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Cresciuto fra Atalanta, Inter e Monza, ora è diventato una bandiera in provincia tagliando le 100 presenze

Tripla cifra per D'Aversa in maglia Canegrate: «Mi hanno dato fiducia in un momento difficile, ora qui è casa mia»

Alessandro D'Aversa

PROMOZIONE: Alessandro D'Aversa

Il Calcio Canegrate festeggia un traguardo speciale: Alessandro D’Aversa, vicecapitano, ha raggiunto le 100 presenze ufficiali in prima squadra. Un numero che, nel contesto del calcio dilettantistico moderno, racconta di continuità, fiducia reciproca e forte legame con la società.

IN POCHI ANNI UNA BANDIERA

D’Aversa, classe 2001, è arrivato al Canegrate nel febbraio 2022, in un momento non semplice della sua carriera. Reduce da uno stop di due mesi, stava vivendo una fase di incertezza sul proprio futuro. «Ero fermo da due mesi, il Canegrate è stata una delle poche squadre a volermi dare un’opportunità. Per questo sarò sempre grato alla società», racconta oggi, guardando a quel passaggio come a una tappa decisiva del suo percorso.
In poco tempo si è imposto come punto di riferimento tecnico e caratteriale. Terzino destro di ruolo, all’occorrenza adattabile anche a sinistra, è diventato una presenza costante in campo e nello spogliatoio. L’inizio della stagione attuale ha certificato questo ruolo, con la scelta della società e dello staff di affidargli un ruolo che va oltre il campo. «A inizio anno mi è stata data la possibilità di essere vicecapitano: una grande responsabilità. Insieme al nostro capitano, Matteo Rossi, cerchiamo di trasmettere al gruppo le ambizioni e i valori di questa società», spiega.

Il traguardo delle 100 presenze arriva in una fase in cui il Canegrate è chiamato a reagire a un avvio di stagione più complicato del previsto. D’Aversa non nasconde le difficoltà, ma guarda con lucidità alle potenzialità del gruppo: «Non abbiamo iniziato come volevamo, ma stiamo facendo il possibile per uscire dalla situazione. Siamo un bel gruppo, convinto di potercela fare».

LE TAPPE DEL PERCORSO

La sua storia calcistica è fatta di tappe significative. Cresciuto nell’Arconatese e poi passato alla Roncalli, è stato notato e selezionato dall’Atalanta, entrando così nel percorso del calcio professionistico giovanile. Negli anni successivi ha vestito le maglie di Tritium, Monza, Inter, Renate, Legnano, è tornato ad Arconate e ha giocato nella Castanese. A gennaio 2022, dopo un nuovo stop, la scelta di ripartire da Canegrate ha cambiato il corso della sua carriera. «Quando pensavo di smettere, è arrivato il Canegrate: ho capito subito di aver trovato il mio posto», racconta. «Una società seria, che non fa mai mancare nulla, pronta ad aiutarti sempre, con strutture di alto livello e non è scontato».
In questi anni, il suo rapporto con l’ambiente è cresciuto fino a diventare qualcosa di più di una semplice militanza sportiva. Non a caso, lo stesso giocatore ha spesso riassunto il proprio legame con una frase che è diventata quasi un simbolo: «Questa è casa mia».
Le 100 presenze non sono quindi solo una statistica, ma la sintesi di un percorso: la fiducia ricevuta in un momento difficile, la crescita personale e tecnica, il riconoscimento come leader del gruppo. Società, staff, compagni e tifosi lo considerano oggi una figura centrale del progetto Canegrate, un giocatore che ha saputo unire esperienza e disponibilità verso i più giovani, mantenendo intatto lo spirito di chi vive la maglia come parte della propria identità.
Il traguardo è stato raggiunto, ma per D’Aversa rappresenta soprattutto un punto di passaggio. Il legame con il club, le responsabilità da vicecapitano e la volontà di contribuire ai risultati della squadra indicano una direzione chiara: continuare a far crescere, partita dopo partita, quella storia iniziata nel 2022 e che oggi porta il numero 100 sulle sue spalle.

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