Eccellenza
06 Novembre 2025
ECCELLENZA LENTATESE • Brian Diaferio, Stefano Malacarne e Loris Carrino
Riscatto. Non esiste altra parola per una squadra, la Lentatese, vogliosa di tornare al trionfo nel derby dopo oltre 30 anni. Riscatto. Non esiste sentimento diverso per una squadra, l'Ardor Lazzate che non vince dal 3-1 datato 21 settembre contro l'Arcellasco. Una partita spartiacque della stagione è già storia. Storia da ricordare, per il versante rossoblù; storia da cancellare, per il lato gialloblù. Sì, perché il derby tra Lentatese e Ardor Lazzate è una sfida a senso unico per i ragazzi di Roberto Mastrolonardo, che entra di diritto nella sala dei ricordi del club rossoblù. Una vittoria larga, netta, quasi trionfale non si era mai vista sulle sponde del Seveso. Un successo di un gruppo unito, coeso, con un forte di senso di appartenenza, tutte qualità dimostrate nell'abbraccio dopo la perla su calcio di punizione di Loris Carrino, che fissa il rotondo 3-0 e fa saltare la panchina di Ferdinando Fedele.
Mastrolonardo sorprende tutti optando per un 4-4-2 con Antonio Angiò e Arienti centrali di difesa, Carrino a sinistra e Pignatiello a destra. Fedele invece conferma il consueto 4-3-3 con Rapone ala sinistra e Citterio largo dall'altra parte. La prima occasione è di marca gialloblù: Guanziroli recupera palla sulla trequarti, palla a destra per Panatti che serve De Angelis. Il 9 impegna Barlocco in una parata impegnativa per togliere la sfera da sotto la traversa (6'). La Lentatese chiama la corsa di Carrino; cross del numero 3 per Malacarne che taglia al centro, controlla, si gira e calcia di poco alto (11'). I padroni di casa insistono: Alessio Angiò strappa il possesso a Soldi. La palla transita per Diaferio e Malacarne; un monumentale Ferrara si getta a peso morto sul tiro del capitano rossoblù (14'). Ma è solo questione di minuti per il vantaggio della Lentatese: Malacarne tiene in vita un pallone sulla linea di fondo campo e scarica indietro per Alessio Angiò. Il tiro dell'11 sembra destinato a uscire dal campo ma Diaferio ci mette la testa e corregge la traiettoria in porta: 1-0 (20').
La Lentatese insiste con Angiò e Gualandris a imbastire una nuova trama nella zona offensiva; Diaferio si impegna ad alzare la pressione su Ferrara e la Lentatese chiede un calcio di rigore per un possibile contatto tra i due (27'). Poco dopo, è ancora la Lentatese è esultare: sull'angolo calciato da Lanzarini nasce una mischia furibonda che Carrino risolve in porta ma l'arbitro annulla tutto per un sospetto fuorigioco (29'). Nell'ultimo quarto d'ora l'Ardor aumenta la pressione, prima con una conclusione altissima di De Angelis (34'), poi con un sinistro a giro di Panatti su suggerimento di Guanziroli respinto da Barlocco (37'). La Lentatese è costretta ad abbassare il baricentro. Schieppati punta Pignatiello e inserisce un traversone sul primo palo; Rapone segue e colpisce a botta sicura. Solo un prodigioso intervento di Barlocco chiude la porta rossoblù (39'), mantenendo il prezioso gol di vantaggio.
L'Ardor Lazzate rientra in campo con un piglio diverso, anche se la manovra dell'undici di Fedele non sembra essere fluida. Infatti, la Lentatese intasa tutti gli spazi possibili e la partita si incattivisce, anche a causa dell'eccessiva bontà del signor Mufatti di Sondrio, che inizia a mostrare cartellini solo in seguito al fallo di Schieppati. Dopo un tiro di De Angelis murato da Antonio Angiò (8'), Malacarne interrompe un'azione gialloblù servendo Lanzarini che imbuca brillantemente per Alessio Angiò. L'undici punta Mira, sterza e prepara una conclusione che non avverrà mai, a causa del immenso recupero di Guanziroli che tiene in vita gli ospiti (11'). Marioli tenta una conclusione dai 30 metri che è la perfetta sintesi di un'Ardor Lazzate spaesato e senza idee (18').
