Coppa Under 19 Élite
05 Novembre 2025
COPPA UNDER 19 ÉLITE CASTELLO CANTÙ • Raffaele Clemente e Luca Sottocasa
Nessuno di loro li aveva mai raggiunti in carriera, ora lo fanno tutti insieme. Il Castello Cantù espugna Cinisello con il sesto gol stagionale di Clemente e strappa il pass per i quarti di finale di Coppa Lombardia. Un successo di misura, ben diverso dal pazzo 4-4 dell'andata, che ridà fiducia dopo una fase di flessione in campionato, ma che certifica quanto i playout dell'anno scorso siano ormai un lontano ricordo, e quanto i ragazzi di Terzo vogliano scriverne di nuovi.
Da 3-0 in un tempo a 4-3, poi il pareggio in pieno recupero: la partita dell'anno? Una delle serie candidate. Una di quelle difficilmente ripetibili, anche se l'occasione di rivivere lo stesso spettacolo c'è. Sì, perché Cinisello e Castello Cantù si ritrovano per il ritorno degli ottavi di Coppa Under 19 Élite, reduci da due weekend agli opposti: i rossoblù di Bertin scappano da soli al secondo posto con un 4-0 nello scontro diretto con lo Schuster, mentre i gialloblù di Terzo devono digerire la prima sconfitta dopo sei risultati utili consecutivi, ovvero il 2-0 interno con l'Universal Solaro. Separate da tre punti in campionato, le due squadre tornano però in campo per la Coppa senza alcuni dei loro protagonisti. Il Cinisello perde Commodaro, Volpe e Lazzaro, mentre il Castello non può contare su Bosini. Normale dunque assistere a un primo tempo contratto, ma con i canturini più pimpanti nel quarto d'ora iniziale. Sottocasa prima su punizione rasoterra conclude di poco fuori (7'), poi calcia alto di mancino (13'), mentre Pala prima sgasa centralmente e apparecchia per il tiro a giro in corner di Clemente (9'), che poco dopo scappa a destra facendo partire un tiro-cross rasoterra a lato non di molto (14').
Superato il 20', il Cinisello esce dal guscio, e lo fa guidato dalle iniziative di Aversa. L'ala sinistra prima riceve un bel cambio gioco di Atzeni, dribbla sul fondo e mette dentro un pallone che nessuno tocca (23'), poi salta ancora l'uomo e trova la deviazione di ritorno sempre di Atzeni (27'), infine di testa su punizione di Di Cosmo impatta, ma trova la respinta in area piccola di Clerici (29'). L'occasione principale di un primo tempo chiuso in avanti dal Castello, con il solito Pala che riparte in solitaria, si accentra e di mancino calcia fuori di poco (30').

Non cambiano gli undici titolari, e non cambia lo script del match: i primi minuti sono di marca Cantù, ma questa volta il tratto è veramente spesso. Sì, perché dopo sei minuti ci vuole un super Sorgia per parare il tiro a giro di Clerici da fuori area e, soprattutto, negare da terra il tap in di Pala. Lo spavento più grande, non l'unico però, perché poco dopo la difesa di casa gestisce male un pallone lungo, Pala si avventa a destra e serve al centro dell'area Clemente, che però conclude in bocca al portiere (9'). Per Bertin sono segnali che c'è qualcosa da cambiare, nel limite del possibile viste le assenze, ma a parte un destro di Aversa impennato da un difensore e letto col brivido dall'estremo difensore ospite, è ancora il Castello a spingere: Clemente scappa a sinistra, palla in mezzo respinta e piattone centrale di Laponi dalla distanza (17').
Messo Savino, spostato Barbiero terzino e inseriti anche Reciputo e Filippini, il Cinisello ingrana sul lungo periodo affidandosi sempre ai suoi esterni: Aversa a sinistra guadagna il fondo in un paio d'occasioni, Atzeni a destra crossa spesso nel posto giusto, ma entrambi non trovano il compagno appostato per la deviazione vincente. A cercarla ci prova allora Aversa, che di testa all'indietro su cross di Savino non inquadra lo specchio di poco (27'), mentre su quello di Sacchetto viene murato da un provvidenziale Spolidoro in area piccola (32'). L'intervento decisivo per i canturini, che nel finale cercano di farsi sentire con un tiro di prima di Laponi dai 25 metri, facilmente tra le braccia di Sorgia (34'), fino all'episodio che decide l'ottavo di finale: Sottocasa pennella di sinistro la palla ricevuta dall'arbitro per l'interruzione del gioco, Clemente controlla in area e incrocia l'1-0 (42'). A due passi dall'eliminazione, il Cinisello, che protesta per un tocco di mano del numero 9 sul gol, prova alla rinfusa di conquistare i rigori in extremis, ma la punizione di Savino finisce sopra la traversa (45'), e con lei le speranze di qualificazione. Quelle diventate realtà invece per il Castello Cantù, che dopo una sconfitta e due pareggi in campionato ritrova il sorriso, tornando a sognare in grande a pochi mesi dalla salvezza ai playout raggiunti nella scorsa stagione.

