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Calcio e Infortuni

Evitare o limitare i rischi di reinfortunio: l'incubo peggiore per chi recupera da un infortunio. Cosa fare

I consigli del Doc: come evitare di ricadere nello stesso problema quando si pensava di essere guariti

Isokinetic Torino • I consigli del 'doc': Muscoli sotto pressione, la guida completa alle lesioni muscolari nel calcio e i rimedi

Isokinetic Torino • I consigli del 'doc': Muscoli sotto pressione, la guida completa alle lesioni muscolari nel calcio e i rimedi

Un infortunio è sempre spiacevole per l’atleta e per la sua società, ma un reinfortunio, una recidiva, ossia il ricadere nello stesso problema quando si pensava di essere guariti, è peggio e getta tutti nello sconforto.

Nelle realtà sportive importanti comincia il valzer delle responsabilità: il giocatore ha nascosto dei sintomi, il medico non ha capito che era ancora infortunato, l’allenatore ha forzato troppo presto, e così via. 

In realtà una società sportiva vive prevalentemente l’aspetto agonistico ed è ovvio che si cerchi di avere tutti gli atleti a disposizione, sta a una corretta collaborazione tra giocatore e staff sanitario porre i giusti paletti. 




Ciò che più di tutto contraddistingue la possibilità di reinfortunio è il mancato rispetto di alcune procedure, che dovrebbero essere a conoscenza di chi opera nel mondo dello sport. 

La prima avvertenza è di non avere fretta: non ponetevi obiettivi agonistici (rientro per questa o quella partita), ma ragionate per tappe mediche e funzionali.



La risoluzione del dolore non è sempre sinonimo di guarigione avvenuta. Un muscolo strappato smette di generare dolore dopo sette-dieci giorni, ma questo non significa che sia guarito e se anticipate vi ristrappate.

Ogni volta che subite un infortunio, a un muscolo o a un’articolazione, si crea un indebolimento muscolare nella zona interessata. Se s’infiamma un ginocchio si indebolirà la coscia, perciò non basta guarire, occorre riallenare la forza persa. 


L’infortunio crea un calo di condizione fisica. Cercate di svolgere allenamenti alternativi per mantenere la condizione generale senza sollecitare la zona interessata dall’infortunio integrando la fase di recupero della forza con delle sedute atletiche.



Nella riabilitazione moderna esistono dei test che consentono di misurare e monitorare la progressione del recupero: il test isocinetico misura la forza, il test di soglia metabolica ci dà informazioni sulla condizione organica, il test di analisi del movimento consente di individuare pattern di movimento potenzialmente predisponenti al reinfortunio.

Ma attenzione! Per rientrare in maniera sicura da un infortunio è necessario aver svolto delle sedute riabilitative sul campo con esercitazioni sport specifiche a intensità crescente, che nei centri medici riabilitativi moderni vengono monitorate con il GPSL’uso del GPS consente di comunicare in maniera obiettiva con le squadre che lo usano e di ottimizzare il ritorno alla performance.

Un ultimo messaggio ma forse il più importante: un recupero completo da un infortunio non può prescindere da un programma personalizzato di prevenzione.

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