La Lentatese torna a muovere il pallone da destra a sinistra e, sull'ennesimo traversone di Carrino, Arienti viene abbracciato in area piccola, conquistando la massima punizione. Diaferio si presenta sul dischetto: il suo tiro non è angolato, ma ha la forza necessaria per superare la mano di Ferrara, che tocca il pallone senza poter evitare il 2-0 rossoblù (23'). L'Ardor si riversa in attacco per riaprire la partita, ma la Lentatese chiude ogni possibile pertugio. Malacarne conquista una punizione dubbia al limite dell'area di rigore. Carrino fa segno ad Arienti di volerla tirare lui: mai scelta fu più azzeccata. Il terzino sinistro colpisce magistralmente la sfera, piazzandola alla destra di un Ferrara non esente da colpe (36'), per poi venire sommerso dalla gioia incontenibile della panchina rossoblù. Nel frattempo, lato Ardor Lazzate, l'arbitro sente qualche parola gratuita pronunciata da Panatti nei suoi confronti ed estrae un rosso diretto.
È la pietra tombale di un derby che la Lentatese ha saputo non dominare ma interpretare alla perfezione in ogni singolo momento. Nel finale, gli uomini in maglia gialloblù provano quantomeno a segnare il gol della bandiera, sfruttando la freschezza di Lokumu. Tuttavia, la marcatura di Pignatiello - con la fascia da capitano dopo l'uscita dal campo di Malacarne - non lascia scampo né a lui né all'Ardor Lazzate. La Lentatese stravince 3-0 un derby a senso unico, portandosi a quota 16 punti in classifica. Notte fonda - per Marioli e compagni - e di riflessioni - per la dirigenza gialloblù: infatti, la società gialloblù ha deciso di dare il benservito a Ferdinando Fedele per provare a risollevare una squadra che staziona al penultimo posto della classifica, con appena otto punti dopo le prime dieci giornate.
LENTATESE-ARDOR LAZZATE 3-0
RETI: 20' Diaferio (L), 23' st rig. Diaferio (L), 34' st Carrino (L).
LENTATESE (4-4-2): Barlocco 7, Pignatiello 7, Carrino 8, Angiò An. 7 (26' st Sberna 6.5), Arienti 7.5, Molteni 7, Malacarne 8 (44' st Pagni sv), Lanzarini 7.5, Diaferio 8.5 (32' st Leone sv), Gualandris 7 (7' st Alagna 7), Angiò Al 7.5. A disp. Ciancio, Marrosu, Bottoli, Finoli, Locati. All. Mastrolonardo 8. Dir. Fagone.
ARDOR LAZZATE (4-3-3): Ferrara 6, Guanziroli 6.5, Schieppati 6 (26' st Lokumu 6), Soldi 5, Mira 5.5 (31' st Di Giuliomaria sv), Marioli 6, Rapone 5.5 (30' st Reale sv), Galimberti 5.5 (17' st Buzzetti sv), De Angelis 5, Panatti 5.5, Citterio 5.5 (40' st Rovedatti sv). A disp. Zanforlin, Pasqual, Vianello, Zermo. All. Fedele 5. Dir. Monti.
ARBITRO: Mufatti di Sondrio 6.
ASSISTENTI: Vallorani di Abbiategrasso e Pozzi di Varese.
ESPULSO: 35' st Panatti (A).
AMMONITI: Angiò An. (L), Schieppati (A), Soldi (A), Mira (A).
LENTATESE
Barlocco 7 Congela il vantaggio nel momento di massima difficoltà, con due ottime parate su Panatti e Rapone.
Pignatiello 7 Paga la scelta di tenere il terzino destro bloccato; l’ex Castellanzese tiene a bada due ossi duri come Rapone e Lokumu.
Carrino 8 Si propone spesso in zona offensiva attaccando con costanza la profondità. Regala una rete magnifica ai presenti, sigillando il 3-0.
Angiò An. 7 È bravo a non rompere mai la linea e a impedire a De Angelis di varcare l’area di rigore.
26' st Sberna 6.5 Entra per dare fiato ad Angiò e conclude con successo l’obiettivo porta inviolata.
Arienti 7.5 Arriva prima di chiunque sulle palle alte. Si conquista il fallo del rigore che vale il 2-0.
Molteni 7 Imposta l’azione con grande qualità e si fa rispettare usando il fisico.
Malacarne 8 Consuma l’erba sintetica della fascia destra con corsa e intensità pazzesca. Salva il possesso riaprendo lo spiraglio per la rete dell’1-0. (44’ st Pagni sv).
Lanzarini 7.5 Guida diverse transizioni offensive, dettando movimenti in profondità senza palla. Tiene compatto il reparto.
Diaferio 8.5 Fa tanto movimento senza palla e viene incontro a servire i compagni. Segna una doppietta efficace, con colpi d’istinto: è lui l’uomo-derby. (32' st Leone sv).
Gualandris 7 Partecipa con successo nelle azioni di ripartenza, conducendo elegantemente palla.
7’ st Alagna 7 Il suo ingresso è fondamentale per aggiungere forze fresche e impedire il ritorno in partita dell’Ardor.