CINISELLO-CASTELLO CANTÙ 0-1
RETI: 42' st Clemente (Ca).
CINISELLO (4-3-3): Sorgia 6.5, Sacchetto 6.5, Villa 6 (7' st Savino 6), Di Cosmo 6.5, Vairani 6.5 (13' st Reciputo 6), Mallardo 6.5, Zanardini 6.5, Barbiero 7, Fiore 6 (21' st Filippini 6), Atzeni 6.5, Aversa D. 7 (40' st Marturano sv). A disp. Pirani, Aversa M.. All. Bertin - Palattella 6.5. Dir. Commodaro.
CASTELLO CANTÙ (4-5-1): Medea 6, Spolidoro 7, Pini 6, Corbetta 6.5, Clerici 6.5, Lettiero 6.5, Pala 7, Sottocasa 7, Clemente 7.5, Laponi 6, Ambrosio 6.5 (41' st Speziali M. sv). A disp. Ascione, Bogani, Corti, Speziali S., Kanzari, Mercuri, Monti. All. Terzo 7. Dir. Romano.
ARBITRO: Russo D. di Saronno 6.
ESPULSO: 50' st Sorgia (Ci).
AMMONITI: Sacchetto (Ci), Villa (Ci), Mallardo (Ci), Spolidoro (Ca), Pala (Ca).
CINISELLO
Sorgia 6.5 Attento in uscita bassa su un cross nel primo tempo, fa una doppia parata importante nella ripresa. Unica macchia del match l'espulsione nel postpartita.
Sacchetto 6.5 Gioca più sul contenimento, senza spingere troppo, però quando serve piazza la scivolata decisiva e, nel finale, il cross della palla-gol migliore.
Villa 6 Ha qualche difficoltà a gestire l'esplosività di Pala, ma non smette mai di lottare e riesce anche a bloccarlo in un paio di situazioni delicate.
7' st Savino 6 Buon ingresso a centrocampo, anche se la squadra non alza del tutto i ritmi. Si prende la responsabilità dell'ultima punizione e non va così lontano dal segnarla.
Di Cosmo 6.5 Fa qualche sbavatura sulle palle lunghe alte, ma mette anche una pezza importante al limite dell'area.
Vairani 6.5 Inizia il match perdendo un brutto pallone a centrocampo, poi però si rialza con personalità. Fa qualche buon recupero e cerca di smistare con ordine, lasciando il campo anzitempo dopo un contrasto.
13' st Reciputo 6 Non dà la svolta netta, però gioca una mezzora senza grandi sbavature.
Mallardo 6.5 Fa passare un brivido con un passaggio corto, poi lo cancella con una chiusura fondamentale su Pala in area e sventando un altro pericolo su un pallone passato in piena area di rigore.
Zanardini 6.5 È sempre prezioso in fase di recupero palla, equilibratore a centrocampo.
Barbiero 7 Mezzala o terzino che sia, è sempre efficace. Cerca un tiro al volo da fuori, conduce bene palla e aiuta in fase difensiva con puntualità. Nella ripresa mette in mostra un mancino delicato con dei buoni lanci.
Fiore 6 Ha il fisico e sa come usarlo, anche se raddoppiato fatica a incidere del tutto.
21' st Filippini 6 Entra e piazza qualche spizzata là davanti, mette un po' più in apprensione il Castello.
Atzeni 6.5 Dal suo mancino nascono alcune delle iniziative principali del Cinisello. Il 10 sulle spalle è portato con sicurezza.
Aversa D. 7 Che sia per i dribbling con cui crea la superiorità numerica o per i tentativi provati, è a mani basse il più pericoloso dei suoi. Peccato solo per quella conclusione a una decina di minuti dalla fine che avrebbe potuto cambiare la storia della partita.(40' st Marturano sv)
All. Bertin 6.5 Ha fuori alcune delle pedine più importanti, ma trova il modo di riorganizzare lo scacchiere. Non è un Cinisello dominante, di sbavature ce ne sono e Sorgia fa il suo a inizio ripresa, però la squadra ha almeno due ottime occasioni non sfruttate.
CASTELLO CANTÙ
Medea 6 Non è la giornata in cui sporcarsi i guanti. Legge male un tiro impennatosi in cielo, ma è l'unico momento di apprensione in una partita passata a dirigere la difesa.
