversaria e iniziati gli ultimi due minuti da giocare con la regola del gol doppio, gli Stallions danno una sterzata importante al derby con un'azione fotocopia: rimessa lunga di Marco Evan, colpo di testa di «Pane» Altamura e 5-1 (19').

ALTAM-AURA: NESSUNO COME GLI STALLIONS

Un gap importante, che i TRM sono chiamati a ridurre a partire dal dado di inizio secondo tempo. Quello che sancisce un uno contro uno dove, tuttavia, il protagonista è sempre Marino. Davanti il tiro è solo uno, centrale per Vagge (21'), ma dietro il «Lungo» concede solo un tentativo a Vono, respinto da Guddo (22'). Dato il cambio, Stojkovic sterza bene concludendo però a lato (23'), mentre Di Dio riesce finalmente a costruire il mancino che riaccende qualche speranza giallonera (23'). E no, non è la classica frase fatta, perché gli uomini di Bertoni riescono a prendere le redini del match e iniziano a premere con insistenza nei pressi dell'area avversaria, senza entrarci. La diga biancoblù, però, concede un tiro alto di Pagliaro, uno spaventoso mancino di prima intenzione di Scienza stampatosi sul palo opposto e un altro tentativo da fuori di Di Dio, che Guddo devia scendendo in tempo alla sua destra (31').

Avvertito il miglior momento dei TRM, gli Stallions decidono di spezzare il ritmo attivando il rigore presidenziale, o forse, più che tattica, è puro spettacolo. Sì, perché prima Marza calcia prendendo la rincorsa da una finta rissa con Blur, trovando la parata di Guddo, poi i due simulano un passo di danza classica concluso con un tiro alto di Gianmarco Tocco (32'). Risultato? Si resta sul 5-2, con i Campioni d'Italia che calano d'intensità nei minuti finali, dove la missione diventa quasi impossibile: scattato il 36' vince infatti chi arriva per primo a 6 gol, ergo, ne servono 4 di fila per ribaltare il derby. Agli stalloni, invece, ne manca solo uno, quello che Vagge con una mano nega a Stojkovic (38'), quello che l'MVP della partita si inventa: Altamura si accentra da sinistra, sterza all'improvviso, calcia di sinistro e con una deviazione manda fuori giri il portiere avversario (39'). È il poker personale, è il 6-2 degli Stallions, è il secondo Derby dell'Aura vinto, questa volta in maiuscolo, come la prestazione dell'unica squadra a punteggio pieno dopo tre giornate.

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