Under 19
28 Ottobre 2025
UNDER 19 CASORATE PRIMO • Nathan Russotti, talento classe 2007
L’avvio di stagione del Casorate profuma di riscatto. Dopo un campionato sofferto, chiuso con la salvezza ai play-out, la squadra ha cambiato volto e spirito. In mezzo a tante novità, però, c’è una certezza: Nathan Russotti, il numero 10 dal talento cristallino e dalla determinazione di ferro. Ala offensiva rapida, mancino di quelli che fanno innamorare, Russotti rappresenta oggi l’anima e il simbolo della rinascita del gruppo allenato da Selli. Capitano, leader tecnico e carismatico, il fantasista classe 2007 ha iniziato la stagione con numeri da urlo: 6 presenze, 6 gol e 3 assist, un impatto devastante per un giocatore che abbina istinto, tecnica e mentalità vincente.
Cresciuto tra l’oratorio di Rosate e le prime esperienze al CB Academy, Russotti ha sempre respirato calcio e competizione. L’esordio, pur giocando sempre sotto età, è di quelli da incorniciare e porta alla chiamata dell’Accademia Pavese e alla convocazione nella Rappresentativa provinciale di Milano: «All’Accademia Pavese ho trovato la mentalità vincente che cercavo e ho imparato ad avere obiettivi chiari. Ho capito che per crescere bisogna anche saper gestire i momenti difficili e lì ne ho vissuti: ho giocato una stagione fuori ruolo, da terzino sinistro, e non mi sentivo a mio agio, non riuscivo a rendere come volevo; nonostante i momenti difficili quell’anno sono cresciuto molto, allenandomi ancora più duramente per superare le difficolta».
Dopo una parentesi complicata, il ritorno al CB Academy lo consacra come uno dei prospetti più interessanti del panorama calcistico milanese: arriva anche l’esordio in prima squadra nel momento più delicato della stagione e un gol che vale un campionato. La ciliegina sulla torta di una stagione straordinaria arriva con la convocazione nella Rappresentativa di Milano: «Un’esperienza fantastica sotto la guida di Mario Di Benedetto: abbiamo vinto il torneo e finalmente ho trovato un contesto in cui tutti condividevano quella mentalità vincente che ho sempre cercato. Sono molto competitivo, voglio sempre vincere, anche se gioco a carte (afferma ridendo, ndr). Lì ho trovato una sana voglia di migliorarsi e superare i propri limiti da parte di tutti». È l’inizio di una maturazione che oggi trova piena espressione a Casorate: «Qui ho trovato un ambiente serio, un progetto vero e una società che crede nei giovani. Quest’anno con Selli si respira entusiasmo e unità. Il tecnico ha portato mentalità, carisma e quella voglia di vincere che sento dentro da sempre».
L’avvio di stagione non è stato del tutto in discesa: dopo la vittoria per 2-1 alla prima giornata contro la Viscontini, arrivano pesanti sconfitte contro Orione (7-2), Accademia Inveruno (3-0) e Accademia Bustese (2-1), ma non è abbastanza per spegnere l’entusiasmo di un gruppo che vuole fare vedere a tutti di che pasta è fatto. «Sono stati momenti complicati, soprattutto dopo la partita con l’Orione c’era tanto rammarico, ma alla fine ci siamo tirati su. Dobbiamo sempre vedere il lato formativo delle sconfitte: quella prestazione ci ha fatto capire su cosa bisognava lavorare e che dovevamo avere un atteggiamento diverso».
Russotti, nonostante l’età, mostra di avere un atteggiamento da vero leader: «Sento molto la responsabilità di ricambiare a suon di prestazioni la fiducia del tecnico e dei compagni, ma la pressione invece di buttarmi giù, mi stimola a fare sempre meglio: mi accende un fuoco dentro». Detto, fatto. Dopo questi passi falsi, nell’ultima giornata di campionato, arriva la vittoria che potrebbe rappresentare un vero trampolino di lancio per la squadra di Selli: 3-2 contro il Romano Banco, squadra solida e fino a quel momento imbattuta tra le mura amiche. Indovinate un po’ il principale protagonista? Esatto, proprio il diez biancoazzurro, autore di una straordinaria doppietta: «Avevamo un po' di timore reverenziale perché affrontavamo una squadra del nostro livello, ma in casa loro; siamo andati lì col coraggio di sfidarli a viso aperto. Dopo essere passati in vantaggio ho trovato anche la gloria personale con un gran gol: calcio d’angolo, scambio corto con Perronace, la palla torna sui miei piedi e non ci penso due volte; tiro a giro sul secondo palo e pallone che si insacca all’incrocio dei pali. Nella ripresa soffriamo molto, dimostriamo di aver carattere difendendo bene il risultato, ma subiamo comunque il gol del 2-1. A quel punto sapevo che dovevamo chiudere in fretta il match: sugli sviluppi di una punizione ricevo palla in profondità, dribblo il mio diretto avversario, rientro sul sinistro e calcio subito, sorprendendo il portiere. Gran gol e vittoria in cassaforte. Questa partita, a livello emotivo, potrebbe essere una svolta: abbiamo dimostrato tutto il nostro potenziale e vogliamo proseguire su questa squadra».
Russotti è l’emblema del giocatore moderno: tecnico, disciplinato e mentalmente forte. Cura ogni dettaglio, dall’alimentazione all’approccio psicologico, e vive la responsabilità non come peso ma come stimolo. «La pressione mi stimola a dare di più e gli errori non mi abbattono, mi aiutano soltanto a migliorare». Le parole di Russotti trasudano maturità e confermano la qualità di un talento in piena ascesa. Il suo idolo è Dybala; «Amo i giocatori tecnici e imprevedibili, in grado di risolvere una partita con i loro colpi da campioni. Ho sempre cercato di emulare Dybala o Robben, anche per il ruolo in cui gioco, ma se dovessi scegliere un esempio da seguire, direi Cristiano Ronaldo: credo sia l’emblema dell’atleta che cura in modo maniacale ogni aspetto del suo gioco, in primis quello atletico e mentale». Il Casorate oggi riparte dal suo numero 10, dalla sua fame e da quella scintilla, che trasforma il talento in destino.