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Prima Categoria
14 Novembre 2025
PRIMA CATEGORIA PIEMONTE - Fabio Piroli ritorna in Prima Categoria, dopo l'infortunio del novembre scorso è pronto a vestire la maglia del San Maurizio
«Decido io quando smettere». A volte le parole valgono più di mille gesti, e nella storia di uno dei bomber più conosciuti e prolifici degli ultimi anni hanno un peso ancora più grande. Il protagonista è Fabio Piroli, attaccante classe 1985, goleador tra numerose società della provincia ed esperienza anche al Torino. Il suo nome, però, da qualche mese non compare più nelle classifiche dei marcatori, e non tutti conoscono il motivo della sua assenza. No, non si tratta di un passo indietro né di un ritiro. Anzi: la sua rinascita deve ancora cominciare. Il bomber sta tornando da un infortunio grave, con le idee più chiare che mai, per scrivere da solo una delle ultime pagine della sua carriera.
Bomber Fabio Piroli non ha bisogno di presentazioni: classe ’85, 40 anni già compiuti e una valanga di gol in tutte le categorie dilettantistiche. Dal Torino alla Serie D con Trento, Novese e Sterligarda, passando per le stagioni d’oro in Eccellenza al Pinerolo, fino alla più recente cavalcata vincente con l’Autovip San Mauro. Ed è proprio nel momento migliore, durante lo scontro diretto del 16 novembre con l’FC Alessandria nel girone D di Promozione, che accade l’impensabile:
«Nella partita con l’Alessandria, in cui abbiamo vinto balzando in testa, mi sono rotto il legamento crociato anteriore. È successo nel momento migliore, da primi in campionato e con l’obiettivo di vincere un’altra stagione. L’operazione, poi, è arrivata tardi, solo a fine maggio. Stavo per decidere di smettere. Ora invece faccio il conto alla rovescia: mi sarebbe rimasto l’amaro in bocca, un percorso di 26-27 anni non poteva finire così. Decido io quando smettere».
Dopo aver superato il trauma mentale iniziale e aver iniziato a intravedere la luce in fondo al tunnel post-operazione, bomber Piroli torna a pensare al calcio, con le squadre che cominciano a interessarsi al suo rientro. I primi contatti sono avvenuti con il Paradiso Collegno, grazie a un amico in comune.
«Durante l’estate ho ricevuto diverse chiamate da direttori sportivi. A giugno-luglio mi sono sentito con MarcoAndreotti, un amico, e gli avevo detto che gli avrei volentieri dato una mano se fossi riuscito a tornare. Dopo il suo esonero, però, non avevo più nulla che mi legasse alla società e ho scelto di non continuare».
Accarezzato il sogno di tornare in Prima Categoria, tutto è diventato realtà con l’arrivo al San Maurizio e l’incontro con il suo DS, Mattia Viraschi.
«Ho ricevuto due mesi di corteggiamento spietato da parte del DS Mattia Viraschi. Mi fa molto piacere, soprattutto perché ho 40 anni e arrivo da un’operazione importante. Il San Maurizio mi vuole non solo per il giocatore che sono, ma anche per l’esperienza che posso portare nello spogliatoio, e questo mi rende ancora più fiero. Mi definisco un leader silenzioso: sono entrato in punta di piedi nello spogliatoio e mi metterò a disposizione della squadra».
Il ritorno in campo sarà graduale, con i primi allenamenti seguiti dal tecnico Maggio e ancora con un percorso personalizzato. L’obiettivo è uno solo: tornare a giocare e inseguire gli obiettivi della società.
«A primo impatto, mi sembra una società molto organizzata, con un Presidente sempre presente. Gli obiettivi ci sono, e sognare non costa nulla. Personalmente spero che sia una vera rinascita: vorrei concludere la mia carriera nel migliore dei modi. Questo è possibile anche grazie al sostegno di mia moglie e delle mie figlie, che mi hanno accompagnato in questi mesi difficili».
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