Spolidoro 7 Quel muro su Aversa vale la partita del Castello Cantù. Il duello con l'ala del Cinisello è tosto, però lo blocca nel momento chiave del match.
Pini 6 Soffre un po' Atzeni concedendogli qualche cross, però non sbanda mai.
Corbetta 6.5 Sempre attento sulle palle messe in mezzo all'area di rigore, di testa poi le prende tutte.
Clerici 6.5 Fa da guardiano dell'area piccola nel primo tempo, nel secondo dirige bene le retrovie.
Lettiero 6.5 Spazza un paio di palloni tosti in difesa, ma si spinge anche in avanti cercando il gol dal limite. Fa legna con grinta a centrocampo.
Pala 7 Il più pericoloso per tutto il primo tempo grazie alla sua velocità, che fa sentire anche nel secondo tempo. Gli manca solo un po' più di incisività in zona gol, ma contenerlo è abbastanza complesso.
Sottocasa 7 Mette sempre dentro dei palloni insidiosi per la difesa avversaria, finché non trova quello che vale l'assist e il passaggio del turno.
Clemente 7.5 Ci prova un paio di volte nel primo tempo, mette in mostra ottime qualità atletiche nel secondo, ma per far capire di essere un vero bomber aspetta fino alla fine: controllo, palla sul destro e tiro a incrociare della vittoria.
Laponi 6 Ci prova da fuori di prima intenzione facendo capire che le qualità ci sono, anche se, con un Castello più basso ad aspettare la giocata avversaria, non riesce a offrire la solita magia.
Ambrosio 6.5 Dopo un primo tempo in sordina, si accende nella ripresa con dei buoni dribbling sulla fascia sinistra.
All. Terzo 7 Dopo aver perso in campionato e pareggiato nel match d'andata riesce finalmente ad avere la meglio sul Cinisello. Lo fa in una gara a fasi alterne, dove il merito, forse, è seguire la linea tracciata con l'undici titolare facendo un solo cambio.
ARBITRO
Russo di Saronno 6 Il controllo di Clemente resta un episodio da rivedere e difficile da individuare da solo senza assistenti. Cambia un paio di rimesse già assegnat, da rivedere la gestione delle ammonizioni.
CINISELLO
«Purtroppo c’è stato questo tocco di mano in area che l'arbitro non ha visto: saremmo andati ai rigori e ce la saremmo giocata lì. Detto questo, la prestazione è stata buona, non posso rimproverare nulla ai ragazzi. - commenta Luca Bertin, che sul tema assenza commenta - Avevamo qualche assenza in ruoli chiave. Ci siamo organizzati per sopperire e in gran parte ci siamo riusciti. È mancata però un po’ di qualità nell’ultimo passaggio e nella finalizzazione. Cosa ci portiamo in campionato di questa partita? Onestamente, niente di particolare. Venivamo da un 4-0, oggi un pareggio ci poteva stare ma non l’abbiamo ottenuto. Andiamo avanti così».
CASTELLO CANTÙ
«Credo ci sia stata un po’ di prudenza da entrambe le squadre, non dico paura ma un po’ il freno a mano tirato, forse per la paura di perderla. - commenta Stefano Terzo - Loro sono una squadra forte, li abbiamo già incontrati due volte: una volta abbiamo perso e all’andata, dopo venti minuti, eravamo sotto 3-0. Con loro andiamo spesso in difficoltà perché sono compatti. Oggi abbiamo provato a impostarla come l’avevano fatta loro all’andata: ci siamo abbassati un po’ di più, in certi momenti eravamo quasi con un 4-5-1, per chiudere le imbucate e poi provare a ripartire. Su un campo così, se ti apri troppo e perdi palla, diventa durissima dover rincorrere per cinquanta metri ogni volta».
Alla fine, però, tattica e risultato premiano i gialloblù dopo una fase di flessione in campionato: «Sono contento per i ragazzi, perché se lo meritano. È stato un periodo complicato, soprattutto dal punto di vista mentale. Nelle ultime due settimane li vedevo un po’ giù: i risultati stavano arrivando, ma la partita di sabato ci ha fatto tornare con i piedi per terra e con più umiltà. Ed è proprio quello che ripeto sempre ai ragazzi». Sul percorso in Coppa, infine, Terzo conclude: «Durante la rifinitura ho chiesto ai ragazzi quanti di loro fossero mai arrivati ai quarti di Coppa. Nessuno, neanche io. Quindi perché viverla come un peso? Dobbiamo cercare di fare il meglio possibile in tutto ciò che affrontiamo. Ogni partita è un’occasione per crescere: più giochiamo, più ci confrontiamo e più abbiamo la possibilità di migliorare».