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Terza Categoria Under 21

Insulti all'arbitro, 5 squalificati e 10 mesi di pena: «Non abbiamo capito cosa sia successo»

Il presidente: «Sono scappate alcune frasi e nessuno dice il contrario, ma non c'è stata discriminazione»

Terza Categoria Victoria MMVII

TERZA CATEGORIA VICTORIA MMVII

Due dirigenti, tre giocatori, 10 mesi e 14 partite di squalifica: è questo il totale delle sanzioni ricevute dal Victoria MMVII in seguito alla partita di Terza Categoria Under 21 con il Real Basiglio. Una sommatoria di squalifiche dovuta a «insulti, anche discriminatori, al direttore di gara», come riportato nell'ultimo comunicato ufficiale, dalle quali il club si discosta.

LE SANZIONI

Le più pesanti colpiscono la coppia di dirigenti del Victoria MMVII, con una inibizione fino al 16 marzo 2026 «per aver rivolto insulti, anche discriminatori, al direttore di gara» e una fino al 2 febbraio 2026 «per comportamento irriguardoso nei confronti dell'arbitro». Nessuna specifica, però, su quanto accaduto durante la partita, che vede anche la squalifica per dieci gare effettive di un calciatore dei milanesi espulso, e punito sempre «per insulti discriminatori nei confronti del direttore di gara». Lo stesso motivo che, a fine gara, costa una squalifica fino al 9 febbraio 2026 per un altro giocatore del Victoria MMVII, e due gare a un compagno che «al termine della gara ha provocato ed insultato un giocatore avversario». Sanzione che arriva anche in casa Real Basiglio, con il calciatore fuori due giornate per aver «risposto alle provocazioni del avversario insultandolo a sua volta».

LE PAROLE DEL PRESIDENTE

Tante squalifiche, dunque, ma poca chiarezza sull'accaduto, con nessuna nota su eventuali scontri durante o dopo il match, nessuna frase riportata e nessuna sanzione alle due società, se non 60 euro al Victoria MMVII «per spogliatoio dell'arbitro senza sicurezza». Decisioni che sorprendono anche il presidente Luigi Albanese, assente durante il match di campionato, ma reduce da un colloquio chiarificatore con il resto della squadra: «Non abbiamo capito cosa sia successo. C'è stata qualche classica parola e lamentela sull'arbitraggio, però da qui a dare 4/5 mesi di squalifica è veramente assurdo. Sono scappate alcune frasi e nessuno dice il contrario, ma parole che solitamente vengono punite con una/due giornate. Posso garantire che non c'è stata discriminazione in alcun modo».

Sullo svolgimento della sfida, invece, Albanese racconta: «Durante la partita ci sono stati un paio di interventi duri, che potrebbero aver portato un po' di tensione, e i dirigenti sono intervenuti a fine gara perché avevano sentito del vociare, ma nulla che può portare a qualcosa del genere. Il nostro capitano si è ritrovato espulso quando l'arbitro in campo non ha fatto neanche vedere il cartellino. Nonostante fosse il capitano non lo faceva parlare, anche se chiedeva spiegazioni. Il nostro allenatore è stato mandato fuori perché stava richiamando i ragazzi e il direttore ha inteso che stesse parlando con lui, invece stava cercando di tenere calmi i giocatori. L'arbitro ha anche fischiato la fine con 5 minuti d'anticipo rispetto al tempo normale, dicendo che non avendo più dirigenti non potevamo più giocare, però non l'ha messo da nessuna parte. L'unica cosa che possiamo fare è fare ricorso perché vogliamo vedere cosa ha scritto l'arbitro»

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