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Under 19 Nazionale

È l'attaccante più forte di tutti! A 18 anni segna 14 gol in 10 partite e trascina la capolista

Nicola Trombetta, esterno classe 2007 del Piacenza, sta vivendo una stagione da sogno

Trombetta Piacenza

UNDER 19 NAZIONALE PIACENZA • Nicola Trombetta

Nel Girone C di Under 19 Nazionale c'è un giocatore che si sta mettendo in mostra con prestazioni su prestazioni e una valanga di gol. Stiamo parlando di Nicola Trombetta, esterno alto classe 2007 in forza al Piacenza. Il ragazzo è con ogni probabilità il cognome più chiacchierato della categoria, sintomo di un rendimento sempre al massimo. In appena 10 partite giocate con la Juniores, Trombetta è andato a segno per ben 14 volte, trascinando il Piacenza al primo posto in classifica conquistato grazie alla roboante vittoria per 4-0 contro la Folgore Caratese, decisa propria da una sua doppietta di gol e di assist

 

 

DAL BORGO AI GRANDI PALCOSCENICI

 

Nicola Trombetta è originario della zona del piacentino e la sua città natale è il borgo medievale Castel Arcuato. Nella sua città Nicola dà i primi calci al pallone nella squadra del paese, l'Arcuatese«Già da piccolo ho sempre segnato un sacco di gol. Son riuscito a mettermi in mostra in alcuni tornei della zona e dopodiché è arrivata la chiamata del Piacenza, che ai tempi faceva la Serie C. Il livello professionale che ho trovato era altissimo e ho saputo calarmi sin da subito». Una prima esperienza in una squadra di alto livello che gli è valsa la chiamata di una delle società più blasonate della Serie A«Dopo tre anni a Piacenza, dove comunque ho sempre fatto ottime annate, mi sono trasferito al Parma dove ho fatto i Nazionali A e B. In questa realtà è stato un po' più difficile e ho trovato meno spazio, ma sono stati anni bellissimi che mi hanno formato come giocatore. A 16 anni ho deciso di ritornare a Piacenza».

Un ritorno nella squadra che lo ha fatto crescere in una categoria competitiva come l'Under 17 Élite«Quando sono rientrato a Piacenza ho trovato sin da subito grande disponibilità da parte di tutti a partite dal il direttore tecnico De Vitis, il responsabile del settore giovanile Guareschi, il responsabile dell'attività metodologica Lucci e gli allenatori, ed essere seguito da professionisti di questo livello e con la loro storia è stato fondamentale. Inizialmente ho dovuto sudarmi il posto e darmi tanto da fare perché comunque partivo un pò dietro nelle gerarchie, ma ho sempre sentito la fiducia fino a che non mi son preso il posto da titolare. Con l'Under 17 Èlite siamo arrivati secondi in classifica e quell'anno ho segnato 20 gol in stagione».  Dopodiché arriva l'Under 19 Nazionale, e con lei primi traguardi importanti: «L'anno scorso ho giocato un po' meno anche perché rientravo di pù nelle rotazioni e anche perché avevo un anno in meno. Abbiamo vinto il campionato e ci siamo qualificati a playoff Nazionali. Al primo turno abbiamo vinto contro il Tau Altopascio anche grazie ad una mia rete che ci ha portato alla fase dei triangolari. Ho finito la stagione con 10 gol segnati».

 

 

LA PREPARAZIONE COI GRANDI E L'EXPLOIT

 

Quest'estate la società ha dimostrato tutta la fiducia che ripiega nel ragazzo con la chiamata per la preparazione estiva insieme alla prima squadra«Il 21 luglio son partito con la prima squadra per la preparazione estiva e sin da subito mi son trovato bene con tutti, sentendo tutta la fiducia del mister Branzini, del ds Zerminiani, del direttore generale Fiorani e soprattutto della squadra. Tutto è andato oltre ogni aspettativa e quest'estate ho fatto quattro amichevoli giocando sempre almeno mezz'ora. Tutto questo mi ha fatto crescere notevolmente, dal punto di vista fisico muscolare, ma soprattutto sul lato mentale. Quello che sta facendo la differenza fino ad ora è il passo». 

Un'esperienza che sta infatti portando i suoi frutti: alla decima giornata, Nicola Trombetta è già a 14 reti segnate condite da due triplette, contro la Leon e la Nuova Sondrio, e due doppiette decisive contro il Pavia e la Casatese Merate che portano il Piacenza di Colicchio al primo posto in classifica con 25 punti a braccetto con la Varesina. «Mi aspettavo di partire bene, ma di certo non così bene e i risultati che stiamo ottenendo son frutto anche del lavoro dei miei compagni e soprattutto del mister Umberto Colicchio, che mi ha messo al centro del progetto. Siamo un gran bel gruppo, una parte è quella rimasta dall'anno scorso, ma molti altri sono arrivati dalle zone limitrofe e abbiamo subito creato una bella amalgama che sta portando a grandi risultati in un campionato molto competitivo».

Le ottime prestazioni con l'Under 19, sono valse a Trombretta un'altra serie di chiamate in prima squadra fino ad arrivare all'esordio in Coppa Serie D«Mi alleno spesso con loro e non ho mai avuto problemi di adattamento anche perché tutti gli effettivi mi hanno sempre fatto sempre sentire uno di loro, uno del gruppo, senza mai mettermi pressioni e permettendomi di competere a livelli e intensità sempre più alti, dove si impara tanto. Son anche riuscito a fare il mio esordio in Coppa Serie D contro il Progresso e ho anche sfiorato il gol che purtroppo mi hanno fermato sulla linea».

 

TRA TECNICA E FUTURO

Nicola Trombetta racconta anche il suo sviluppo tecnico all'interno del rettangolo verde: «ho sempre fatto la punta da quando ne ho memoria. All'Arcuatese facevo una valanga di gol come attaccante e lo stesso nella prima esperienza al Piacenza. Anche a Parma ho fatto la punta, ma poi anche per necessità fisiche e tattiche sono stato spostato sull'esterno. Una volta tornato a Piacenza il sistema di gioco era il 4-3-3 e quindi mi sono specializzato nel ruolo di esterno alto, ma mi sento al tempo stesso molto duttile: posso fare anche la prima punta, la seconda punta, il trequarti e anche la mezz'ala al bisogno. Come stile di gioco mi piace muovermi tanto, gioco sulla sinistra e rientro per usare il destro, ma ho sempre allenato il mancino per rendermi imprevedibile, soprattutto quest'anno che le altre squadre vedono le nostre partite e iniziano a studiarmi. Infatti il mio gol preferito di quest'anno è arrivato proprio di mancino, il terzo contro la Leon che mi è valso la prima tripletta. Ho ricevuto palla al limite, me la son spostata sul sinistro e l'ho messa a giro sotto il sette più lontano, un po' alla Robben». 

Tra le priorità del ragazzo c'è anche lo studio e la capacità di far collimare due impegni senza troppi problemi: «A scuola son sempre andato bene, faccio il liceo di Scienze Applicate e ciò che mi fa ottenere dei buoni risultati è l'attenzione durante le lezioni, perché il tempo è sempre poco con i quattro allenamenti a settimana e tutti gli spostamenti. Nel futuro vorrei continuare gli studi, ma ancora non ho deciso che cosa scegliere. Adesso penso al presente, soprattutto in questo momento in cui sto trovando una grande continuità e facendo qualcosa di importante. Tutti, però, dal mister, alla squadra e i collaboratori mi aiutano a tenere i piedi per terra».

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