Angiò Al. 7.5 Si sgancia dalla corsia sinistra per portare costantemente pericoli. Mette in ansia il regista dell’Ardor, con pressioni puntuali e spesso vincenti.
All. Mastrolonardo 8 Sorprende tutti schierando la linea difensiva a quattro e chiede grande sacrificio. La squadra segue i dettami tattici alla perfezione - non andando mai in confusione – e interpreta con intelligenza ogni frangente. Serata storica.
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ARDOR LAZZATE
Ferrara 6 In apertura fa un intervento fenomenale su Malacarne, salvo poi commettere una sbavatura sulla punizione di Carrino.
Guanziroli 6.5 Al terzino destro non si può rimproverare nulla, anche questa sera. Corre, lotta ed è presente in entrambe le fasi, come dimostra il tackle su Alessio Angiò.
Schieppati 6 Fino all’ammonizione disputa una buona prestazione. Poi si innervosisce e perde lucidità.
26' st Lokumu 6 L’unico uomo in maglia gialloblù che subentra per provare a dare una sterzata a una partita compromessa.
Soldi 5 Ha responsabilità sulla prima rete, accorciando troppo tardi su Lanzarini. È sempre balia del centrocampo rossoblù: prova opaca.
Mira 5.5 Non dà le consuete garanzie difensive, nonostante sia un ragazzo collaudato nei meccanismi gialloblù. Sovrasta poche volte Diaferio nel gioco aereo. (31' st Di Giuliomaria sv).
Marioli 6 Rompe la linea con qualche conduzione nella metà campo offensiva. Incita la squadra a dare qualcosa in più.
Rapone 5.5 Fa vedere le cose migliori in area di rigore, in fase di rifinitura. Gli manca la consueta frizzantezza per dribblare il diretto avversario. (29' st Reale sv).
Galimberti 5.5 È il lontano parente del ragazzo che, soltanto tre giorni prima, aveva incantato nella partita casalinga contro il Legnano. (16' st Buzzetti sv).
De Angelis 5 È il primo a sollecitare i guantoni di Barlocco; dopodiché si dirada tra le maglie dei padroni di casa.
Panatti 5.5 Esercita il suo sinistro poche volte, anche se entra con disinvoltura al centro del campo. L’espulsione peserà sull’economia della prossima partita casalinga.
Citterio 5.5 Fatica a superare Carrino nell’uno contro uno e a sfondare quel lato. (40’ st Rovedatti sv).
All. Fedele 5 La sua esperienza a Lazzate termina come peggio non poteva. Tre reti subite, in dieci uomini, nel derby con la Lentatese. L’Ardor si nota solo nei quarti d’ora a cavallo dell’intervallo: troppo poco per impensierire una squadra attrezzata come quella di Mastrolonardo.

ARBITRO
Mufatti di Sondrio 6 Arbitrare queste partite non è mai semplice. In qualche situazione si barcamena e prende decisioni ambigue. Per placare il nervosismo avrebbe dovuto avere un po’ più di coraggio nel primo tempo un cartellino che non risparmia a Panatti, a partita presooché decisa.
Roberto Mastrolonardo, allenatore Lentatese: «I valori in campo sono oggettivi: con loro, come con altri avversari, partiamo svantaggiati, ma ci stiamo facendo forza cercando di avere un'identità di gioco ben precisa. A noi va strabene così. Tutti coloro che sono entrati in campo hanno sempre risposto più che presenti. Un plauso particolare? Lo meritano tutti i miei ragazzi, uno per uno, dal primo all'ultimo. Quando vinci un derby con questo punteggio è la squadra che fa la differenza. È da un mese che la squadra sta facendo bene sotto tanti punti di vista. Oggi tagliamo un ottimo traguardo per merito del gruppo. La nostra esultanza sulle reti del 2-0 e del 3-0 dice tutto perché ha esultato anche il magazziniere insieme a noi (sorride, nda). Prendiamo questo successo con filosofia per quello che ci servirà in futuro: un gruppo forte e compatto per superare i diversi ostacoli e organici».
Ferdinando Fedele, tecnico Ardor Lazzate: «Oggi è mancato tutto, non solo l'apporto offensivo: sono mancati attenzione, applicazione, cattiveria, voglia. Il 3-0 si commenta da solo. Nel primo tempo non siamo riusciti a sfruttare qualche episodio, ma la ripresa è stata insufficiente: non ricordo parate di Barlocco. Mi aspettavo un atteggiamento diverso: non abbiamo messo in campo né le nostre qualità né quello che ci chiedeva la società, cioè una prova d'orgoglio. Noi dovevamo ripartire, invece questa trasferta ci ha affossato. Adesso non conta guardare la classifica, ma conta metterci la faccia, comportarsi da uomini e affrontare una partita alla volta».