Promozione
12 Novembre 2025
PROMOZIONE CANTÙ • Mirco Drago
Doppio giallo, espulsione, sconfitta e cambio di allenatore, poi una giornata di squalifica e un altro passo falso vissuto fuori dal campo, senza poter fare niente: il bruciore prende forma. Una palla di fuoco, anzi, di plasma, concentrata nello stomaco, quello di chi non vede l'ora di tornare a giocare per scagliarla contro il primo malcapitato avversario e aiutare la sua squadra a riprendere il volo verso la zona playoff. Il Cantù di Mirco Drago, lui che torna titolare e fa semplicemente il devasto: tripletta, primo posto nella classifica marcatori di tutta la categoria e tre punti che mancavano da due settimane.
«La progenie diabolica nata dall'unione del fulmine e della morte». Sì, un po' troppo come definizione, ma della Furia Buia il classe 1994 ha tutte le qualità: agile, forte, preciso, spaventoso e letale. Una vera e propria forza della natura, capace di segnare 34 gol in una stagione di Prima Categoria e di ripetersi nella scorsa a un livello superiore, toccando quota 31 in Promozione e altri 2 in Coppa Lombardia. Numeri inarrivabili per qualsiasi altro giocatore, numeri da Scarpa d'Oro, numeri che inevitabilmente avrebbero fatto posare l'attenzione su di lui in questo avvio di campionato. Una partenza discontinua per il Cantù, culminata alla settimana giornata nella sconfitta interna con il neopromosso Rovellasca. Quella che vede Drago lasciare il campo anzitempo per un doppio cartellino giallo e il tecnico Bertoni venire esonerato due giorni dopo.
Potenzialmente, il classico punto di svolta, ma senza il numero 10 e con qualche altra assenza, i biancorossi inciampano anche la domenica successiva: 2-0 in casa del Morbegno, altra new entry in campionato e quella fiamma che arde sempre più nello stomaco. Fino alla nona giornata di campionato, quando Drago torna in campo e scatena tutta la sua furia: prima un bellissimo mancino a giro per stordire il GrentArcadia, poi la ribattuta vincente sul rigore parato da Valsecchi e, infine, una punizione dai 22 metri che scompare nelle nuvole per riapparire a mezza altezza nella rete avversaria. L'esultanza? Scatto verso la tribuna a bocca e braccia aperte, proprio come una Furia Buia pronta a sganciare la sua bomba di plasma. Sì, perché non è un semplice gol, e non è una semplice tripletta: è la firma del 3-2 (poi diventato poker grazie al gol di Di Noto) a due minuti dalla fine, è il ritorno alla vittoria del Cantù (la prima sotto la guida di Gionata Brittanni), che supera in classifica l'avversario e resta a -4 dai playoff, è l'aggancio di Mirco alla cima della classifica capocannonieri di tutta la Promozione a quota 8 gol in 7 gare. Quella graduatoria di cui possiede trono, scettro e corona dall'anno scorso, e che è pronto a difendere per far volare la sua squadra sempre più in alto.